Informazioni Evento

Un viaggio ideale le cui tappe compongono le fasi e gli stadi di una mitologia del desiderio, personale e collettivo, che si ricostituisce nelle forme di un immaginario individuale passando per epoche e geografie diverse, fino ad affrontare l’affanno contemporaneo che si traduce nell’immediato sforzo di trasformare l’ambizione pura in realtà, l’immagine e l’oggetto cercato e intuito in nuova percezione.

Comunicato stampa

Lucie Fontaine
Corso Arti Visive NABA Nuova Accademia di Belle Arti Milano
presentano

CALI GOLD RUSH

orchestrata da Marcello Maloberti e Caterina Iaquinta
in collaborazione con Simone Monsi

24 giugno – 18 luglio
aperto solo su appuntamento
opening 23 giugno ore 19.00-21.00

Lunedì 23 Giugno alle ore 19.00 presso gli spazi di Lucie Fontaine sarà inaugurata la mostra Cali Gold Rush orchestrata da Marcello Maloberti e Caterina Iaquinta in collaborazione con Simone Monsi e con il Dipartimento Pittura e Arti Visive di Naba – Nuova Accademia di Belle Arti, che vedrà la partecipazione degli studenti dell’ultimo anno del corso di Arti Visive.

San Francisco, California, 1848. In migliaia abbandonano la loro “zona franca” per seguire la scia del mito moderno della febbre dell’oro. Per sette anni, masse di uomini avrebbero speso parte della loro esistenza nella ricerca del rapido scintillio di un metallo prezioso intravisto sul letto di un fiume, concedendo così la vittoria della ragione tecnica sulla memoria delle civiltà archetipiche.

Cali Gold Rush si ispira a questo popolare movimento per intraprendere un viaggio ideale le cui tappe compongono le fasi e gli stadi di una mitologia del desiderio, personale e collettivo, che si ricostituisce nelle forme di un immaginario individuale passando per epoche e geografie diverse, fino ad affrontare l’affanno contemporaneo che si traduce nell’immediato sforzo di trasformare l'ambizione pura in realtà, l’immagine e l’oggetto cercato e intuito in nuova percezione. Il raggiungimento di un assoluto, la scia di un miraggio, l'estasi di una forma è solo accarezzata, nel tentativo di forzare i limiti del consueto per dare forma ad una presenza densa come l’invocazione di desideri e aspirazioni.
Lucie Fontaine è il luogo in cui si materializzano alcuni momenti dei viaggi di Guendalina Cerruti, Cecilia Maafs, Matteo Montagna, Alessandro Moroni, Giulia Pellegrini, Raziel Perin, Claudia Ponzi, Leonardo Pondaco, Chiara Principe, Gabriel Stoeckli, Giulio Scalisi, Riccardo Sossella, Erika Striani, Laura Trovò, in una costellazione di individualità che si affiancano al fine di restituire un momento in cui tutte le emozioni possibili tendono a convergere e a sublimarsi, senza annullarsi. Ciascuna opera è vista come un corpo autonomo che entra in relazione e talvolta in contrasto con gli altri elementi, è una cosmologia fluida che cambia forma senza però modificare gli elementi che la compongono, che vive una tensione verso l’annullamento e in dilatazione verso gli estremi, in cui, infine, si racchiudono le cose riflesse negli occhi di un pioniere del 1848.