Bruno Cassinari – A Corrente
In occasione del centenario della nascita, la Fondazione Corrente propone un’antologica di Bruno Cassinari (Piacenza 1912 – Milano 1992), uno dei massimi esponenti di Corrente e del realismo.
Comunicato stampa
In occasione del centenario della nascita, la Fondazione Corrente propone un’antologica di Bruno Cassinari (Piacenza 1912 – Milano 1992), uno dei massimi esponenti di Corrente e del realismo.
Dopo la grande mostra tenutasi in primavera a Piacenza, città natale dell’artista (Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi, dal 17 marzo al 27 maggio, a cura di Marco Rosci) e la retrospettiva appena conclusasi in agosto nella località turistica di Caglio (CO), la Fondazione Corrente intende ricordare l’artista nella sua città d’adozione, luogo della sua formazione e delle sue più importanti esperienze artistiche.
La Fondazione ospita 11 oli, di grande formato, realizzati dalla fine degli anni Trenta alla metà degli anni Sessanta e provenienti dalla recente mostra di Caglio; corredano la mostra materiali d’archivio, fotografie e corrispondenza provenienti dall’Archivio Ernesto Treccani conservato presso la Fondazione Corrente e dall’Archivio Bruno Cassinari.
La mostra sarà aperta dal 27 settembre al 31 ottobre 2012 e sarà allestita al piano seminterrato della Casa delle Rondini sede della Fondazione Corrente, nuovo spazio espositivo recentemente inaugurato, e al piano terra, nella Biblioteca.
L’evento accompagna le celebrazioni del centenario della nascita di un rappresentante tra i più incisivi della generazione anti-novecentista di Corrente, Bruno Cassinari.
L’antologica si compone di undici dipinti provenienti dal collezionismo privato, individuati entro l’arco di attività del Maestro a partire dai finali anni Trenta per giungere fino alle soglie dei Settanta. Opere che ripercorrono per tappe sostanziali l’avventura pittorica dell’artista, motivata esistenzialmente entro il clima di Corrente e in seguito sempre più maturata su riflessioni individuali, psicologiche e cromatiche indipendenti. Dalle giovanili planimetrie coloristiche organizzate in “architetture del colore”, così definite da Giovanni Testori, al rapporto di Cassinari con Corrente, scandito agli esordi da saggi lirici, neoromantici, successivamente vincolati ad una più decisa eccitazione espressionistica e al travaglio linguistico maturato in epoca bellica e nella fase seguente, alla luce del sodalizio con Morlotti. Ed ancora le topografie neo-cubiste e narrative del lavoro emozionalmente carico eseguito ad Antibes (1949-1952), attraverso il posteriore abbandono alla natura e alla immersione nella sua fisicità, poetica appartenente al periodo del ritorno a Gropparello (anni Sessanta).
Il progetto è coordinato da Annamaria Bianconi, membro del Comitato per il catalogo generale dell’opera di Bruno Cassinari, e da Nicoletta Colombo, storico dell’arte, ed è stato approvato e promosso dal Comitato Scientifico della Fondazione Corrente.
La Fondazione Corrente
L’istituzione, attiva da più di trent’anni nella realtà culturale milanese e italiana, è stata fondata nel 1978 da Ernesto Treccani con Lidia De Grada Treccani, Vittorio Sereni, Alberto Lattuada, Fulvio Papi, Mario Spinella, con lo scopo precipuo di incrementare lo studio relativo al periodo di rinnovamento artistico che va dal Movimento di Corrente al Realismo.
La Fondazione Corrente ospita una collezione permanente di opere di Ernesto Treccani (35 dipinti, 14 sculture, 179 opere grafiche, atelier dell’artista), aperto al pubblico dal martedì al venerdì con ingresso libero; è sede di una biblioteca specializzata di oltre 7.500 volumi e conserva l’Archivio Ernesto Treccani, riordinato e consultabile.
Il comitato scientifico della Fondazione vede tra i propri esponenti Fulvio Papi (Presidente), Carlo Bertelli, Zeno Birolli, Vittorio Fagone, Elio Franzini, Antonello Negri, Paolo Rusconi.
La mostra “Bruno Cassinari nel centenario della nascita” si colloca in linea con la promozione di tali studi, allo scopo, inoltre, di ricordare e rivalutare l’opera di uno scultore la cui arte è stata ultimamente dimenticata dalla critica.
Bruno Cassinari. Appunto biografico
Nasce a Piacenza, nel 1912. Da giovane lavora nell’arte orafa e si appassiona alla scultura. Frequenta la Scuola d’arte Gazzola a Piacenza per l’incisione di gioielleria. A diciassette anni si trasferisce a Milano e segue i corsi dell’Umanitaria. Tra la fine degli anni Venti e i primi Trenta frequenta i corsi serali a Brera e la scuola del Castello, continuando a studiare scultura. Nel 1934 si iscrive alla Accademia di Brera seguendo i corsi di Aldo Carpi e si diploma nel 1938. Nel 1939 vince il premio dei Littoriali di pittura e partecipa alla I Mostra di Corrente allestita alla Permanente di Milano e, a fine anno, alla II Mostra di Corrente presso la Galleria Grande. Nel 1941 tiene la prima mostra personale alla Galleria di Corrente, presentato da Elio Vittorini e partecipa al III Premio Bergamo. Nel 1942 partecipa al IV Premio Bergamo e inizia la sua attività estiva con Morlotti a Gropparello, proseguita fino al 1946. Nel 1943 espone con Morlotti e Treccani alla Galleria della Spiga e di Corrente. Nel 1946 si presenta con una personale alla Galleria Il Camino di Milano. Nel 1947 compie il primo viaggio a Parigi con Birolli, Morosini, Treccani. Nel dopoguerra partecipa a varie edizioni della Biennale di Venezia e a importanti manifestazioni nazionali ed internazionali. Nel 1948 espone alla V Quadriennale di Roma e nel 1949 ottiene una personale alla Galleria del Milione a Milano. Nell’estate del 1949 lavora ad Antibes e vi conosce Picasso, Braque, Chagall, Eluard, Cocteau. Nel 1950 espone al Museo di Antibes e nel 1951 alla Galerie Birch di Copenaghen. Nel 1953, nuova personale alla Galleria Annunciata di Milano e nel ’54 al Milione. Nel 1955 affitta uno studio a Parigi. Nel 1960 tiene mostre individuali a Darmastadt e alla Galleria Annunciata di Milano. Nel 1962 ricomincia a lavorare a Gropparello, dove divide lo studio con Treccani. Nel 1965 tiene una personale alla Galleria Bergamini e alla torinese La Bussola. Nel 1970 la Galleria milanese dell’Annunciata gli allestisce una vasta antologica. Nel 1977 realizza diciotto grandi vetrate per la Chiesa dell’Annunciata a Sant’Agata dei Goti. Nel 1982 esegue sette grandi vetrate per la Basilica di San Domenico a Siena. Nel 1983 la città di Piacenza gli dedica una importante mostra antologica. Nel 1986 il Comune di Milano lo celebra con una vasta rassegna di duecentocinquanta opere. Si spegne nel 1992 a Milano.