Biografilm Censored-Art Night 2015
Biografilm Festival – International Celebration of Lives rinnova l’ormai imperdibile appuntamento con la Biografilm Art Night, la maratona cinematografica dedicata al mondo dell’Arte contemporanea che accompagna per il quarto anno consecutivo l’Art City White Night organizzata da Artefiera.
Comunicato stampa
Sabato 24 gennaio a partire dalle 22.00 presso il cinema Odeon di Bologna, Biografilm Festival – International Celebration of Lives rinnova l’ormai imperdibile appuntamento con la Biografilm Art Night, la maratona cinematografica dedicata al mondo dell’Arte contemporanea che accompagna per il quarto anno consecutivo l’Art City White Night organizzata da Artefiera.
Visti gli stringenti fatti di cronaca recente, quest’anno è sembrato doveroso focalizzare l’attenzione su una riflessione sulla forza dell’Arte, quell’intimo potere che a volte fa paura al punto da volerlo censurare. L’Art Night di Biografilm diventa dunque Censored-Art Night 2015: Biografilm Festival in collaborazione con Unipol Biografilm Collection e nell’ambito di Sala Bio propone tre storie di artisti censurati e minacciati nel proprio Paese, tre film per ricordarci che la libertà nell’Arte è sacra, sempre.
Si comincia con l’anteprima di Dangerous Acts Starring the Unstable Elements of Belarus di Medeleine Sackler, già vincitore del Life Tales Award e del premio del pubblico a Biografilm Festival 2014 e in uscita nelle sale italiane nel 2015 per I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection. Seguiranno Ai Weiwei: Never Sorry di Alison Klayman (già Premio Speciale della Giuria al Sundance) e Pussy Riot – A Punk Prayer di Mike Lerner e Maxim Pozdorovkin (vincitore di un Emmy e di un British Independent Film Award).
Per l’occasione, saranno anche riproposti per il pubblico dell’Art Night i primi due film di fiction distribuiti da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection, anch’essi strettamente legati al mondo dell’arte e, più nello specifico, della musica: Jimi: All Is by My Side, del premio Oscar John Ridley, in cui Andrè Benjamin degli OutKast interpreta magistralmente un Jimi Hendrix che muove i suoi primi passi nella Swingin’ London degli anni Sessanta, e Frank di Lenny Abrahamson, commedia con Michael Fassbender liberamente ispirata alle vite di grandi outsider dello scenario musicale internazionale come Frank Sidebottom, alter ego del comico e musicista britannico Chris Sievey, Daniel Johnston e Captain Beefheart.
Sarà possibile accedere a tutti i film in programmazione nell’ambito della Biografilm Censored-Art Night 2015 con un biglietto unico a 5 euro. Sarà inoltre disponibile un biglietto ridotto a 3 euro. Le modalità di accesso alla riduzione, tutti i dettagli sulla serata e gli orari delle singole proiezioni saranno presto annunciati su www.biografilm.it.
Dangerous Acts Starring the Unstable Elements of Belarus
(USA, UK, Bielorussia/2013/76')
di Medeleine Sackler
La vita è un palcoscenico, diceva Shakespeare. E sul palcoscenico ci si può giocare la vita, potrebbero aggiungere i membri del Belarus Free Theatre, una compagnia teatrale bielorussa messa fuorilegge dal governo perché “sovversiva”. I loro spettacoli trattano liberamente di argomenti tabù come la libertà sessuale e la piaga dell’alcolismo, il suicidio e le violazioni dei diritti politici, con una franchezza che non piace al potere, e che può costare molto cara. Il film entra nelle case e nelle cantine dove gli attori combattono la loro battaglia, catturando spettacoli clandestini e testimonianze coraggiose. E racconta il potere dell’arte contro ogni tentativo di ingabbiare la forza delle idee.
Ai Weiwei: Never Sorry
(USA/2012/91')
di Alison Klayman
Il più famoso artista contemporaneo cinese. Diretto, sfrontato, rivoluzionario. La verità di un dissidente dell’era digitale raccontato da vicino, un uomo che, con coraggio, ha abbattuto i confini tra arte e politica. Il governo cinese lo ha messo a tacere in tutti i modi: picchiandolo, oscurando il suo blog, rinchiudendolo in una detenzione segreta e demolendo il suo studio. Ai Weiwei non ha mai smesso di lottare. Senza chiedere scusa.
Pussy Riot – A Punk Prayer
(Russia, UK/2012/90')
di Mike Lerner, Maxim Pozdorovkin
Febbraio 2012. Un video strano e confuso appare su Internet. Quattro donne con indosso dei passamontagna colorati interpretano con foga un brano punk, denso di politica e collera. Il bersaglio della loro musica è l’onnipotente Vladimir Putin, il luogo che hanno scelto per esibirsi è la chiesa ortodossa più importante di Mosca. Da quel video che ha fatto il giro del mondo è nata la leggenda delle attiviste russe Pussy Riot. Questo documentario, che riproduce nello stile l’estetica DIY del collettivo, ripercorre le loro performance, gli scandali, il carcere, le polemiche internazionali, allargando l’obiettivo alla Russia di oggi e alle sue mutate istanze politiche. Un film costruito con accattivante frammentarietà che mostra quanto è bello - e pericoloso - dirne quattro al potere.