BioSìArt
La BioSìArt si occupa del rapporto Arte/Salute. In particolare di offrire soluzioni artistiche ai disturbi di natura ambientale, che vanno con il nome di “geopatie”.
Comunicato stampa
BioSìArt : l’Arte che risana … l’Arte
Mostra a cura di BioSìArt in collaborazione con Turin Photo Festival
Studio Lapis – via Castiglione 6 G - 10132 – Torino
Inaugurazione venerdi 5 dicembre 2013 ore 18,30
Dal 6 dic. 2013 al 10 gennaio 2014 orario 15-18,30
Espongono:
Giustino Caposciutti
Giovanni Ghiraldotti
Alberto De Luca
Adriana Lucà
Lidia Urani
Danielle Villicana
Mauro Villone
La BioSìArt si occupa del rapporto Arte/Salute. In particolare di offrire soluzioni artistiche ai disturbi di natura ambientale, che vanno con il nome di “geopatie”. Queste sono causate da radiazioni naturali ed artificiali che a causa del continuo, crescente sviluppo tecnologico ed in particolare delle reti elettriche, di telefonia mobile e di telecomunicazione stanno assumendo una vera e propria emergenza.
Ma, si è verificato, che anche qualsiasi oggetto presente nell’ambiente emette radiazioni che possono avere valenza positiva o negativa.
Questo vale anche per le opere d’arte che, apparentemente innocue, possono nascondere insidie pericolose. Questo può dipendere dai materiali usati, dai colori, dalle forme, dai contenuti.
L’inquinamento elettromagnetico può essere misurato con strumenti appositi, uno di questi è l’antenna di Lecher.
A seguito di studi e sperimentazioni decennali, Giustino Caposciutti (artista) e Giovanni Ghiraldotti (naturopata e sensitivo) sono giunti a mettere a punto un’opera d’arte, il Quadro BioSìArt che ha la proprietà di catturare l’elettrosmog presente in un’abitazione e di scaricarlo a terra.
Inutile dire che una volta appeso nella propria casa un Quadro BioSìArt vi sia un miglioramento della salute, dell’armonia famigliare di chi vi abita.
Il Quadro BioSìArt ha ricevuto recentemente dal Ministero dello Sviluppo Economico il Brevetto per invenzione industriale (brevetto N. 1401737)
La BioSìArt si presenta anche come una nuova frontiera dell’arte, come movimento aperto a tutti gli artisti a condizione che questi siano in grado di fare opere che abbiano una valenza positiva, misurabile appunto con l’antenna di Lecher.