Bruna Esposito – Altri Venti. Ostro
Mostra Altri Venti – Ostro, di Bruna Esposito che, a distanza di tre anni da Allegro non troppo,
torna con un’installazione che fa parte di un progetto inedito ma radicato nella sua ricerca rivolta verso la sostenibilità ambientale fin dagli anni ’80.
Comunicato stampa
STUDIO STEFANIA MISCETTI è lieto di presentare la mostra Altri Venti – Ostro, di Bruna Esposito che, a distanza di tre anni da Allegro non troppo,
torna con un’installazione che fa parte di un progetto inedito ma radicato nella sua ricerca rivolta verso la sostenibilità ambientale fin dagli anni ’80.
Ostro è la prima di più variazioni sul tema che evoca i venti caldi del Mediterraneo: libeccio, scirocco, grecale.
L’installazione è costituita da un gazebo realizzato con materiali naturali, quali bamboo e corde, un luogo ospitale e abitato dall’aria mossa dalle pale
di un ventilatore alimentato da energia fotovoltaica, oltre che dalla presenza di eliche navali, elemento ricorrente nelle sue opere.
In mostra anche ventagli souvenir e alcuni esempi di applicazioni low tech in ambito domestico, suggerimenti realizzabili da chiunque voglia avvicinarsi
ad un uso consapevole dell’energia ecosostenibile con soluzioni a portata di mano.
Il lavoro nasce dalla sinergia tra diversi ambiti di ricerca e materializza la visione dell’artista, nella convinzione, sempre più espressa, di dover mettere
in dubbio quelli che sono comunemente definiti ‘beni’ di consumo, quali ad esempio gli impianti di aria condizionata.
L’opera si presenta come un congegno volto a riattivare lo spazio, caricandolo di possibilità di relazioni, riflessioni e significati.
In tempi in cui il tema dell’incontro è quanto mai attuale, l’artista ci propone un luogo di pausa, una sosta che diviene appuntamento.
Esortazione poetica e politica: un invito a prendere coscienza dell’impatto dei nostri gesti e a considerare l’inevitabilità di altre scelte
nonché della potenza della semplicità. Un’ode alle soluzioni antiche e frugali.
… l’aria si rinfresca col suo stesso movimento, da millenni così è stato e auguriamoci che lo sia nei millenni futuri.
Bruna Esposito, 2020
Tra le opere di Bruna Esposito che affrontano il complesso rapporto tra natura e società e il risparmio e riciclo consapevole dell’energia
e delle risorse ricordiamo: Two public biotoilets (1987-1988), Aureole (1999), Verso Sud (2000), Organic public toilets (2003),
Venti di rivolta o rivolta dei venti (2009).
BRUNA ESPOSITO è nata a Roma nel 1960, dove vive e lavora. Nel 1979 si diploma al IV Liceo Artistico a Roma, dove studia con Carmengloria Morales;
nel 1980 frequenta la Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza di Roma. Ha vissuto a New York dove ha studiato danza aerea con Batya Zamir.
Nel 1984 è selezionata dall’Independent Studio Program del Whitney Museum of American Art di New York. Si trasferisce a Berlino Ovest dove, nel 1987
e 1988, riceve due borse di studio dall’I.B.A. Berlin per il progetto e gli studi di fattibilità di Due gabinetti pubblici a compost.
Ha collaborato con artisti, poeti, musicisti, quali: Paola d’Agnese, Federico Fusi, David Hammons, Enzo De Leonibus, Stefano Maria Longobardi,
Kristine Lovejoy, Progetto Neola, Annie Ratti, Andries van Rossem, Barbel Rothaar, Stalker-Osservatorio Nomade, Penelope Wehrli.
Nelle sue opere sono coinvolti molteplici aspetti materiali e sensoriali come l’olfatto e l’udito. Le opere sono realizzate per lo più con materiali
e tecniche semplici. Realizza disegni, fotografie e collage, sculture, video, installazioni, performance, azioni e progetti site-specific.
Premi e riconoscimenti: nel 1999 riceve il Leone d'Oro della Biennale di Venezia per il Padiglione Italiano dAPPERTutto con altre artiste italiane,
e il premio Italian Studio Program PS1 a New York; nel 2000 il Premio per la giovane arte italiana, Centro nazionale per le Arti Contemporanee a Roma;
nel 2011 è selezionata dal Premio della Camera dei Deputati – 150° dell’Unità d’Italia, Palazzo Montecitorio a Roma.
Le partecipazioni a biennali internazionali: XIII Biennale dell'Avana, Cuba (2019); XIII Biennale Internazionale di Cuenca, Ecuador (2016); Prospect 1,
New Orleans, Usa (2008); Quadriennale di Roma (1996 – 2008); Biennale di Gwangju, Corea del Sud (2004); Biennale di Istanbul (2003);
Biennale di Venezia (1999 – 2005); Sonsbeek9 ad Arnhem in Olanda (2001); Documenta X a Kassel (1997).
Le mostre personali: ¿Qué puede el humo hacerle al hierro?, MUNTREF, Buenos Aires (2020); Perle Rare, Fondazione San Fedele, Milano (2019); inconveniente, Fondazione Raccolta Cardinale Lercaro, Bologna (2018); Allegro non troppo, Studio Stefania Miscetti, Roma (2017);
Bruna Esposito. e così sia…, MAXXI, Roma (2017); davvero, FL Gallery, Milano (2016); inconveniente, FL Gallery, Milano (2014); Out of the Blue,
Olnick Spanu Art Program, Garrison, Usa (2013); Alla turca, FL Gallery, Milano (2006); Tulipano Nero, Z33 Hasselt, Belgium (2004); Passiflora, Museolaboratorio Ex Manifattura Tabacchi, Città Sant’Angelo (2003); Madre Patria, Castel Sant'Elmo, Napoli (2002); Bruna Esposito,
Museo d'Arte Contemporanea del Castello di Rivoli (2002);
Selezione delle mostre collettive recenti: Classic Reloaded. Mediterranea, Bardo National Museum, Tunisi, Villa Audi Mosaic Museum, Beirut,
e Villa des Arts de Rabat (2018-19); Intuition, Palazzo Fortuny, Venezia (2017); The Raft. Art is (not) Lonely, Mu.Zee, Ostende, Belgio (2017); L’altro sguardo. Fotografe italiane 1965-2015, Triennale di Milano, Milano (2016); ArtClub#5, I Giovedì della Villa, Académie de France à Rome, Villa Medici, Roma (2016);
Start up. Quattro agenzie per la produzione del possibile, Fondazione Baruchello, Roma (2016); Lallazioni. Bruna Esposito e Annie Ratti, Auditorium
Parco della musica, Roma (2015); Au rendez-vous des amis, Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Città di Castello (2015).
L’artista ringrazia in particolare Laura Pane.
Ringrazia per la collaborazione Sauro Radicchi, Gheorghita Prodan, Irinel Ghiunghius, Veronica He e Francesca Ziroli Aprile.
Grazie per il sostegno agli amici Lorenz Kloska, Rita Biasco, Massimo Guardigli, Carlo Alberto Belli.
Per l’occasione sarà realizzata una pubblicazione dedicata ad Altri Venti - Ostro con i contributi dell’artista, Benedetta Casini, Arkfactory.