C-Verso – Redefining Space

Informazioni Evento

Luogo
CORTESI GALLERY LUGANO
Via Nassa 62, 6900, Lugano, Switzerland
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
07/04/2022
Generi
arte contemporanea, collettiva

Cortesi Gallery apre agli NFT con Redefining Space
Un viaggio dall’arte fisica a quella digitale dove il classico incontra l’ipercontemporaneo.

Comunicato stampa

Cortesi Gallery apre agli NFT con Redefining Space
Un viaggio dall’arte fisica a quella digitale dove il classico incontra
l’ipercontemporaneo

Fino al 13 maggio in esposizione le opere di Leo Caillard, Matteo Mauro ed Emanuele Dascanio.
Una mostra che inaugura una nuova sezione della galleria dedicata all’arte digitale e all’universo crypto

Cortesi Gallery apre agli NFT. Dal 7 aprile al 13 maggio sarà visitabile negli spazi di
Lugano di via Nassa Redefining Space, mostra in collaborazione con The
Cryptonomist che riunisce le opere di tre importanti e innovativi artisti contemporanei:
Leo Caillard, Matteo Mauro ed Emanuele Dascanio.
Un percorso tra sette opere fisiche e sei NFT il cui obiettivo è quello di volgere lo
sguardo all’arte del presente per instaurare un interessante dialogo tra classico e
contemporaneo. I lavori presentati rinnovano il concetto tradizionale di spazio, ancorato
alla dimensione fisica e materica del reale, per estenderlo oltre sé stesso nella sfera
virtuale del mondo odierno. È la mitologia di una nuova dimensione, dall’arte materica a
quella digitale, dal classico all’ipercontemporaneo. Nascono le nozioni di universo,
multiverso e metaverso, concetti antropocentrici che ambiscono a cancellare i limiti del
movimento e dell’esistenza nello spazio fisico per permetterci di intravedere un nuovo
strato di realtà.
Leo Caillard (Parigi, 1985) nella sua produzione gioca sul proficuo contrasto tra
classicità e modernità, prendendo come punto di partenza il concetto di tempo. Nelle
sue opere rivivono i miti dell’antica Grecia ma acquistano un nuovo significato: essi sono
interpretati dall’artista come metafore del presente che permettono di ripensare il futuro
dell’arte. Grazie all’anacronistico accostamento di figure classiche a oggetti e atmosfere
appartenenti al XXI secolo, l’artista libera l’arte dalla sua finitezza, riunendo passato e
presente in una temporalità circolare che rende possibile lo scambio tra mondo reale e
dimensione virtuale.
Anche Matteo Mauro (Catania, 1992) intuisce le infinite possibilità di espansione dello
spazio, ponendo la sua attenzione sul concetto di volume che risulta centrale sia nelle sue
sculture sia nei suoi NFT. Nel primo caso l’artista evidenzia lo spazio in senso negativo
utilizzando i vuoti che si distinguono per materiali diversi, in contrasto con i volumi
cubici. Nelle opere digitali, invece, è preminente la dimensione ambientale, lo spazio è
reinventato dall’artista seguendo un’ispirazione barocca che, come una furia, si appropria
di ogni centimetro disponibile, espandendosi fino al digitale. Qui volumi antropomorfici
si fondono con dettagli ispirati ai quattro elementi naturali, creando un nuovo universo,
il Metaverso.
Emanuele Dascanio (Garbagnate Milanese, 1983) è forse l’artista più tradizionale
perché utilizza la tecnica del disegno chiaroscuro come base per la creazione dei suoi
NFT. Troviamo immagini popolate da figure suggestive provenienti dal mondo
religioso, rappresentate in maniera iperrealistica con atmosfere classicheggianti, rese
ancora più drammatiche grazie al contrasto del bianco e nero. Qui la storia dell’arte è
trasformata in un mondo fantastico, la finitezza dell’uomo viene espressa e negata
attraverso la trasformazione delle forme in caratteri infiniti, grazie al movimento e al
suono. Tra le sue opere in mostra alla Cortesi Gallery da non perdere l’esclusiva Praise of
Idleness che, dopo Lugano, raggiungerà la Biennale di Venezia nello stand dedicato agli
NFT.
L’esposizione, curata dagli artisti e da Lorenzo Cortesi, formalizza l’inizio di una nuova
avventura per la Cortesi Gallery. La mostra, infatti, non è che il primo passo di
un’operazione pensata a lungo termine, che vedrà susseguirsi indagini nel mondo della
crypto arte come in quella dell’arte generativa. Una vera e propria sezione della Cortesi
Gallery che prenderà il nome di C-VERSO.
«C-VERSO – spiega il giovane Lorenzo Cortesi - è nata dal desiderio di fornire supporto
ai collezionisti interessati agli NFT e , allo stesso tempo, di far parte di questa nuova
community artistica in continuo fermento. L’obiettivo della nostra galleria con C-
VERSO è proprio quello di fare da ponte tra questi due mondi». Secondo Lorenzo
Cortesi, che da tempo si occupa di digitale, la crypto art non può essere considerata solo
un movimento artistico, ma piuttosto un movimento culturale. Nell’ultimo anno
l’interesse di molte gallerie internazionali si è concentrato nelle nuove possibilità dell’arte
digitale, ma in pochi, pochissimi, hanno concretizzato la loro attenzione. La scelta di
Cortesi Gallery rappresenta dunque un’assoluta novità e, anche, una presa di posizione
ben definita, specialmente se pensiamo alla nativa specializzazione della galleria, cioè
l’arte dal Secondo Dopo Guerra. La Galleria Cortesi, nata nel 2013, con sede a Lugano e
Milano, da anni frequenta le maggiori fiere italiane e internazionali (il Brafa a Bruxelles,
Montecarlo, Armory NY, MiArt, ArteFiera). Con C- VERSO si apre dunque a un nuovo
mondo. «L’arte digitale – afferma Lorenzo Cortesi - sarà sempre più presente e verrà
considerata arte contemporanea senza distinzioni, la nostra sfida è quella di concentrarci
sul valore artistico di queste opere d’arte digitali; gli NFT sono l’innovazione tecnologica
che ci aiuta a veicolare questo tipo di arte».