Bo Allison – Empty space

Informazioni Evento

Luogo
SANGIACOMO TEMPORARY BAR
via di Grazzano, 4, Carrara, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

sabato 23 e domenica 24 ore 16.00 – 20.00
giovedì 28 venerdì 29 e sabato 30 ore 16.00 – 20.00

Vernissage
22/06/2012

ore 19

Contatti
Email: boallison@gmail.com
Sito web: http://www.boallison.com
Artisti
Bo Allison
Curatori
Filippo Rolla
Generi
arte contemporanea, personale

In mostra sei sculture appartenenti a due periodi artistici differenti che, da un lato, suggeriscono una ricerca interiore sul senso del nulla e, dall’altro, un’analisi della propria confusione esistenziale che rimanda ad una riflessione creativa.

Comunicato stampa

BO ALLISON in EMPTY SPACE – mostra di scultura, a cura di Filippo Rolla. Inaugurazione 22 giugno – ore 19.00, Sangiacomo Temporary Bar, via di Grazzano, 4 - Carrara.

Nella mostra EMPTY SPACE dell'artista americano Bo Allison, a cura di Filippo Rolla, si presentano sei sculture appartenenti a due periodi artistici differenti che, da un lato, suggeriscono una ricerca interiore sul senso del nulla e, dall'altro, un'analisi della propria confusione esistenziale che rimanda ad una riflessione creativa.

Sono esposte tre opere relative al progetto Blue Dream che rappresentano cornici in marmo statuario, travertino persiano e bronzo senza nessun supporto e attraversabili come se il vuoto incorniciato fosse l'immagine ricercata dall'artista, quasi a voler catturare su una tela inesistente l'inconsistente.
Cornice e vuoto esprimono proprio l'idea di Bo Allison che vuol incorniciare il nulla per attribuirgli un significato estetico-meditativo.

Altre tre sculture fanno parte della serie Nimbus, raffiguranti parallelepipedi in marmo Blue stone del Belgio dove un segno x oppure un segno +, così come un triangolo equilatero, simbolo della triade, scavati nella pietra sembrano assumere un significato di scoperta interiore, di penetrazione nella materia e nello spirito, di ricerca e scoperta di un tesoro che ci rievocano le parole di Agostino: “Veritas in te ipsum” (la verità è dentro di te).

Queste due ricerche, simili a due stati d'animo dello scultore, rimandano a situazioni differenti della sua vita anche se insieme diventano parti complementari della sua esperienza artistica ed esistenziale.

Infatti le tre sculture del progetto Blue Dream, cornice e vuoto, che danno la possibilità a chi le osserva, di far quel sogno blu che vaga tra il mondo interiore, ossia la nostra mappa, intesa come relazioni umane, spazio-tempo, idoneo a me oppure no e quello di Madre Natura, messo a nostra disposizione, il territorio del mondo che tutto ha in potenza e che potenzialmente ha l'occasione d'esser colto o raccolto dal nostro voler fare.

Così come le tre sculture della serie Nimbus, dove il riferimento etimologico della nuvoletta luminosa che cingeva l'immagine degli dei oppure il cerchio di luce vaporosa, l'aureola delle persone divine e dei nostri santi, è presente agli occhi dell'artista non più come momento religioso-divino ma inteso come momento di riflessione, avvolto non più da questa aureola ma da una nebbia o foschia che rende poco visibile o riconoscibile ciò che è.

È proprio in questi momenti poco chiari ed accompagnati da confusione che può accadere il lampo artistico della creazione, un incontro-scontro tra l'ignoto e l'interiorità, tra ciò che è materia senza senso ed il mio intento di dar forma e vita alla situazione in cui mi trovo.

Circostanze che per Bo Allison rappresentano un cambiare atteggiamento, mentalità o stato d'animo affinché la sua creatività che si trasforma in arte, emerga da una riflessione volta a guardarsi dentro, in sintonia col frammento eracliteo “mi son guardato dentro” per scorgere quel senso di verità che la vita di tutti i giorni ci offre.

Filippo Rolla, 18 giugno 2012