BR1 – Ritratti di confine

Informazioni Evento

Luogo
MUCCIACCIA CONTEMPORARY
Via Laurina 31, 00187, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Apertura al pubblico: 3 dicembre 2022 | 15 gennaio 2023
Orari di apertura:
Lunedì 14.00 – 19.00
Martedì – venerdì 10.30 – 19.00
Sabato 11.00 – 19.00

Vernissage
02/12/2022

ore 18

Artisti
BR1
Generi
arte contemporanea, personale

Una viva riflessione pittorica sul concetto di identità, in quanto espressione di libertà e volontà di autodeterminarsi.

Comunicato stampa

Giulia Abate è lieta di presentare la prima mostra personale dedicata all’artista BR1 dal titolo RITRATTI DI CONFINE, una viva riflessione pittorica sul concetto di identità, in quanto espressione di libertà e volontà di autodeterminarsi. La mostra inaugura venerdì 2 dicembre dalle ore 18.00 alle 20.00 e rimarrà in programmazione dal 3 dicembre 2022 al 15 gennaio 2023.

RITRATTI DI CONFINE presenta una serie di quadri inediti in cui le donne raffigurate diventano la chiave per un confronto sui dibattiti cardine della nostra epoca: lo ius soli, la presenza di confini sempre meno permeabili, il ruolo dei nuovi cittadini stranieri nella nostra società. Nella mostra è centrale la figura della donna, ritratta con veli che lasciano trasparire lo sguardo, Hijab musulmani e altri copricapi sempre più utilizzati nella moda occidentale. Un particolare interesse è rivolto alla fisionomia dei volti, caratterizzati da limpidezza visiva e armonia dello sguardo. In questo modo, le donne di BR1 si trovano a dialogare tra di loro, su questioni intime e quotidiane, e su vicende politiche e sociali.

Dal punto di vista stilistico, la mostra fa emergere quanto la ricerca artistica di BR1 sia caratterizzata da una pittura eseguita con una forte semplificazione formale e stilistica, definita da contorni netti, oltre ad un uso consapevole del colore. Un altro tema limpidamente affrontano nel percorso espositivo è il concetto di confine, fisico e mentale, che intende essere abbattuto per stimolare un dialogo nel mondo mediterraneo. In sintesi, la ricerca di BR1 invita a riflettere su quanto siamo vittime di paradigmi rigidi, che ci portano a dimenticare che siamo tutti abitanti dello stesso mondo.

La mostra è accompagnata da una pubblicazione della Mucciaccia Contemporary Edizioni, con una intervista inedita rivolta all’artista.

Biografia
BR1

BR1 è nato a Locri (Reggio Calabria) nel 1984 e vive e lavora a Torino.

Nel 2009 si è laureato in Diritto islamico presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Torino. La sua formazione da giurista, che gli permette di praticare dal 2014 l’attività di avvocato, lo porta a concentrarsi sulla questione dei migranti e sulla posizione della donna sia nella società islamica contemporanea che nell’area euro-mediterranea. Per questo motivo BR1 focalizza l’attenzione sul velo indossato dalle donne, in quanto dispositivo visivo e simbolo spartiacque tra la cultura occidentale e mediorientale.

Attraverso azioni nello spazio pubblico sui cartelloni pubblicitari, performance e numerosi interventi urbani, BR1 ha affrontato diverse questioni sociali e politiche, concentrandosi soprattutto sulla decostruzione dei valori eurocentrici e occidentali. Da sempre BR1 indaga l' ambiguità della società globalizzata, che invece di ammorbidire i confini crea nuovi livelli di esclusione sociale. BR1 affronta il tema della migrazione, dell'incapacità dei governi di gestirla, contribuendo a far nascere atteggiamenti discriminatori e razzisti, che hanno finito per dominare e influenzare l' opinione pubblica. Egli indaga anche il concetto di confine, fisico e mentale, in quanto crede che siamo solo individui che hanno bisogno di vivere il mondo intero senza alcuna paura, perché ognuno è straniero in questo mondo.

BR1 è stato selezionato a Manifesta 12 Biennale 2018 a Palermo ed è stato uno degli artisti ufficiali di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Ha partecipato due volte alla Biennale d'Arte Urbana di Volklingen Hutte, patrimonio dell'Unesco, in Germania. Nel 2014 ha esposto a New York, USA, presso l'Istituto Italiano di Cultura.