Candida Höfer per la Galleria Borghes
Le foto scattate dall’artista tedesca in occasione della mostra ‘I Borghese e l’Antico’ del 2011, permettono di immortalare la ricostruzione della Galleria Borghese al tempo immediatamente precedente la dispersione della sua collezione, avvenuta agli inizi del XIX secolo con Camillo Borghese. In mostra 7 grandi foto realizzate in quella occasione.
Comunicato stampa
Dal 20 giugno fino al 15 settembre 2013 la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma, diretta da Daniela Porro, e la Galleria Borghese, diretta da Anna Coliva, presentano la mostra Candida Höfer per la Galleria Borghese.
Esposte all’interno della celebre Galleria del Lanfranco, sette opere della grande artista riproducono la ricostruzione originaria nella collezione Borghese, resa possibile in occasione della mostra I Borghese e l’Antico (dicembre 2011 - aprile 2012, a cura di Anna Coliva e Marina Minozzi per la Galleria Borghese e Jean-Luc Martinez e Marie Lou Fabréga-Dubert per il Louvre), che ha riportato nella Galleria i più importanti capolavori dell’arte antica appartenuti alla collezione, raccolti in massima parte dal cardinale Scipione Borghese agli inizi del Seicento e oggi nucleo essenziale delle raccolte di antichità del Louvre, a seguito della vendita imposta dall’imperatore Napoleone Bonaparte al cognato Camillo Borghese nel 1807.
Le opere di Candida Höfer costituiscono così la sola testimonianza esistente della collezione nel suo assetto originario, che non si potrà replicare mai più: una sorta di miracolo destinato a essere irripetibile. Il concetto della mostra è che dalla ricostruzione di un capolavoro dell’arte, quale era la collezione della Galleria Borghese nel suo stato originario, si è provocata una nuova opera d’arte.
In tale occasione Candida Höfer - nota per l’inimitabile sensibilità nella percezione dei luoghi e nella loro riproduzione attraverso la macchina fotografica – ha dunque documentato l’allestimento delle sale espositive attraverso gli scatti esposti ora nel loro luogo di origine, la Galleria stessa.
Evento eccezionale e unico, la mostra, curata da Mario Codognato, Anna Coliva e Marina Minozzi, permetterà al pubblico di attraversare gli spazi della “Villa più bella del mondo” - come la definì Antonio Canova - rivivendo nuovamentre la suggestiva atmosfera generata dall’eccezionale rientro nella loro sede originaria dei capolavori di una delle più insigni e prestigiose collezioni archeologiche di tutti i tempi.
LA MOSTRA
Le sette fotografie di grande formato - cm 180 x 200 circa - esposte nella Sala del Lanfranco, ritraggono la Galleria Borghese e la rievocazione degli allestimenti del Seicento e del Settecento, quando le opere di scultura della insigne collezione archeologica Borghese erano ancora esposte nelle sale del Museo, in una suggestiva sequenza di immagini.
Capolavori come le Tre Grazie e l’Ermafrodito dormiente compaiono negli scatti della Höfer insieme ai capolavori della statuaria moderna, come il Ratto di Proserpina di Gian Lorenzo Bernini e la celebre Paolina Bonaparte Borghese come Venere Vincitrice di Antonio Canova.
Ma i protagonisti di questi scatti non sono soltanto gli eccezionali esemplari scultorei bensì l’ambiente intero della Galleria: la sua storia, i suoi arredi, le sue opere, elementi che rendono le fotografie di Candida Höfer uniche e questa mostra irripetibile.
Le fotografie della Höfer evocano emozioni, date dalla storicità, dalla prospettiva e dalla luminosità del luogo stesso, definendone aspetti originali ed elevando le immagini a una dimensione di eternità e di assolutezza.
La mostra è organizzata dalla Galleria Borghese grazie a Telecom Italia, con la collaborazione di Arthemisia Group.
L’esposizione è stata realizzata anche grazie a Borghi Italia - Art Division, Axa Art, Arte Assicurazioni srl, Parco dei Principi Grand Hotel e Spa.