Bruna Esposito – Allegro non troppo
Prima mostra personale in galleria di Bruna Esposito,
una delle più significative artiste italiane appena invitata alla 2ª Biennale di Ostenda, in Belgio, curata da Joanna De Vos e dall’artista belga Jan Fabre.
Comunicato stampa
STUDIO STEFANIA MISCETTI è lieto di presentare allegro non troppo, prima mostra personale in galleria di Bruna Esposito,
una delle più significative artiste italiane appena invitata alla 2ª Biennale di Ostenda, in Belgio, curata da Joanna De Vos e dall’artista belga Jan Fabre.
La mostra presenta due corpi di lavori ove l’artista riprende temi e materie a lei cari.
Un allestimento site-specific con amache variopinte mette in evidenza un inedito dialogo con colorati assemblaggi, trappole tra materie,
soubrette apparentemente spensierate. Bruna Esposito, tra inaudite sovrapposizioni di reti, veline delle arance, aghi di pino, annunci discount,
bitume e catrame ci immerge e rivela dinamiche del quotidiano, di umore o colore ‘allegro non troppo’.
Caratteristica del lavoro di Bruna Esposito, artista dal passo versatile e ostinato, è la rielaborazione di materie consuete e ordinarie
che poeticamente sollecitano significati e insensatezze.
Il suo pieno riconoscimento è stato il Leone d’Oro vinto con altre quattro artiste italiane per l’inesistente padiglione nazionale dAPPERTutto,
curato da Harald Szeemann alla 48ª Biennale di Venezia nel 1999. Di recente in Ecuador alla XIII Biennale di Cuenca a cura di Dan Cameron.
Da maggio 2017 sarà presente alla prossima esposizione curata da Bartolomeo Pietromarchi, The place to be, al Museo MAXXI di Roma.
L’artista si presenta per la prima volta con una personale allo Studio Stefania Miscetti a Roma, una delle sue gallerie di riferimento.
Bruna Esposito (1960) vive e lavora a Roma, dove ha studiato al IV° Liceo Artistico Statale con Carmengloria Morales e ha frequentato un anno alla facoltà di Architettura.
Dal 1980 al 1986 si trasferisce a New York, dove lavora negli studi di Lucio Pozzi e Donald Judd e studia danza con Batya Zamir e Sally Gross. A New York crea, produce
e realizza performance e happening teatrali in luoghi pubblici e non-profit, collabora con artisti, danzatori e musicisti americani e tedeschi, tra cui Penelope Wehrli
e nel 1986 è selezionata dal Whitney Independent Study Program.
Dal 1986 al 1988 si trasferisce a Berlino Ovest dove realizza happening site-specific, sculture galleggianti e, sul tema del riciclo delle acque, sostenuta da due borse di studio
dell'I.B.A. Berlin (Internazionale Bauhaustellung Berlin), progetta due Gabinetti Pubblici a Compost poi realizzati nel 2003 per la 8ª Biennale di Istanbul, curata da Dan Cameron.
Numerose le partecipazioni a biennali e collettive internazionali: XIII Biennale Internazionale di Cuenca, Ecuador nel 2016; Prospect 1 – New Orleans nel 2008;
Quadriennale di Roma nel 1996 e 2008; Biennale di Gwangju in Corea del Sud nel 2004; Biennale di Istanbul nel 2003; Biennale di Venezia nel 1999 e 2005; Sonsbeek 9 ad Arnhem
in Olanda nel 2001; Documenta X a Kassel nel 1997.
Tra le mostre recenti si ricordano: Start up. Quattro agenzie per la produzione del possibile, Fondazione Baruchello, Roma (2016); Premio MAXXI 2016, MAXXI
Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma (2016); Davvero, FLGallery, Milano (2016); L’altro sguardo. Fotografe italiane 1965-2015, Triennale di Milano, Milano (2016);
Art Club #5, I Giovedì della Villa, Académie de France à Rome, Villa Medici, Roma (2016); Au rendez-vous des amis, Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri,
Città di Castello (2015); Ponte a Sonagli, ABC Regione Lazio, Civita di Bagnoregio (2015); inconveniente, FLGallery, Milano (2014); Lallazioni. Bruna Esposito e Annie Ratti,
Auditorium Parco della Musica, Roma (2015); La Gioia. Through the eyes of three Italian art collectors, Maison Particulière art center, Bruxelles (2014); Distanze, Camere XX,
Ram, Roma (2014); Nell’acqua capisco, evento collaterale 55ª La Biennale di Venezia, Venezia (2013).
Tra le personali istituzionali ricordiamo: nel 1999 al P.S.1 di New York, nel 2002 a Castel Sant'Elmo a Napoli e al Museo d'Arte Contemporanea del Castello di Rivoli.
