Bologna Experience
Un nuovo concept al centro della proposta ospitata nella suggestiva cornice di Palazzo Belloni: Bologna si svela ai cittadini e ai turisti attraverso un’esperienza multimediale da sperimentare in uno spazio esperienziale e moderno. Il pubblico diventa protagonista attivo dell’esperienza di visita
Comunicato stampa
Bologna Experience, dal 1 giugno all’8 ottobre, propone al pubblico di abbandonare i panni dello spettatore e diventare attore della propria esperienza di scoperta della città. Il settecentesco Palazzo Belloni, in Via Barberia 19, diventa la sede di un nuovo concept esplorativo, che invita a immergersi alla ricerca dell’anima di Bologna, qualcosa che non si “spiega”, ma si vive in prima persona, qui e ora.
Bologna Experience non è un museo, né una mostra didattica, né un parco giochi, ma una messa in scena virtuale a uso e consumo delle aspettative del pubblico. È essa stessa un’esperienza, multimediale e interattiva. Utilizza con creatività le nuove tecnologie, mettendole al servizio di un’idea forte quanto ambiziosa: raccontare ai turisti, ma anche ai bolognesi, lo spirito di questo luogo.
L’obiettivo è anche quello di colmare un vuoto, offrendo a una città sempre più amata e visitata dai turisti, ma ancora legata a un’offerta culturale tradizionale, uno spazio esperienziale e moderno. Nel percorso di Bologna Experience si possono trovare videoproiezioni immersive, visori di realtà virtuale con riprese a 360°, applicazioni interattive come pareti e biciclette per scoprire il territorio, ologrammi, e altre installazioni che raccontano il passato, il presente e il futuro della città. Bologna Experience sposta l’approccio orientato all’experience multimediale dal mondo dell’arte alla valorizzazione di un luogo, della sua storia e delle sue peculiarità. Non è un'esposizione di opere, ma un racconto e un'esperienza.
Un’operazione che acquisisce un senso profondo soprattutto qui. A differenza di Firenze, Venezia, Napoli, Milano o Roma, Bologna non si identifica in un museo, un monumento, una piazza o un’opera d’arte in particolare. Possiede un’identità ben riconoscibile, ma impossibile da racchiudere in un unico frame, un’immagine che ne restituisca il senso. È quanto emerge dalle indagini di mercato realizzate al momento di definire il Bologna City Branding, ovvero l’identità della città da promuovere strategicamente. La capitale dell’Emilia-Romagna offre esperienze non catalogabili, perché differenti per ciascuno, fatte di tradizione e innovazione, scoperta e bellezza. Viene percepita come luogo autentico e accogliente, città di giovani, laboratorio di sperimentazione per nuovi linguaggi e modi di essere, anche in ambito creativo e culturale. Atmosfere e valori intangibili che però si nutrono di aspetti concreti, come i suoi portici o la sua cucina. Una città dalle mille storie, che si raccontano solo vivendole.
1 giugno 2017 > 8 ottobre 2017
Palazzo Belloni – Via Barberia 19, 40123 Bologna
Palazzo Belloni
Noto anche come Casa Cantelli, si trova a due passi da piazza Maggiore. Di proprietà della Poligrafici Editoriale, ristrutturato di recente, l’edificio fu costruito nel XVIII secolo per volontà di Giovanni Angelo Belloni. Mercante e banchiere codognese, dopo pochi anni dal suo arrivo a Bologna, Belloni inanellò tali e tanti successi imprenditoriali da essere chiamato con l’appellativo «gran ricco».
In parallelo alle fortunate attività di impresa, Belloni avviò una accorta politica di investimenti fondiari e immobiliari, acquisendo terreni e proprietà in provincia. Presto divenne però naturale la necessità di edificare una dimora cittadina rappresentativa del prestigio raggiunto. Nel 1708, Belloni acquistò un complesso di fabbricati che venne demolito, su progetto di Giuseppe Antonio Torri, per fare posto all’attuale palazzo.
Come accade sovente nelle dimore storiche bolognesi, l’apparente semplicità dell’aspetto esterno dell’edificio contrasta con la sontuosità degli interni, in particolar modo con la maestosa scalinata di accesso al piano nobile. In occasione del soggiorno a Bologna di Giacomo III Stuart, pretendente al trono d’Inghilterra, le sale del palazzo vennero decorate da statue e affreschi di artisti come Andrea Ferreri, Giovanni Gioseffo dal Sole, Giovanni Girolamo Bonesi, Giovanni Antonio Burrini e Giacinto Garofalini.
Completamente ristrutturato, oggi Palazzo Belloni ha, al piano terreno, uno spazio espositivo su una superficie di 800 metri quadrati.