Brahim Achir – Velata di innocenza

Informazioni Evento

Luogo
IL LABORATORIO
Via Del Moro 49/50, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni dalle ore 18,00 alle ore 22,00 (o telefonare per appuntamento).

Vernissage
06/11/2012

ore 18.30

Contatti
Email: ufficiostampa@associazionegap.it
Artisti
Brahim Achir
Generi
arte contemporanea, personale

Le opere sono messe in mostra presso lo spazio espositivo “Il Laboratorio”, nel cuore di Roma, nell’intima cornice del quartiere Trastevere, in prossimità di Piazza Trilussa.

Comunicato stampa

Il 6 Novembre alle ore 18.30 l’Associazione G.A.P. inaugura la mostra personale dell’artista Brahim Achir “Velata di innocenza, svelata da ogni sguardo”. Le opere sono messe in mostra presso lo spazio espositivo “Il Laboratorio”, nel cuore di Roma, nell’intima cornice del quartiere Trastevere, in prossimità di Piazza Trilussa.
Le tele esposte sono una selezione rappresentativa della pittura figurativa di Brahim Achir, artista algerino che dall’inizio degli anni ‘80 persegue la sua ricerca poetica a Roma.
La pittura di Achir si fonda con la sua poesia divenendo quindi una sorta di estetica-poetica dell’artista. La mostra, fin dal titolo “Velata di innocenza, svelata da ogni sguardo”, che è un verso dell’artista stesso, ci conduce subito nel mondo di Achir, un mondo fatto di donne e paesaggi senza tempo.
Per mezzo di colori ad olio su tela e l’uso predominante di calde tonalità seppia e del blu del mare, Achir indaga nel viso umano femminile facendo emergere i sentimenti e l’animo delle donne che ritrae, donne che si allontanano dalla canonicità, con volti metafisici, quasi surreali, che vengono e conducono ad un universo altro. Le sue figure femminili sfiorano il nostro animo e restano figure emblematiche che si ha l’impressione di comprendere solo per qualche istante, ma delle quali si potrà sentire l’eco dello sguardo sereno e nello stesso tempo angosciante per sempre.
I paesaggi che ospitano le donne di Achir sono civiltà oniriche, composte da monoliti persi ed intrappolati in un tempo sospeso che le rende lontane dal nostro mondo e vicine alla nostra anima. Prendono forma dimensioni in cui emerge su tutto la luce del mondo interiore che si ritrova negli occhi delle donne ritratte. Si tratta di civiltà distrutte in cui ciò che sopravvive è l’essenziale, oltre il tempo.
Nel corso del vernissage è prevista la lettura delle opere e poesie dell’artista, interpretate dall’artista stesso.