Bruno Bordoli – Con Anima

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA CREDITO SICILIANO
Piazza Duomo 12, Acireale, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da mercoledì a domenica
10.00 – 12.00 / 17.00 – 20.00
chiuso lunedì e martedì
festivi aperti
aperture straordinarie su prenotazione

Vernissage
08/05/2014

ore 19

Contatti
Email: camilla.palma@manzoni22.it
Biglietti

ingresso libero

Artisti
Bruno Bordoli
Curatori
Daniele Astrologo Abadal
Generi
arte contemporanea, personale

La mostra vuole essere un riassunto, non esaustivo, del grande lavoro pittorico dell’artista realizzato con tecniche diverse: esposti ad Acireale i più significativi esempi di collages, carte, disegni e tele.

Comunicato stampa

La Galleria Credito Siciliano di Acireale inaugura, giovedì 8 maggio, la mostra “Con Anima”, dedicata alle opere di Bruno Bordoli. La mostra vuole essere un riassunto, non esaustivo, del grande lavoro pittorico dell’artista realizzato con tecniche diverse: esposti ad Acireale i più significativi esempi di collages, carte, disegni e tele.

Di particolare interesse è la tela San Bastianu di Acireale, un omaggio alla città che l’artista ha voluto realizzare ed esporre nella sua personale. Si tratta di un acrilico e olio su tela grezza di grandi dimensioni (cm 203x 185) che raffigura due avvenimenti molto sentiti per Acireale: la grande festa sacra di San Bastianu e il carnevale.

L’opera infatti è divisa in due parti, andando a simbolizzare la duplice anima di Acireale. Nella parte destra è rappresentata la processione che esce dalla basilica acese dedicata a San Sebastiano Martire, ovvero l’anima sacra della città; nella parte sinistra la sfilata del carnevale, l’anima laica. Il senso dell’opera, secondo Bordoli, sta nell’incontro tra questi due mondi apparentemente distanti ma che convivono in sintonia nella vita quotidiana e che rispecchiano fedelmente il carattere della città ma anche del mondo in senso allargato e, soprattutto, dell’uomo.

Sono numerose le suggestioni dalle quali Bordoli trae fonte di ispirazione per il suo lavoro: le Via Crucis conservate nelle chiese e visitate in età scolare, i Sacri Monti del nord Italia, le sacre rappresentazioni della Settimana Santa, la Val Porlezza, il Cammino di Santiago di Compostela, i film di Pasolini, ma anche eventi di cronaca e attualità come l’attentato dell’11 settembre.

Di forte impatto, fin dagli esordi, è la forza poetica e intimistica dei suoi lavori: il linguaggio usato da Bordoli si contrassegna di valori pittorici che lo accompagnano in tutto il suo iter creativo. Il colore espressivo, il segno marcato, la pittura forte, la pennellata sciolta rappresentano un mondo interiore, benché sempre ispirato alla realtà circostante. Sono due le anime portanti che da sempre hanno ispirato l’opera di Bordoli: l’Espressionismo e il Surrealismo, entrambi intesi nelle loro possibili declinazioni, dai fauves alla Metafisica per proseguire con l’Espressionismo astratto e la nuova figurazione selvaggia. La sua pittura si modula nell’uso di un linguaggio espressionistico – figurale e successivamente espressionistico–astratto: i soggetti iconografici (prevalentemente la figura umana) non assumono la forma canonica in quanto l’artista non è interessato alla verosimiglianza e all’alta fedeltà visiva ma alla sua dimensione più intima, più profonda, più interiore, pur mantenendo sempre un rapporto forte con il reale. Il mondo circostante funge da veicolo per esplorare la dimensione interiore e i soggetti trovano ispirazione dal paesaggio, dalle letture, dalle credenze popolari.

Per Bordoli il dipinto è luogo e ne consegue che, nella quasi totalità della sua produzione, sono rappresentate figure umane quali archetipi e simboli delle proprie fisicità e interiorità messe a confronto con l’esterno contingente rivisitato nella precarietà della dimensione temporale. La sua formazione artistica si compie al di fuori degli ambienti accademici, a stretto contatto con la propria terra, Porlezza, vero punto di riferimento della sua esistenza, fonte di ispirazione che racchiude il valore archetipale del grembo protettivo e del dialogo con la natura e il paesaggio.

La mostra, a cura di Daniele Astrologo Abadal e accompagnata da un catalogo edito dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, con un testo di Philippe Daverio e un’intervista dei commissari delle esposizioni all’artista, si sposterà il 26 giugno presso il nuovo spazio espositivo XX Settembre a Fano.