Building Narratives
MONTI8 è lieta di annunciare la mostra “Building Narratives”, che presenta i lavori di cinque artisti internazionali.
Comunicato stampa
MONTI8 è lieta di annunciare la mostra “Building Narratives”, che presenta i
lavori di cinque artisti internazionali: Raelis Vasquez, Marcela Florido, Ana
Segovia, Zoya Cherkassky e Tom Anholt.
Combinando la propria storia personale e le tradizioni dei propri paesi, ogni
artista da vita a composizioni ricche di riferimenti, creando nuove narrazioni. I
loro dipinti conducono lo spettatore a riflettere su tematiche legate alla
memoria, la famiglia, le radici, ma anche alla storia e alla società.
Nella società moderna, segnata dall'immigrazione e dalla coabitazione di
culture differenti, questi artisti investigano il significato di identità e la loro
relazione con la loro terra, il proprio popolo o il loro contesto. Nel lavoro di
Zoya Cherkassky, ad esempio, la storia della sua infanzia è mescolata
all'esperienza collettiva. Prima di trasferirsi in Israele all'età di quattordici anni,
nasce e cresce in Ucraina, sua paese di nascita. I suoi lavori sono dunque
influenzati dai ricordi di quei tempi, come fossero un estratto di un mondo che
non esiste più, l'Unione sovietica, rievocata soprattutto negli abiti e negli
edifici, in quegli anni, tipici dell'URSS. Il suo interesse non è legato alla
rappresentazione di eventi storico politici, quanto piuttosto alla narrazione della
vita di tutti i giorni.
Come nei lavori di Zoya Cherkassky, anche i dipinti di Tom Anholt appaiono
estremamente intimi e familiari, in quanto attingono infatti alla sua vita
privata. Anholt raffigura intensi ritratti di amici o altre persone a lui vicine,
attraverso uno stile antinaturalista che enfatizza l'espressonismo dei corpi e dei
volti. Ogni lavoro che egli realizza è arricchito da influenze che, oltre
all'ambiente circostante, guardano anche ad altre culture: il suo tratto, ad
esempio, sembra ispirarsi alle miniature persiane per i cromatismi e per
l'estrema cura del dettaglio, nonostante paesaggi e figure siano invece sempre
mutuate dalla contemporaneità.
Ana Segovia dipinge soggetti imbevuti di elementi tratti dalla cultura
messicana: colori, ambientazioni, interni domestici e di locali e ancora abiti
sono tipici della sua terra, appunto il Messico. Le sue opere ricordano set
cinematografici, che in effetti sono il punto di partenza della sua ricerca. I
lavori sono infatti rappresentazioni di scene di film messicani, che l'artista
adotta per esplorare molteplici questioni come sessualità e ruoli di genere nella
società odierna, indagando come la proliferazione di immagini, nel cinema,
abbia contribuito a costruire l'idea di uomo-macho, espressa in ruoli come il
torero, il giocatore di poker o il cowboy, figure centrali nelle pellicole
messicane.
Anche Marcela Florido si concentra sugli sterotipi della sua cultura, fondendoli
con temi come la memoria e l'identità. Le sue tele sono quasi interamente
occupate da una attraente giovane figura femminile, caratterizzata da colori
brillanti che comunicano un sentimento di gioia e serenità. La sua terra, il
Brasile, è evocata dai toni vivaci, ma anche da fiori e paesaggi tipicamenti
brasiliani che decorano lo sfondo. Tuttavia, guardando più a fondo nel suo
lavoro, questi elementi possono condurre a una critica sui cliché legati alla
cultura brasiliana e a come il resto del mondo la consideri.
Per Raelis Vasquez, la pittura è uno strumento per riflettere su problematiche
e abitudini della sua gente, la comunità Latino Americana. Attraverso ritratti
intimi, lo spettatore è chiamato a interrogarsi sulla condiziona di certe classi o
etnie, specialmente minoranze che vivono in paesi stranieri. Vasquez, inoltre, è
interessato ai rapporti familiari: egli dipinge suggestivi momenti di membri
familiari colti nelle loro case e nella routine quotidiana, come una madre che
allatta il suo bambino o un figlio mentre legge un quotidiano.
Ogni artista in mostra crea una nuova narrativa, muovendo da concetti come
l'identità, la cultura o la famiglia, mantenendo tuttavia stili differenti, come
differenti sono le loro storie e i loro passati.