Blind Spot
La mostra BLIND SPOT allestita negli spazi dello Studio / Archivio della Fondazione Paul Thorel è parte di un ciclo espositivo pensato per offrire una rilettura condivisa dell’archivio di Paul Thorel (1956-2020), artista italo-francese pioniere dell’immagine elettronica.
Comunicato stampa
La mostra BLIND SPOT allestita negli spazi dello Studio / Archivio della Fondazione Paul Thorel è parte di un ciclo espositivo pensato per offrire una rilettura condivisa dell’archivio di Paul Thorel (1956-2020), artista italo-francese pioniere dell’immagine elettronica, in attesa della pubblicazione del catalogo ragionato a lui dedicato. In mostra, le opere di tre artisti internazionali, Shezad Dawood (1974), Claire Fontaine (James Thornhill e Fulvia Carnevale, duo fondato nel 2004) e Sigmar Polke (1941-2010) che fanno parte della collezione di opere di arte contemporanea di Thorel, oggi gestita dalla Fondazione.
Nel Seicento Edme Mariotte, fisico francese e membro fondatore dell’Accademia delle Scienze a Parigi, ipotizzò l’esistenza di un punto cieco nell’occhio umano: un punto nella retina attraverso il quale non si vede nulla, e di cui ignoriamo l’esistenza per la capacità del sistema oculare di compensare la mancanza di informazioni, riempiendo il vuoto. L’idea di un’immagine fuoricampo per la società dell’informazione ma centrale e decisiva per l’artista è il focus di questa mostra che esplora egemonia culturale e potere della collettività attraverso fotografie, dipinti, sculture al neon e opere mixed media.
Nel Seicento Edme Mariotte, fisico francese e membro fondatore dell’Accademia delle Scienze a Parigi, ipotizzò l’esistenza di un punto cieco nell’occhio umano: un punto nella retina attraverso il quale non si vede nulla, e di cui ignoriamo l’esistenza per la capacità del sistema oculare di compensare la mancanza di informazioni, riempiendo il vuoto. L’idea di un’immagine fuoricampo per la società dell’informazione ma centrale e decisiva per l’artista è il focus di questa mostra che esplora egemonia culturale e potere della collettività attraverso fotografie, dipinti, sculture al neon e opere mixed media.
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EXHIBITION OPENING Blind Spot
Paul Thorel, Shezad Dawood, Claire Fontaine, Sigmar Polke
curated by Sara Dolfi Agostini
Studio / Archivio Paul Thorel
Via Vittorio Imbriani 48, 80121 Naples
08.03.2024, H. 8 – 11 PM
(opening + cocktail)
Paul Thorel, Shezad Dawood, Claire Fontaine, Sigmar Polke
curated by Sara Dolfi Agostini
Studio / Archivio Paul Thorel
Via Vittorio Imbriani 48, 80121 Naples
08.03.2024, H. 8 – 11 PM
(opening + cocktail)
The exhibit Blind Spot in the spaces of the Studio / Archive Paul Thorel is part of an exhibition cycle designed to offer a shared reinterpretation of the archive of Paul Thorel (1956-2020), a pioneering French-Italian artist of the electronic image, pending the publication of the catalog raisonné dedicated to him. The works of the three international artists, Shezad Dawood (1974), Claire Fontaine (James Thornhill and Fulvia Carnevale, a duo founded in 2004) and Sigmar Polke (1941-2010) are part of Thorel's collection of contemporary artworks, now managed by the Foundation.
In the seventeenth century, Edme Mariotte, a French physicist and founding member of the Academy of Sciences in Paris, hypothesized the existence of a blind spot in the human eye: a point in the retina through which nothing is seen, and whose existence we ignore due to the ability of the ocular system to compensate for the lack of information by filling in the gap. The idea of an image off-screen for the information society but central and decisive for the artist is the focus of this exhibition exploring cultural hegemony and the power of the collective with photographs, paintings, neon sculptures and mixed media artworks.
In the seventeenth century, Edme Mariotte, a French physicist and founding member of the Academy of Sciences in Paris, hypothesized the existence of a blind spot in the human eye: a point in the retina through which nothing is seen, and whose existence we ignore due to the ability of the ocular system to compensate for the lack of information by filling in the gap. The idea of an image off-screen for the information society but central and decisive for the artist is the focus of this exhibition exploring cultural hegemony and the power of the collective with photographs, paintings, neon sculptures and mixed media artworks.
