Campo Base – Ulaz
Campo Base inaugura con un progetto espositivo che riflette sulla Cavallerizza come luogo storico, della memoria e insieme dispositivo funzionale utilizzato decine di volte nelle produzioni cinematografiche che l’hanno imbrigliata nei tempi e nei luoghi piu’ disparati.
Comunicato stampa
Inaugurazione Campo Base Cavallerizza reale
Mercoledì 27 giugno 2012 ore 18,30
Un progetto dell’associazione AUTproject
All’interno della manifestazione della Città di Torino
Torino Young City
Inaugurazione mostra
ULAZ
"perchè mai gli ingressi dei portoni sono segnalati in serbo?"
dal 27.06 al 10.09.12
cavallerizza reale
via verdi 9, torino
(appartamento piano terra sotto i portici)
a cura di bruno barsanti e alessandro carrer
slavko asimovic
filippo centenari (feat. m.castagnotto)
daniella isamit morales
filippo maria selvaggio
CAMPO BASE e’ una casa base dei giovani, della creatività e dei suoi esponenti, un punto di ritrovo, una festa multicolore e multiforme in cui verranno proposte situazioni performative, espositive, musicali e di spettacolo di creativi ed artisti
CAMPO BASE inaugura con un progetto espositivo che riflette sulla Cavallerizza come luogo storico, della memoria e insieme dispositivo funzionale utilizzato decine di volte nelle produzioni cinematografiche che l’hanno imbrigliata nei tempi e nei luoghi piu’ disparati
ULAZ
"perchè mai gli ingressi dei portoni sono segnalati in serbo?"
Concepita come Accademia Militare al servizio di casa Savoia e della nobiltà piemontese, la Cavallerizza Reale - fedele all'ambivalenza dell'aggettivo che porta in dote - ha subito nei secoli una serie di trasformazioni, o forse sarebbe meglio dire 'riconversioni'. Da sede di maneggio e scuderie della Famiglia Reale, a luogo di ricovero dei mezzi della Polizia di Stato, a stabile abitato da operai (perlopiù immigrati) e funzionari pubblici, a set teatrale e cinematografico.
Quest'ultimo passaggio, piuttosto recente, ha alterato in modo irreversibile il meccanismo fisiologico di stratificazione di questo luogo innescando una serie di sovrapposizioni continue che rendono difficilmente distinguibili le tracce e i depositi "reali" da quelli "finzionali". Allo stesso modo storie, storielle e aneddoti si rincorrono all'interno dei cortili in una sorta di 'finzione aumentata' o - ancora una volta - 'reale', che capovolge il significato di "realtà virtuale". Attingendo al gergo della geologia, il processo alterato in tal modo potrebbe definirsi di "stratificazione incrociata".
ULAZ ne costituisce (e ne documenta) l'ultimo strato.