Capital of Nowhere
Collettiva di artisti pietroburghesi dedicata, attraverso 10 installazioni multimediali, a esperienze di vita nel paesaggio della civiltà mediatica in continua trasformazione.
Comunicato stampa
Sarà invece il CFZ Ca’ Foscari Zattere/Cultural Flow Zone a ospitare “Capital of Nowhere”, collettiva di artisti pietroburghesi dedicata, attraverso 10 installazioni multimediali, a esperienze di vita nel paesaggio della civiltà mediatica in continua trasformazione. La città oggi è uno schermo in perenne aggiornamento, in cui la pubblicità si mescola con la politica, le fantasie del futuro con la storia, i documenti con la finzione. La realtà, legata al luogo e al tempo, finisce così per dissolversi. La mutazione fisica dell’ambiente urbano è percepita come un trauma corporeo, mentale e morale, cui ogni artista contrappone un proprio atto di creazione, di integrazione, di sostituzione. La maggior parte degli artisti in mostra è di San Pietroburgo, la vecchia capitale russa, cui sono associate la fase europea dello sviluppo della Russia e le speranze di un suo ritorno, la nostalgia di una natura in via di estinzione e la volontà di crearne una nuova. L’arte diventa così la capitale dell’identità smarrita del mondo. La mostra si sviluppa come laboratorio didattico dell'Università Ca’ Foscari, alla cui progettazione e realizzazione partecipano studenti, dottorandi e docenti universitari.
Mostra a cura di Silvia Burini e Matteo Bertelé, CSAR (Centro Studi sulle Arti della Russia), Università Ca’ Foscari Venezia, in collaborazione con CYLAND Media Art Lab, San Pietroburgo.