Bridges crea nuove connessioni tra i tre giovani artisti rappresentati da Boccanera Gallery, aprendo nuovi scenari che si articoleranno nel corso dell’anno appena iniziato.
Comunicato stampa
Boccanera Gallery é lieta di presentare Bridges, una mostra collettiva di Cristian Avram, Tamara Janes, Leonardo Pellicanò. Bridges crea nuove connessioni tra i tre giovani artisti rappresentati da Boccanera gallery, aprendo nuovi scenari che si articoleranno nel corso dell’anno appena iniziato. L’immaginario onirico dei dipinti di Leonardo Pellicanó, le fotografie surreali di Tamara Janes e il malinconico realismo di Cristian Avram creano un’alchimia inedita dalla quale Boccanera Gallery svilupperà una più intensa collaborazione con i tre giovani artisti in mostra. Per sottolineare l’unicità dell’evento, Bridges verrà presentata nella sede temporanea di Boccanera Gallery a Milano.
Cristian Avram nasce ad Alba-Iulia, RO nel 1994, dove vive e lavora.?
Artista all'inizio della sua carriera che ha un approccio alla pittura molto vicino ad una visione classica. Estraendo i suoi soggetti dal mondo che lo circonda, si serve della rappresentazione della realtà come mezzo di investigazione delle possibilità che il colore offre nella creazione di questo tipo di immaginario. Con un acuto senso del disegno e della pittura, il lavoro dell’artista richiama in modo diretto la storia della pittura, lavorando come promemoria del suo prestigio e, nello stesso tempo, della difficoltà di questo mezzo artistico.
Tamara Janes é nata a St. Gallen nel 1980, vive e lavora a Berna dal 2002.
"Al momento la mia intenzione come artista e fotografo è di fare un commento su questa folle produzione, sul nostro comportamento fotografico e sulla percezione delle immagini. Per farlo, imito un algoritmo che genera errori digitali. Per momenti difettosi fondiamo la mente umana per mantenere viva la pessima immagine. Generalmente mi piace incontrare situazioni surreali di tutti i giorni e essere pizzicato da illusioni e sogni. Mi piace lo stato tra sonno e sveglio, quando la fotografia lascia il muro e si trasforma in scultura, come falsi e simulazioni influenzano la mia percezione, la condizione in cui l'ironia accade e sto sempre alla ricerca del strano. E amo ancora la fotografia." (Tamara Janes)
Leonardo Pellicanò nasce a Roma nel 1994. Vive tra Milano e Roma.
Nel 2014 consegue il diploma al liceo artistico Sant’Orsola di Roma. Attualmente studia al terzo anno della sezione Pitture e Arti visive della NABA, Milano.
Tra le sue mostre cui ha partecipato “Era Pacifica Pare” al Careof - Fabbrica del Vapore a Milano nel 2016 e, tra le sue performance, “Uomo ammaestrato” al Theatre of Learning, NABA di Milano nel 2015. Nel marzo 2017 ha partecipato alla collettiva “Cheating Entropy” alla Fondazione Paolina Brugnatelli a Milano.
La ricerca di Leonardo Pellicanò è caratterizzata da una pittura che indaga sulla mancata comunicazione dovuta ad un’insufficienza del linguaggio. Ed è lì che l`artista fa irruzione con l’immagine, media quello che il linguaggio non riesce a circoscrivere e fornisce nuove articolazioni ad un vocabolario emotivo carente della contemporaneità.
(english version)
Boccanera Gallery is pleased to present Bridges, a group show by Cristian Avram, Tamara Janes, Leonardo Pellicanò. Bridges creates new connections among the three artists represented by Boccanera Gallery, opening up new scenarios that will unfold during the year that has just started. The oneiric imagery of Leonardo Pellicanó’s paintings, surreal photographies by Tamara Janes and the melancholic realism of Cristian Avram’s works create an unusual alchemy, from which Boccanera Gallery will develop a more intense collaboration with the three young artists. To highlight the uniqueness of the event, Bridges take place at the temporary space of Boccanera Gallery in Milan.
Cristian Avram was born in Alba-Iulia, RO in 1994 where he lives and works.
Being at the very beginning of his artistic career, Cristian Avram's works are more closely related to a classical approach of painting. Deriving his subjects from his surrounding medium, his realistic depiction of reality serves as a mean of investigating the possibilities that colour offers in building this kind of imagery. With a keen sense of drawing and painting, the artist's work recall in a direct way the history of painting, working as a reminder of the prestige and, in the same time, the difficulty of this artistic medium.
Tamara Janes ist 1980 in St. Gallen geboren, lebt und arbeitet seit 2002 in Bern.
"Im Moment ist meine Absicht als Künstlerin unsere unglaubliche Produktion von Bildern, unser Verhalten gegenüber Bildern und unsere Wahrnehmung von Bildern zu kommentieren. Dafür habe ich schon Algorithmen imitiert und digitale Fehler aktiviert. Ich suche brüchige Momente in unsere Vorstellung von Fotografie und ich will das Poor Image am Leben erhalten.
Weiter mag ich surreale Situationen und Begegnung im Alltag. Ich mag das Gefühl von Wachen und Schlafen zugleich - den Halbschlaf. Ich mag es wenn die Fotografie die Wand verlässt und sich in eine Skulptur verwandelt. Ich mag es wenn Täuschungen und Simulationen meine Wahrnehmung beeinflussen. Ich mag die Momente wo Ironie passiert und ich suche stets das Merkwürdige und das Seltsame. Und ich mag immer noch die Fotografie." (Tamara Janes)
Leonardo Pellicanò was born in Rome in 1994. He lives in Milan and Rome. ?
In 2014 he gained his high school diploma at the Liceo artistico Sant’Orsola, Rome. At the present moment he is undertaking his third year of studies of Painting and Visual Arts at NABA, Milan.
The shows he has taken part in include “Era Pacifica Pare” at Careof - Fabbrica del Vapore, Milan, in 2016; his performances include “Uomo ammaestrato” at the Theatre of Learning, NABA, Milan. In 2017 he has participated in the group show “Cheating Entropy” at the Ex Pellicceria (Paolina Brugnatelli Foundation), Milan.
Leonardo Pellicanò’s research is characterized by a painting which investigates a failure in communication due to an insufficiency of language itself. That is the place where the artist intervenes with the image: he mediates between what language cannot define, and he creates new articulations for today’s lack of an emotional vocabulary.