Bruno Pinto – Conoscenza e destino
Mostra personale dell’artista Bruno Pinto.
Comunicato stampa
BRUNO PINTO. CONOSCENZA E DESTINO
Opere di BRUNO PINTO in mostra a Bazzano
dal 14 gennaio al 26 febbraio 2012
sabato 14 gennaio 2012 ore 18
INAUGURAZIONE MOSTRA E PRESENTAZIONE DEL VIDEO
“BRUNO PINTO. CONOSCENZA E DESTINO”
Conversazione con Pier Damiano Ori
Regia e realizzazione di Stefano Massari
(CARTA|BIANCA collana VIDEOARTE gennaio 2012)
“Quello che emoziona in queste opere è una singolare fisicità frontale, viscerale e immediata che impone al respiro e allo sguardo un’attenzione nuova e nuovamente silenziosa. Una volta intercettati, si è come obbligati a seguire ogni minimo segno di questo lavoro di scavo e sottrazione all’interno di una materia che sta rivelando la sua luce, la sua e la nostra origine, la sua e la nostra matrice.
Non vi è esperienza artistica accostabile a questa unicità radicale disobbediente e pericolosa, Bruno Pinto rappresenta una vera e salutare anomalia per intensità, autenticità, rigore e consapevolezza del proprio fare arte.
Ospitiamo – e ne siamo profondamente onorati – alcune sue opere ‘materiche’ nel nostro piccolo avamposto di resistenza e senso, cercando di illuminare un breve segmento del percorso di un’opera straordinaria, destinata a lasciare nel prossimo tempo delle arti sicuro segno e nutrimento indispensabile.” (Stefano Massari)
“Il dipingere per me ha un senso nella misura in cui crea un rapporto di verità con il mondo.”
(Bruno Pinto)
“La pittura di Bruno Pinto nasce da una motivazione e persegue un obiettivo del tutto coincidenti perché agiscono intorno ad un unico perno, mai mutato nella storia artistica e esistenziale dell'autore, e questo perno è, diciamo, l’Io assoluto. La pittura di Pinto nasce perché l’artista avverte prima quasi emotivamente o sensibilmente che un io assoluto, cioè libero e liberato, vero, c’è, è una concreta realtà; di conseguenza un’opera che nasca da questa constatazione difficilmente avrà altro obiettivo che quello di raggiungere l’Io assoluto, costruirlo. La materia, il segno e il colore sono quindi gli strumenti di una ricerca esistenziale e filosofica…” (dall’introduzione critica di Pier Damiano Ori).