Buio Art Festival 2023
Un nuovo festival gratuito di arte, poesia visiva, performance, curato da Emanuele La Loggia.
Comunicato stampa
In un mondo contemporaneo dove il buio alternato alla luce spesso regna sovrano le
opere di 6 artisti visivi affermano la loro visione di questo. Buio appunto. Dove non vedo,
non tocco, non estendo ma percepisco e sento. Buio dell’anima, dall’incapacità di
scegliere, dalla paura che blocca il pensiero creativo, dalle limitazioni della libertà,
dall’orrore della guerra, dalla rabbia, dall’aggressività, dalla sfiducia, dall’abisso, dal Vuoto.
Il buio si fa luce e la luce ci indica la strada.
Emanuele La Loggia, artista e curatore @emalaloggia
Sperimenta il legame che esiste tra arte, tecnologia ed obsolescenza tecnologica. Si
Laurea all'Accademia di Belle Arti di Brera triennale con lode sezione nuove tecnologie per
l'arte con la tesi “Dalla realtà alla realtà virtuale” ricreando un adventure game con 100
locazioni ed enigmi e presentando il video “Milano Imaginary Art Places” dove girà la città
di Milano alla ricerca di luoghi che rappresentino similitudini con opere d’arte esistenti.
Poliedrico creativo, lavora come libero professionista informatico dal 2001. Nel tempo
libero compone e produce musica elettronica. Si dedica anche alla pittura astratta, video
arte, installazioni multimediali, retro collezionismo informatico specialmente computers
anni 80
Claudia Marthe Mitai Claudia Marthe Mitai
Origini creole, nata a Parigi nel 1967, ex modella, ha vissuto a Parigi e Roma per poi
trasferirsi in Brianza. Dopo aver lavorato con materiali di recupero come metallo, vetro,
lana, plastica ma anche legno e corteccia, da anni si cimenta con la carta. Per sondare il
mondo del collage. Le sue opere sono "surrealiste" anche se incanalarle in quel
movimento artistico del Novecento sarebbe una forzatura. La sua arte è il risultato di
automatiche intuizioni. Claudia spiega: "La cifra stilistica delle mie opere? La spontaneità.
Mi lascio andare: scompongo, decontestualizzo e l'assemblaggio viene da sé.
Compulsivamente, impulsivamente, naturalmente".
Serena Rossi @serenarossiart
Spazia nell’ambito dell’informale e di un espressionismo ribelle a volte figurativo, utilizza
pennelli ma anche casuali colate di colore, collage e assemblaggi di materiali diversi su
supporti di carta, tela o legno svolgendo un’approfondita ricerca dei materiali anche non
addetti alle belle arti come smalti industriali e tovagliolini di carta, o tessuti. Utilizza per i
suoi studi media differenti come fotografia, pittura, scultura ed installazione per indagare il
mondo esterno e delle emozioni. Usa la tecnica del collage, sviluppa delle colate casuali
degli smalti e glitters dei primi anni del duemila. Indaga la natura vegetale ed animale,
umana e canina, cercando di rappresentare la ferocia che ci contraddistingue. Si sofferma
sull’insondabile, l’insanabile, come forma punk di ribellione, nei suoi lavori traspare
un’emozione diretta, spontanea e genuina. Arte essenziale caratterizzata da tratti decisi e
influenze di street art e graffitismi. Esserci e non apparire. Etica dell’esistenza convivere
con le avversità.
Diego Boiocchi @diego_boiocchi
Nasce a Stradella (PV) il 23 settembre 1971 e vive tra due luoghi, Pavia e Zenevredo.
Artista maturo e consapevole del suo fare arte, si inserisce nel comparto multiforme e
sfaccettato dell'arte contemporanea e moderna, in continua ricerca ed evoluzione
sperimentale. Attraverso la variegata produzione ci racconta e si racconta, nei sedimenti
delle esperienze del vissuto esistenziale, con la freschezza e l'entusiasmo frutto
dell'inesauribile passione e dell'incalzante fervore creativo. Le opere sono dinamiche,
dirompenti di energia vitale, in movimento continuo, avvolgenti e permeanti nella plastica
visionarietà. Il suo occhio si meraviglia, si sorprende, si entusiasma, si diverte nel
convogliare, mescolare e scomporre in commistione gli elementi e i fattori compositivi,
dando vita a un'eterogenea formula espressiva, mai banale, né scontata e ripetitiva, ma
sempre guizzante nell'originale e innovativa impostazione.
Cristina Pennati Cristina Pennati
illustratrice, decoratrice, educatrice.
L'arte, per me, deve passare attraverso le mani
Arte come terapia, indagine del sé e specchio dell'animo umano.
Mi interessa l'essere umano in tutte le sue "dimensioni".
Per questo utilizza stratificazioni di materiali diversi, carta, libri antichi, legno, stoffa etc.; a
rivendicare la libertà di essere storie differenti che , forse, ad un certo punto, possono
incontrarsi. Parte del collettivo "officine creative" Barasso VARESE dal 2010 ad oggi e del
collettivo "progetto Nodo" di Silvia Capiluppi 2009
Silvia Capiluppi Silvia Capiluppi
Architetto, naturopata e insegnante di yoga
Tesse fili, scrivendo parole e disegnando geometrie tra fotografia, video arte, installazioni
e performance. Crede nello scambio sinergico delle Arti e porta questa ricerca sincretica
anche nelle mostre che progetta e cura. Impegnata nella rinascita creativa delle donne, dà
vita nel 2009 a “Progetto Nodo”. Nel febbraio 2018 ha creato il nuovo percorso di PEM -
Pratiche di Evasione di Massa – Pacifier e ha dato inizio al progetto LenzuoliSOSpesi, che
conta ad oggi 138 Lenzuoli ricamati nel mondo con il Filo Rosso e che oltre ad essere
esposti in svariate mostre, vengono anche indossati, nel corso delle Camminate
meditative, lungo le strade e i corsi d’acqua. Il suo progetto artistico ci interroga anche su
quale sia lo scopo dell’arte.
Colonna sonora:
Alessia Travaglini Alessia Travaglini
Diplomata a Milano e laureata a Brescia in viola da gamba col massimo dei voti. Durante
gli studi ha studiato in erasmus a Den Haag (Olanda) e a Lione (Francia). Specializzata in
musica rinascimentale e barocca
Vuoi partecipare agli eventi di Fuori Buio gratuitamente come artista, comunicaci il tuo
progetto a [email protected] www.buioartfestival.it