Burning Speech
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta Burning Speech, a cura di Irene Calderoni e Bernardo Follini.
Comunicato stampa
La mostra inaugura la prima stagione di Verso, progetto della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, curato e prodotto con l’Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Piemonte, nell’ambito del Fondo nazionale per le politiche giovanili. Verso è un programma di mostre, workshop, incontri, visite e conferenze dedicato ai giovani e alle giovani dai 15 ai 29 anni (verso.fsrr.org).
La mostra Burning Speech esplora il potere del linguaggio, la sua capacità di agire sulla realtà e la sua funzione nella costruzione del confronto politico e delle comunità. Partendo dalla teoria degli atti linguistici – o speech acts –, secondo la quale dire qualcosa equivale a creare un’azione e a produrre un effetto reale nel mondo, Burning Speech indaga il linguaggio quale strumento di costituzione delle soggettività e del corpo collettivo. Il progetto espositivo interroga il concetto di performatività e l’aspetto performativo del discorso, il valore emancipatorio e aggregativo della parola e le sue implicazioni critiche, traendo ispirazione per il titolo dal saggio “Burning Acts: Injurious Speech” (1995) della filosofa e attivista statunitense Judith Butler. Il linguaggio è rivelato quale materia incandescente, un elemento che brucia e deve essere trattato con responsabilità in quanto intrattiene un rapporto continuo di produzione e rappresentazione con i nostri corpi: uno strumento auto-affermativo in grado di definire il proprio orizzonte identitario e post-identitario e, al tempo stesso, un violento veicolo di discriminazione e incitamento all’odio.
Artiste e artisti: Ruth Beraha (IT, 1986), Anouk Chambaz (CH, 1993), Claire Fontaine (f.2004), Antonio Della Guardia (IT, 1990), Simon Denny (NZ, 1982), Beatrice Gibson (UK, 1978), Sharon Hayes (US, 1970), Adelita Husni-Bey (IT, 1985), Bouchra Khalili (MC, 1975), Barbara Kruger (US, 1945), Liz Magic Laser (US, 1981), Hanne Lippard (UK, 1984), Eva Marisaldi (IT, 1966), Slavs and Tatars (f.2006), Cerith Wyn Evans (UK, 1958).