I premi vinti: nel 2011 è nella Selezione al Premio della Camera dei Deputati per il 150° dell'Unità d'Italia; nel 2001 riceve il Premio MAXXI per la Giovane Arte Italiana;
nel 1999 riceve il Leone d'Oro della Biennale di Venezia per il Padiglione Italiano dAPPERTutto e vince l'Italian Studio Program P.S.1 a New York.
STUDIO STEFANIA MISCETTI is proud to present allegro non troppo, the first solo gallery exhibition dedicated to Bruna Esposito,
one of today's most significant Italian artists. She was just invited at 2nd Ostend Biennale in Belgium, curated by Joanna De Vos
and the Belgian artist Jan Fabre.
The exhibition offers two bodies of work in which the artist considers subjects and themes dear to her.
A site-specific piece with multi-coloured hammocks reveals an innovative dialogue of colourful assemblages, material ruses,
seemingly carefree soubrettes. Amid madly overlapping netting, tissue paper from old brands of orange, pine needles, ads for 'discount' products, bitumen and tar, Bruna Esposito immerses us in—and reveals—the dynamics of everyday life, in a mood or colour that is 'allegro non troppo'.
A versatile, uncompromising artist, this reworking of normal, ordinary materials is a feature of Bruna Esposito's work, one which poetically invites
both meaning and meaninglessness.
Major recognition for Esposito's work includes the Golden Lion awarded to her and four other Italian female artists for the non-existent national pavilion, dAPPERTutto, curated by Harald Szeemann at the 48th Venice Biennale in 1999. Her work recently was presented in Ecuador at the XIII Biennale
in Cuenca, curated by Dan Cameron.
From May 2017 her work will be part of the next exhibition curated by Bartolomeo Pietromarchi, The place to be, at MAXXI Museum of Rome.
The artist's work is presented as a solo show for the very first time at Studio Stefania Miscetti, Rome,
one of the galleries she is most closely associated with.
Bruna Esposito (1960) lives and works in Rome, where she studied at IV° Liceo Artistico Statale with Carmengloria Morales and she attended the Architecture University for one year.
From 1980 to 1986 she lived in New York, working in Lucio Pozzi’s and Donald Judd’s ateliers and where she studied dance with Batya Zamir and Sally Gross.
In New York, she creates, produces and realises performances and theatrical happenings in public and non-profit spaces, she collaborates with artists, dancers
and american and german musicians, such as Penelope Wehrli and in 1986 she is selected by the Whitney Independent Study Program.
From 1986 to 1988 she moved to West Berlin, where she realised site-specific happenings, floating sculptures and, on the water recycling theme, supported by two grants offered
by I.B.A. Berlin (Internazionale Bauhaustellung Berlin), she designed two Gabinetti Pubblici a Compost, created in 2003 for the 8th Istanbul Biennial, curated by Dan Cameron.
Selected participations in biennials and international group exhibits: XIII International Cuenca Biennial, Ecuador in 2016; Prospect 1 – New Orleans in 2008; Gwangju Biennial, South Korea in 2004; Istanbul Biennial in 2003; Venice Biennale in 1999 and 2005; Sonsbeek 9 in Arnhem, Holland, in 2001; Documenta X in Kassel, in 1997.
Selected recent exhibitions: Quattro agenzie per la produzione del possibile, Fondazione Baruchello, Rome (2016); Premio MAXXI 2016, MAXXI
Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Rome (2016); Davvero, FLGallery, Milan (2016); L’altro sguardo. Fotografe italiane 1965-2015, Triennale di Milano, Milan (2016);
Art Club #5, I Giovedì della Villa, Académie de France à Rome, Villa Medici, Rome (2016); Au rendez-vous des amis, Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri,
Città di Castello (2015); Ponte a Sonagli, ABC Regione Lazio, Civita di Bagnoregio (2015); inconveniente, FLGallery, Milan (2014); Lallazioni. Bruna Esposito e Annie Ratti,
Auditorium Parco della Musica, Rome (2015); La Gioia. Through the eyes of three Italian art collectors, Maison Particulière art center, Bruxelles (2014); Distanze, Camere XX,
Ram, Rome (2014); Nell’acqua capisco, collateral event 55ª Biennale of Venice, Venice (2013).
Selected institutional solo shows: P.S.1 in New York (1999), Castel Sant'Elmo of Naples and Museum of Contemporary Art of Castello di Rivoli (2002).
Prizes: in 2011 she was selected for the Camera dei Deputati Prize in occasion of 150° Union of Italy Anniversary; in 2001 receives MAXXI Prize for Young Italian Art;
in 1999 receives the Golden Lion at the 48th Venice Biennale for the Italian Pavilion dAPPERTutto and she wins the Italian Studio Program P.S.1 in New York.