Bruno Cattani – The Memory Box
Fissare nella memoria i ricordi di luoghi, volti, corpi, emozioni. Assimilarli e conservarli in una immaginaria e misteriosa scatola: una Memory Box. Poi per qualche arcano mistero, o a volte attraverso stimoli in parte consapevoli, aprire questa scatola e ridar loro forma.
Comunicato stampa
Fissare nella memoria i ricordi di luoghi, volti, corpi, emozioni. Assimilarli e conservarli in una immaginaria e misteriosa scatola: una Memory Box. Poi per qualche arcano mistero, o a volte attraverso stimoli in parte consapevoli, aprire questa scatola e ridar loro forma.
Grande complice di questa Memory Box è la fotografia; nel momento stesso in cui scattiamo le abbiamo consegnato un frammento della nostra vita.
“Certo, mai si può dimenticare che la fotografia, nel momento in cui pretende di sottrarre un frammento di vita e di realtà all’inesorabile scorrere del tempo, in verità ce lo consegna ossificato, lacerto di qualcosa che non c’è più.” scrive Sandro Parmiggiani.
E’ chiaro che con questa ricerca fotografica iniziata alcuni anni fa sui ricordi della sua città Reggio Emilia per poi muoversi nei meandri dalla sua vita, Bruno Cattani non consegna solo ricordi. Con indiscutibile padronanza della tecnica fotografica e della composizione dell’immagine, con grande sensibilità e una quiete cromatica, si avvicina a frammenti, luoghi, angoli, strade che ha vissuto e percorso. Si muove intorno a giochi e giocattoli dell’infanzia: il triciclo, il calcio balilla, la giostra, il circo, le domeniche al parco o d’estate al mare, le partite di calcio o le gite scolastiche ai Musei Civici.
Ci accompagna dentro nebbiosi paesaggi padani, su altalene e panchine solitarie, nell'intimità di una camera da letto, e in luoghi apparentemente spogli ma carichi di tracce di chi li ha abitati. Restituisce le tensioni e le contraddizioni della nostra religione: i crocefissi nelle chiese e sagrestie, quelli abbandonati o sopra i calendari di nudo allineati nel negozio di un barbiere. Esplora i resti fatiscenti e le presenze degli edifici abbandonati di un vecchio ospedale psichiatrico o le dismesse Fabbriche Reggiane.
Aprendo la sua Memory Box, Bruno Cattani ci consente di aprire la nostra e di rileggerne la storia attraverso il filtro della memoria. Le oltre quaranta immagini in mostra sono il frutto di un lavoro decennale, un percorso attraverso i luoghi che formano la nostra memoria, luoghi che da sempre portiamo dentro. Un viaggio nel passato che rivive nel presente dove la memoria personale e quella collettiva diventano un tutt'uno restituendoci le rievocazioni della nostra vita.
Continua Sandro Parmiggiani: “…fotografare, potremmo aggiungere, non è accanirsi a rubare un frammento di realtà esattamente identico a un presunto vero, ma sapercelo restituire, attraverso una sorta di trasfigurazione, nella sua essenza di qualcosa che si trova sempre in relazione con il mondo e con un sentimento dello sguardo… E’ questa la fotografia che resta, quella che non teme di confrontarsi con forme di espressione artistica di ben più lunga e solida tradizione, quella che sa riconsegnarci e preservare nel tempo, attraverso un frammento del reale, i palpiti di vite e di momenti che più non sono.
Accomagnerà la mostra l'edizione 2014 del volume “Memorie” edito da Danilo Montanari Editore.
Scheda tecnica
Le prime immagini per questo progetto sono state scattate con la pellicola istantanea Polaroid 669 Polarcolor Film. Dopo l'abbandono della pellicola istantanea da parte della Polaroid nel 2008, Cattani decide di continuare il progetto con l'utilizzo di una fotocamera digitale e in alcuni casi Photoshop. Tutte le fotografie sono state stampate su carta Canson Fine Art e montate su dibond più cornice.
Biografia
Bruno Cattani vive e lavora a Reggio Emilia. Inizia a fotografare nel 1982 ed è fotogiornalista dal 1988. Nel 1996 partecipa a una ricerca fotografica sui Musei di Reggio Emilia, iniziando il suo studio su i luoghi dell’arte. Negli anni riceve numerosi incarichi nell’ambito della ricerca fotografica per musei quali il Musée Rodin, il Musée du Louvre, l’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi, l’Istituto Nazionale per la Grafica, il Pergamonmuseum di Berlino e la Soprintendenza Archeologica di Pompei. Nel 2000 è presente nell’esposizione D’après l’Antique al Museo du Louvre e, nello stesso anno, la sua mostra L’arte dei luoghi è inserita all’interno del programma del Mois de la Photo di Parigi. Figure Nel Tempo è il titolo della personale che si tiene, nel 2002, alla Galleria Civica di Modena a cura di Walter Guadagnini. Nel 2003 espone alcune sue fotografie che gli sono state commissionate dal Musée Rodin di Parigi, nella mostra curata da Sandro Parmiggiani Camille Claudel. Anatomie della vita interiore tenutasi a Palazzo Magnani di Reggio Emilia.
Nel 2005 inizia la sua ricerca sulla memoria che si snoda come un viaggio all’interno del ricordo, nel quale egli cerca di far rivivere il passato emozionale attraverso immagini narrative ed evocative. Nel 2008 partecipa alla terza edizione della manifestazione Fotografia Europea di Reggio Emilia. Nella primavera del 2010 presenta la mostra personale Memorie con un libro edito da Allemandi a cura di Sandro Parmiggiani.
E’ tra gli artisti invitati ad esporre al Padiglione Italia della 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia con sei fotografie del lavoro Memorie selezionate da Italo Zannier.
Il suo progetto Eros, dedicato alle forme corporee nel mondo della statuaria, frutto di anni di ricerca stilistica all’interno di spazi espositivi in tutta Europa, viene proposto per la prima volta al Chic Art Fair di Parigi nel 2012 e diviene poi Sognare giocando, un’incursione nel mondo fantastico dell’infanzia attraverso i giocattoli, è tra i suoi ultimi lavori e viene proposto ad Arte Fiera di Bologna 2013 e al Mia di Milano nel 2014.
Il 2014 è l’anno della ristampa del volume Memorie, edito da Danilo Montanari Editore, nuovo capitolo della sua ricerca che prosegue con molti nuovi scatti, E’ presente in molte fiere di fotografia in tutto il mondo (Arte Fiera Bologna, Mia Milano, Torino, Verona, Parigi, Bruxelles, Miami). Per due anni consecutivi è tra i finalisti del premio BNL al Mia 2013- 2014 e vincitore nel 2015.
Le sue fotografie sono conservate presso: Archives Photographiques du Musée du Louvre, Maison Européenne de la Photographie di Parigi, The New York Public Library for the Performing Arts, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Bibliotéque Nationale de France di Parigi, Musée Réattu d’Arles, Musée de la photographie di Charleroi, Musée Nicephore Niépce Ville de Chalon sur Saône, Maison Europeenne de la Photographie di Parigi, Polaroid Collections, Stati Uniti Museum of Photography, Museo di Thessaloniki (Grecia).