Bonzanos Art Group
Mostra collettiva.
Comunicato stampa
Linda Kaiser
Bonzanos Art Group. GUARDANDO OLTRE
Guardando oltre il piccolo mondo antico di Conzano, che pare giacere addormentato e raccolto intorno alla Torre e al Campanile, si può leggere la storia di una comunità rurale che ha cura del territorio, ma anche la durezza di una vita agreste che ha costretto un terzo della popolazione a emigrare in Australia.
Guardando oltre, dalle finestre aperte delle sale di Villa Vidua, si può bere il paesaggio del Monferrato, le colline dolci che si perdono a 360° all’orizzonte, in un rincorrersi infinito di salite e di pendii, che sembrano disegnare onde verdi immobili.
Guardando oltre le sculture architettoniche dei Bonzanos, composte di fili di rame intorno a corpi senza scheletro, si può afferrare un equilibrio leggero, la ricerca di una metà ideale da ricomporre nelle lastre specchianti di acciaio.
Nelle sale in cui è articolata la villa dell’illuminato Conte Carlo Vidua (1785-1830), personaggio straordinario, esploratore e collezionista che, con slancio romantico, promosse l’acquisto delle antichità egizie oggi raccolte nel grande museo torinese, si ambientano le opere dei tre artisti che lavorano insieme: Stefano e i suoi figli, Elisa e Davide.
E quale migliore cornice di questa, lontana dall’agitarsi di un mondo distratto dai rumors e scarso di ideali, per una riflessione particolare intorno allo spirituale nell’arte? L’indagine di universi paralleli e il desiderio di completezza, dove la metà intravvista e afferrata è anche la meta, potrebbero però non bastare.
Il corpo materiale ritrovato è forse ancora in-compiuto, pur nella sua interezza, dato che spesso, nei Bonzanos, si avverte un vuoto da colmare. Così gli oggetti acquisiscono un significato simbolico forte: sono tracce, richiami, segnali evocativi. Una conchiglia, una collana, un libro. Oppure la sovrapposizione di scritture, di mappe, di atlanti per ritrovare il cammino. O l’apparire discontinuo di figure geometriche, sezioni auree, proporzioni matematiche per acquisire certezze.
Sì, guardando oltre la calma apparente, apollinea, del luogo, dell’ambiente, delle opere, forse c’è un dionisiaco in ebollizione, espresso attraverso i quattro elementi – aria, acqua, terra e fuoco. E in questa ricerca i Bonzanos si imbattono nei dilemmi eterni dell’umanità: il senso della vita, l’amore, la morte, il ruolo nel mondo, il proprio destino.
Guardando oltre è come quel volto di un ragazzo con gli occhi chiusi e le mani davanti: un adolescente in divenire che indaga dentro di sé, l’uomo del futuro pronto a lanciarsi all’esterno, nelle onde tumultuose. Perché l’arte è oltre, oltre la soglia del visibile.
Genova, 15 aprile 2015