Camilla Borghese – Intervalli geometrici

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA ARTESANTERASMO
Via Cusani 8, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

10-13 / 15.30-19
dal lunedì al venerdì
sabato su appuntamento

Vernissage
08/05/2014

ore 18

Artisti
Camilla Borghese
Curatori
Serena De Dominicis
Generi
fotografia, personale

Sei fotografie di grande formato, realizzate tra il 2010 e il 2014, e una serie dedicata all’edilizia romana e milanese degli anni ’30-’60 compongono la mostra personale di Camilla Borghese.

Comunicato stampa

Sei fotografie di grande formato, realizzate tra il 2010 e il 2014, e una serie dedicata all’edilizia romana e milanese degli anni '30-'60 compongono la mostra personale di Camilla Borghese.
Gli scatti della fotografa romana si concentrano sull'architettura, seguendo le tracce di una forma classica che tende a ripetersi. Un lavoro che scorre nel tempo alla ricerca del reiterarsi di un determinato canone, dei principi di armonia e simmetria, e transita nello spazio per isolare piccole porzioni di città, producendo rigorosi intervalli geometrici.
Attraverso un approccio analitico, ogni edificio è isolato, tagliato, ravvicinato, osservato da angolature inconsuete alla ricerca dell’insolito nascosto nel quotidiano. Lo sguardo parte dunque dalla realtà per poi astrarla. Dietro all’immediata naturalezza delle inquadrature si cela sempre un meticoloso procedimento artificiale che comincia in strada, con l’uso del banco ottico, per terminare con un minuzioso lavoro di interpretazione del soggetto sino alla stampa.
L'antichità romana, i palazzi rinascimentali e le costruzioni novecentesche divengono contenitori di uno stesso ideale, in un percorso disseminato di rispondenze geometriche. La crescente tensione all’essenzialità conduce Borghese ad appiattire i volumi, alleggerire le masse, sottoponendo i suoi soggetti a un progressivo procedimento di astrazione volto anche a stemperare la retorica del monumento e liberare quel “senso del monumentale”, che è per lei «un sentimento, qualcosa di avulso dal concetto di grandezza».
Nei lavori più recenti interviene l’espediente cromatico e si afferma con forza l’elemento grafico, più evidente nei recentissimi scatti dedicati a Milano, come quelli della Casa Rustici di Terragni, trovando estrema soluzione nel diafano profilo del grattacielo Pirelli.
Nella serie delle “palazzine” l’inedita serialità, la rigorosa visione frontale, la luce neutra rinviano al linguaggio inaugurato dai coniugi Bernhard e Hilla Becher, avvicinando Borghese all’esperienza della Scuola di Düsseldorf. In continuità con un modus operandi che si rivela costante, la serie trova il primo spunto in una severa ricerca formale cui segue una necessaria mappatura dell’edilizia abitativa secondo criteri che, al di là di mere questioni di gusto, rispondono a una precisa riflessione sulla storia dell’architettura.

Artesanterasmo, corso di Porta Nuova, 34 - 20121 Milano, tel. 02 877069, [email protected]

Biografia

Fotografa di architettura, Camilla Borghese nasce a Roma nel 1977. Vive e lavora a Roma. Nel 2005 si laurea in Conservazione dei Beni Artistici all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Coltiva parallelamente l’interesse per la fotografia che si afferma definitivamente durante gli anni di formazione nello studio di Andrea Jemolo. Nel 2007 intraprende l’attività in proprio.
Nel 2012 espone nella collettiva “Fuori orario”, a cura di Gaia Toschi, Foligno.
Tra le principali commissioni:
.Opere dello Studio Valle per la mostra “Studio Valle 1957 - 2007. Cinquant'anni di architettura”, Roma.
.Nuova sede del Ministero della Salute a Roma (progetto Studio Transit) per il volume “Un ministero contemporaneo”, a cura di Giulio Salvioni. Esposte in occasione dell’omonima mostra, Ministero della Salute, 2008.
.Borgo "La Martella" (Matera) di Ludovico Quaroni, in collaborazione con la Katholieke Universiteit di Lovanio.
.L'École française de Rome, Atelier Seraji Architects & Associes, Seste Engineriing.
.”Pelanda dei suini”, padiglione nell’ex mattatoio di Testaccio di Roma, restauro di Massimo Carmassi per il volume “Recupero conservazione riuso. Un centro culturale nel mattatoio di Roma”, a cura di Marco Mulazzani, Electa, 2010.