Bureau – Gloria Pasotti
“Bureau” è un progetto espositivo/curatoriale che vede lo spazio di Office Project Room interagire con PHROOM Magazine. Usufruendo di spazi adibiti ad uffici, il progetto prevede di cambiare con cadenza bimestrale le immagini fotografiche negli spazi della società riconfigurando in tal modo l’ambiente e disponendo le opere ad una fruizione inusuale. Protagonista del secondo appuntamento del ciclo espositivo Gloria Pasotti con 40 DAY DREAM* a journey around my home.
Comunicato stampa
“Bureau” è un progetto espositivo/curatoriale che vede lo spazio di Office Project Room interagire con PHROOM Magazine. Usufruendo di spazi adibiti ad uffici il progetto prevede di cambiare con cadenza bimestrale le immagini fotografiche negli spazi della società riconfigurando in tal modo l’ambiente e disponendo le opere ad una fruizione inusuale. Protagonista del secondo appuntamento del ciclo espositivo Gloria Pasotti con 40 DAY DREAM* a journey around my home.
"40 day dream parla di un viaggio, piuttosto che di un ricordo, uno spostarsi in varie dimensioni all'interno di un ambiente scelto, lo spazio attorno alla propria casa; e parla di rianimare, attraverso la fotografia, scorci, elementi, gesti, oggetti, altrimenti resi invisibili dall'abitudine, ingabbiati in un senso prestabilito. La fotografia ridà vita, non la congela, anzi rimette in movimento.
Il viaggio è "fotografico" perché è quello della fotografia.
Per questo Gloria allestisce le sue immagini in modo sparso sulle pareti e usando formati diversi.
Le fotografie sono come le tappe segnate su una mappa, come appuntate sulle pagine di un diario di viaggio, ma, qui, di una mappa tutta da disegnare e di un viaggio tutto aperto.
Ma anche altre dimensioni del viaggio sono chiamate in causa: quella del viaggio mentale che nasce dagli accostamenti tra le immagini sulle pareti, che si montano come frame di un film da costruire -o come le rimemorazioni di un sogno, durato 40 giorni, che si ricorda solo a flash- e che a loro volta si presentano come gli oggetti, i gesti, le situazioni fissate nelle singole immagini, elementi sospesi e centri di altri enigmi.
Nuovi sensi nascono dalle associazioni, dai rimandi, dalle ricorrenze.
Le immagini scattate in momenti diversi diventano simultanee, vanno a organizzarsi come una collezione, in cui ogni pezzo risignifica tutto l'insieme". (Estratto dal testo di Elio Grazioli)