Botanica aegyptiaca in antichi volumi

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI
Via Accademia Albertina, 15, Torino, TO, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni: 10 – 19 | Chiuso il martedì

Vernissage
11/05/2013
Generi
documentaria

In mostra saranno esposti alcuni preziosi volumi, parte del fondo storico della Biblioteca del Museo Regionale di Scienze Naturali che conserva importanti opere di tipo geografico e storico-culturale dedicate all’Egitto e al suo illustre passato.

Comunicato stampa

In occasione del seminario “Egitto archeologico e naturalistico” organizzato su tre anni dalla Fundació Abadia de Montserrat e dalla Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti con il patrocinio e il sostegno della Reale Mutua Assicurazioni – Fundación Reale, il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino ospita la prima giornata di studio dal titolo NATURALIA E ARTIFICIALIA dedicata a “Le piante e i fiori d’Egitto nell’esperienza museografica degli scavi e degli erbari”, sabato 11 maggio 2013 dalle ore 9 alle 19 (vedere il programma della giornata)

Il MRSN ha per l’occasione realizzato la mostra “Botanica aegyptiaca in antichi volumi”, allestita presso i propri spazi e visitabile dall’11 maggio al 15 settembre 2013.

In mostra saranno esposti alcuni preziosi volumi, parte del fondo storico della Biblioteca del Museo Regionale di Scienze Naturali che conserva importanti opere di tipo geografico e storico-culturale dedicate all’Egitto e al suo illustre passato.
Testimonianza esemplare ne sono i volumi della Description de l’Egypte, la prestigiosa e monumentale opera che tra il 1809-1830 pubblica la documentazione raccolta dalla commissione tecnica voluta da Napoleone al seguito dell’esercito nella campagna d’Egitto.
Molte belle le tavole dedicate alla natura del paese, alcune di particolare pregio sono dedicate alla flora d’Egitto dal Belzoni, figura emblematica di quell’epoca e artefice di straordinarie scoperte dai templi di Abu Simbel, alla tomba di Sethi I a Tebe, alla piramide di Chefren a Giza.

Non meno importanti sono gli scritti dei protagonisti della riscoperta in epoca pre-napoleonica, dall’umanista Pietro della Valle, nelle cui memorie di viaggio del 1616 leggiamo descrizioni delle piante tintorie e dei loro usi in cosmetica, all’ufficiale danese Norden, cui dobbiamo suggestive tavole di monumenti e ambienti della Valle del Nilo, edite postume nel 1755. Ampia parte dedicata alla farmacotopea e alle sue erbe è nell’opera del Forsskål, che visita l’Egitto nel 1763 insieme all’orientalista Niebuhr.

Altrettanto interessante è la figura dell’entomologo Massimiliano Spinola (1780- 1857), proprietario dei libri citati e del fondo acquistato nel 1985 dal MRSN.
Dai volumi della sua biblioteca la mostra presenta descrizioni e disegni dedicati a piante e fiori della terra dei faraoni, integrando queste pagine d’antico con erbari più moderni e altri materiali sulle piante simbolo della civiltà egizia: il papiro, fonte primaria per la produzione dei primi “fogli” scrittori e il loto, il fiore degli dei, il lino, materia prima per la tessitura di tutti i capi di vestiario e corredo egizi, le piante tintorie per la bellezza della persona e della casa, i preparati per la cura del corpo.