Bridge Festival
Un progetto culturale articolato in 3 parti, Arte, Teatro e Sport che mira a restituire vita e dignità al territorio dei Navigli durante i periodi di secca dei canali. É pensato, prodotto e promosso da Evoluzioni Urbane, associazione no-profit che si occupa della riqualificazione, culturale prima ancora che materiale, dei territori dei navigli milanesi.Il primo capitolo affrontato da Bridge Fest è l’Arte.
Comunicato stampa
BRIDGE FESTIVAL 22 | 23 | 24 Marzo 2014 Naviglio Pavese | Milano
BRIDGE FEST è un progetto culturale articolato in 3 parti, Arte, Teatro e Sport che mira a restituire vita e dignità al territorio dei Navigli durante i periodi di secca dei canali. É pensato, prodotto e promosso da Evoluzioni Urbane, associazione no-profit che si occupa della riqualificazione, culturale prima ancora che materiale, dei territori dei navigli milanesi.Il primo capitolo affrontato da Bridge Fest è l’ARTE.
Il 22/23/24 Marzo 2014, 8 artisti di fama nazionale ed internazionale presteranno gratuita- mente la loro opera per regalare una nuova veste ai ponti di Via Lagrange e di Via Pavia sul Naviglio Pavese.
Impresa innovativa e sotto molti aspetti delicata, sia per la specificità del territorio (storico ed orgoglioso quartiere popolare situato in una zona centralissima della città, caratterizzato da architetture e paesaggi unici, fortemente animato da locali notturni e ristoranti) sia per il semplice fatto che operazioni di arredo urbano a carattere artistico sono molto rare nella storia di Milano.
Wildstylers Media, con la collaborazione straordinaria della galleria d’arte contemporanea AvantGarden, ha seguito per conto di Evoluzioni Urbane il progetto dal punto di vista artistico.
Sul ponte che collega Via Lagrange a Via Gola dipingeranno i 4 artisti milanesi: Marco Teatro, Paolo Pao Bordino, Mork, Alessandro Crowley.
Sul ponte che collega Via Pavia a Via Borsi dipingerenno:
Augustine Kofie (Los Angeles, USA), Teo Moneyless Pirisi (Milano), SeaCreative (Varese), Andrea Kiv Marrapodi (Roma)
Gli artisti sono stati selezionati sia per la loro sensibilità nei confronti del tessuto urbano con il quale si confrontano quotidianamente traducendolo in ispirazione, sia per la loro capacità, va sottolineato, di dialogare con le persone che lo abitano e lo frequentano, di ascoltarne le storie e di saperne tradurre gli stimoli in arte.
Andrea Kiv Marrapodi ha centrato la sua poetica sull’estetica architettonica di grandi città come Roma o Milano, soffermandosi a lavorare incessantemente su scorci attentamente selezionati e scomposti in forme di luce e colore.
SeaCreative esplora gli elementi umani che popolano le città intersecandoli a stimoli fantastici ed onirici che ne determinano uno straniamento pari a quello che talvolta tutti possono provare in città abitate da milioni di persone.
Augustine Kofie, trae ispirazione dall’ architettura moderna, dalla musica Jazz e dalla sua pas- sione per il lettering. Le sue opere sono caratterizzate da una sorta di istintività ragionata, ovvero l’artista lavora secondo un libero fluire del pensiero ma con un ordine che rivela la sua ricerca di equilibrio, il suo interesse per la forma e per la composizione.
Teo Moneyless Pirisi indaga linee e volumi, i suoi lavori infatti traggono ispirazione dalla na- tura: le sue opere sono forme geometriche minimaliste ed essenziali ma allo stesso tempo imponenti, per così dire mistiche, che si stagliano nello spazio, come sospese e ci inducono al silenzio, alla riflessione e a relazionarci con lo scorrere del tempo.
Marco Teatro è famoso per i paesaggi a volo d’uccello. Scenari immaginari – ma non poi tanto – di un possibile futuro in cui la natura ha ripreso possesso di quanto gli era stato strappato incoscientemente. Silenziosi ammonimenti che ci ricordano il nostro vero ruolo su questo pianeta.
Paolo Pao Bordino non è solo l’artista conosciuto per i suoi miti pinguini, ma soprattutto un’attento osservatore di quei tanti orribili e spesso insensati elementi architettonici di cui sono colme tutte le città e a cui riesce a restituire un’aspetto capace di strappare un sorriso… e strappare un sorriso è tutto!
Alessandro Crowley è uno sperimentatore, un’artista che ha saputo innovare tecniche ormai fossilizzate con le quali illustra sapientemente un’immaginario ironico, sempre fortemente corrosivo, popolato da elementi umani e non solo, strappati dal mondo di tutti i giorni.
Mork ama giocare con i colori e le sue linee sono sempre, ma proprio sempre, curve e morbide. I suoi personaggi sono quelli ai margini dei contesti sociali occidentali, a volte sembrano presentarsi nelle vesti di innocui pagliacci iper-colorati, altre volte ci ammoniscono con il loro sguardo di fuoco.
Una produzione Evoluzioni Urbane con il supporto di Wildstylers Media, Navigli Lombardi Scarl, Associazione Culturale Naviglio Pavese, AvantGarden Gallery, con il Patrocinio del Comune di Milano, DUC Navigli e con il permesso della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano.