Caleidoscopio
Il progetto Caleidoscopio, già presentato dalla Galleria delle Battaglie durante l’edizione 2012 della A.A.M. Fiera Arte Accessibile Milano, nella seconda tappa bresciana si arricchisce con una selezione di artisti, scelti tra quelli che hanno precedentemente esposto nella sede della galleria.
Comunicato stampa
Venerdì 18 maggio alle ore 18.30 inaugura la mostra collettiva Caleidoscopio, curata da Andrea Lacarpia presso la Galleria delle Battaglie a Brescia. Il progetto Caleidoscopio, già presentato dalla Galleria delle Battaglie durante l'edizione 2012 della A.A.M. Fiera Arte Accessibile Milano, nella seconda tappa bresciana si arricchisce con una selezione di artisti, scelti tra quelli che hanno precedentemente esposto nella sede della galleria.
Caleidoscopio: Il cromatismo sgargiante utilizzato da alcuni artisti contemporanei può essere facilmente interpretato con superficialità: l'appropriazione sempre più marcata degli schemi della comunicazione pubblicitaria può creare pericolosi fraintendimenti. Approfondendo le ricerche dei giovani artisti scopriamo che, anche dove vengono utilizzati i colori più seducenti, a prevalere è l'atteggiamento romantico di espressione delle inquietudini interiori, nel quale l'unicità dell'essere prevale sulla fredda e ripetitiva comunicazione di massa. Il progetto Caleidoscopio, ideato da Andrea Lacarpia e presentato alla quarta edizione della Fiera Arte Accessibile di Milano nello stand n°56 Galleria delle Battaglie, riunisce le opere pittoriche di artisti, che nella propria ricerca hanno spesso utilizzato una gamma cromatica dall'esasperata artificiosità, enfatizzando così il senso di separazione dal reale.
Il progetto prevede l'accostamento di opere prodotte per l’occasione ad altre legate invece al primo decennio del 2000. Viene così individuato un cambio di tendenza, attuatosi nella pittura italiana degli ultimi anni, da uno stile levigato, dalla misurata e rassicurante composizione classica, a una maggiore gestualità, più aggressiva e selvaggia, che si accompagna spesso ad un'attitudine narrativa.
Si va dai racconti autobiografici di Silvia Argiolas, che in una sorta di diario per immagini parla delle problematiche riguardanti la percezione del corpo in rapporto al mondo esterno, alle psichedeliche narrazioni, spesso ispirate alla morbosità del mondo del crimine, di Bruno Marrapodi, per arrivare all'atmosfera vitale e leggera delle opere di Guido Pecci.
Si prosegue con i patterns optical di Eloisa Gobbo, tra i quali l’artista inserisce frasi dai chiari riferimenti sociali, le delicate e preziose composizioni di Fulvia Mendini e i magici paesaggi con uccelli di Pastorello, costituiti da semplici e armonici solidi geometrici.
Nella seconda tappa del progetto, ospitata dalla sede della Galleria delle Battaglie a Brescia, la mostra si arricchisce con i dipinti dalla gamma cromatica aggressiva e dall'impronta gestuale di Riccardo Gavazzi, le visioni psichedeliche dai soggetti pop di Mauro Soggiu e le opere tra il grottesco e la fiaba di Silvia Mei.