Cabinet de Dessins
Debutta in Versiliana la Biennale del disegno: un’iniziativa del Centro Arti Visive, realizzata in collaborazione con la Fondazione La Versiliana e il Comune di Pietrasanta. Sette maestri saranno affiancati da sette giovani artisti.
Comunicato stampa
Un progetto a cura di Lóránd Hegyi
Coordinamento Solares Fondazione delle Arti
Villa La Versiliana, 23 luglio – 28 agosto 2011
Vernissage 23 luglio ore 19.30
HOMMAGE AMERICA/EUROPA | DRAWING IN THE AGE OF FRAGILITY
Dennis Oppenheim, Tony Cragg, Omar Galliani.
Piero Pizzi Cannella, Rolando Deval, Gianni Politi, Marco Neri, Marine Joatton, Denica Lehocka, Ugo Giletta, Nina Kovacheva, Valerio Berruti, Felice Levini, Veronika Holcova, Christian Lhopital, Laszlo Laszlo Revesz, Marina Paris, Anila Rubiku
Al via sabato 23 luglio il terzo capitolo espositivo di Pietrasanta Contemporanea, macro contenitore di eventi legati all’arte contemporanea negli spazi pubblici promosso dal Comune e dal Centro Arti Visive in collaborazione con Fondazione Versiliana e Artigianart. Cabinet de Dessin, curata da Lóránd Hegyi, promossa dal Centro Arti Visive e dal Comune di Pietrasanta e coordinata dalla Fondazione Solares delle Arti, nasce come anteprima di una Biennale del Disegno di ampio respiro internazionale, pensata come format consolidato e ciclico in grado di garantire continuità alla disciplina, nelle sue valenze grafiche e progettuali e nel confronto tra la tradizione classica e le varie istanze contemporanee.
E' seguendo l'idea di una serie di esposizioni consacrate al disegno contemporaneo che nel 2004 Lóránd Hegyi realizza al Museo d'Arte Moderna di Saint Etienne il suo primo “cabinet de dessin”. Questo genere di esposizione non si focalizza sullo stato e sulle strategie della pratica del disegno contemporaneo, al contrario insiste sulla visione poetica e nello stesso tempo pone uno sguardo inquisitore sui differenti punti di vista riguardanti i linguaggi e i metodi del disegno. La serie di esposizioni è dunque strutturata, in questa direzione, intorno a parole e soggetti come progetti, concetti, commenti, storie, sogni, taccuini, viaggi, avventure, sistemi, strutture ma anche enigmi, memorie, architettura, archeologia, esplosione, energia.
La mostra che si terrà a Villa la Versiliana segue questa traccia, valorizzando allo stesso tempo le potenzialità grafiche e progettuali del disegno, le sue valenze di mappatura mnemonica e di proiezione poetica.
A questo si aggiunge la volontà di creare un ponte, una sinergia fra il “saper fare” della tradizione e l’attitudine sperimentativa della contemporaneità, la teoria e la prassi, nonché le cifre identitarie di un territorio come quello di Pietrasanta, caratterizzato da una notevole capacità produttiva artistica.
Il curatore Lorand Hegyi presenta in tutto 18 nomi noti dello scenario contemporaneo, uniti dalla riflessione sull’era della fragilità attraverso le varie declinazioni del disegno.
Un’epoca all’insegna della caduta degli storici ideali politici, dei principi etici e filosofici, del rimodellamento totale degli equilibri economico-politici, che costringono l’Occidente, sotto la pressione dell’esponenziale crescita dei paesi orientali, a confrontarsi per la prima volta con la fragilità. Una congiuntura storica, dominata dalla precarietà economica e dalla smaterializzazione comunicativa e produttiva indotta dai media digitali, all’insegna della velocità e della “presentificazione”, dalla mancanza di profondità di lettura storica.
Grandi nomi dell’arte contemporanea mondiale, quali Dennis Oppenheim, Tony Cragg e Omar Galliani, fanno da guida per questo omaggio alla tecnica e alla filosofia del disegno artistico.
La mostra prevede un tributo al Maestro americano Dennis Oppenheim, scomparso recentemente, costituito da un nucleo di disegni testimoni della sua polimorfa attitudine espressiva. Tony Cragg testimonia nei suoi disegni la profonda conoscenza della storia e la sua attitudine sperimentale riguardo alle volumetrie e all’indagine intorno alla forma plastica nei suoi molteplici aspetti. Omar Galliani connota il proprio operato all’insegna del recupero della tradizione disegnativa classica e della sperimentazione tecnica e formale, con uno stile aperto agli influssi multiculturali.
E ancora grandi nomi dell’arte italiana, quali Piero Pizzi Cannella, Rolando Deval, Gianni Politi, Marco Neri, Ugo Giletta, Valerio Berruti, Felice Levini, Marina Paris che abbinano gli stimoli delle nuove iconografie e delle nuove tecnologie e si allineano al dibattito espressivo internazionale, assieme ad altri protagonisti dell’arte europea come la slovacca Denica Lehocka, la bulgara Nina Kovacheva, la ceca Veronika Holcova, i francesi Christian Lhopital e Marine Joatton e ancora l’ungherese Laszlo Laszlo Revesz, la italo-albanese Anila Rubiku, giovani ma già annoverati tra i principali protagonisti nelle manifestazioni artistiche mondiali.
Le opere esposte strutturano inoltre un duplice legame; uno di natura fisica, con la fastosa cornice della Villa Versiliana, già residenza dell’esteta per antonomasia della letteratura italiana Gabriele D’Annunzio, instaurando una dialettica fra tradizione e innovazione che trova nella raffinata estetica la linea di continuità; l’altro di carattere ideale, con il territorio, fortemente connotato da un punto di vista artistico, dove il disegno assumeva anche una forte valenza progettuale, strumentale all’interno della fitta rete di laboratori dedicati alla produzione artistica, dando vita alle opere plastiche dei maestri, che conferivano lustro al territorio in tutto il mondo.