FONDAZIONE PAUL THOREL
Con la grande città partenopea come sede principale, accompagnata dalle sedi satelliti di Panarea e Hydra, la Fondazione Paul Thorel è profondamente radicata nel bacino del mediterraneo. È una piattaforma di sviluppo artistico che rafforza l’attenzione sulle potenzialità creative del mediterraneo, e in particolar modo sulla ricerca fotografica contemporanea con un focus su nuove tecnologie e linguaggi estetici, in risposta alla ricerca pionieristica di Paul Thorel (1956-2020).
La Fondazione ha iniziato le sue prime attività pubbliche ad autunno 2022 con il lancio del Premio Paul Thorel, un progetto di residenze per artisti italiani in collaborazione con Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo, la cui prima edizione è stata vinta dagli artisti Clusterduck, Jim C. Nedd e Lina Pallotta.
A settembre 2023, un anno dopo, la Fondazione ha aperto al pubblico dell’arte uno spazio espositivo presso la sede storica dello Studio / Archivio in Via Vittorio Imbriani 48, Napoli. Le mostre, curate da Sara Dolfi Agostini, sono parte di un ciclo espositivo pensato per offrire una rilettura condivisa dell’archivio di Paul Thorel (1956-2020), artista italo-francese pioniere dell’immagine elettronica, in attesa della pubblicazione del catalogo ragionato a lui dedicato. Le opere dei due artisti italiani o internazionali esposte accanto al lavoro di Paul Thorel fanno parte della collezione di opere di arte contemporanea dell'artista, oggi gestita dalla Fondazione.
La Fondazione ha iniziato le sue prime attività pubbliche ad autunno 2022 con il lancio del Premio Paul Thorel, un progetto di residenze per artisti italiani in collaborazione con Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo, la cui prima edizione è stata vinta dagli artisti Clusterduck, Jim C. Nedd e Lina Pallotta.
A settembre 2023, un anno dopo, la Fondazione ha aperto al pubblico dell’arte uno spazio espositivo presso la sede storica dello Studio / Archivio in Via Vittorio Imbriani 48, Napoli. Le mostre, curate da Sara Dolfi Agostini, sono parte di un ciclo espositivo pensato per offrire una rilettura condivisa dell’archivio di Paul Thorel (1956-2020), artista italo-francese pioniere dell’immagine elettronica, in attesa della pubblicazione del catalogo ragionato a lui dedicato. Le opere dei due artisti italiani o internazionali esposte accanto al lavoro di Paul Thorel fanno parte della collezione di opere di arte contemporanea dell'artista, oggi gestita dalla Fondazione.
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With the great Parthenopean city of Naples as its headquarters, accompanied by satellite sites in Panarea and Hydra, the Paul Thorel Foundation is deeply rooted in the Mediterranean basin. It is a platform for artistic development that reinforces the focus on the creative potential of the Mediterranean, and especially on contemporary photographic research with a focus on new technologies and aesthetic languages, in response to the pioneering research of Paul Thorel (1956-2020).
The Foundation began its first public activities in fall 2022 with the launch of the Paul Thorel Prize, a residency project for Italian artists in collaboration with Gallerie d'Italia of Intesa Sanpaolo, whose first edition was won by artists Clusterduck, Jim C. Nedd and Lina Pallotta.
In September 2023, one year later, the Foundation opened to the art public an exhibition space at the Studio/Archive's historic headquarters at Via Vittorio Imbriani 48, Naples. The exhibitions, curated by Sara Dolfi Agostini, are part of an exhibition cycle designed to offer a shared reinterpretation of the archive of Paul Thorel (1956-2020), a pioneering Italian-French artist of the electronic image, pending the publication of the catalog raisonné dedicated to him. The works of the two Italian or international artists exhibited alongside Paul Thorel's work are part of the artist's collection of contemporary artworks, now managed by the Foundation.
The Foundation began its first public activities in fall 2022 with the launch of the Paul Thorel Prize, a residency project for Italian artists in collaboration with Gallerie d'Italia of Intesa Sanpaolo, whose first edition was won by artists Clusterduck, Jim C. Nedd and Lina Pallotta.
In September 2023, one year later, the Foundation opened to the art public an exhibition space at the Studio/Archive's historic headquarters at Via Vittorio Imbriani 48, Naples. The exhibitions, curated by Sara Dolfi Agostini, are part of an exhibition cycle designed to offer a shared reinterpretation of the archive of Paul Thorel (1956-2020), a pioneering Italian-French artist of the electronic image, pending the publication of the catalog raisonné dedicated to him. The works of the two Italian or international artists exhibited alongside Paul Thorel's work are part of the artist's collection of contemporary artworks, now managed by the Foundation.