Capitalism is over
Raumplan organizza un party di addio per la fine del capitalismo.
Comunicato stampa
Gli oltre 4000 mq dell’antica corte agricola situata a pochi passi da Porta Romana diventano teatro di un’immaginaria festa di addio al capitalismo: uno scenario fittizio, all’interno del quale aggirare le opposte posizioni ideologiche e sollevare alcune domande sul mondo della merce e sul ruolo del designer nella filiera produttiva. L’economia basata sul capitale è in realtà ben lontana dal cedere il passo.
Tuttavia lo spettro di una fine del capitalismo, almeno per come lo abbiamo conosciuto finora, viene oggi evocato in molti ambiti, non ultimo quello del design. Il percorso espositivo racconta la diffusione di modelli alternativi alla consueta sequenza designer-azienda-consumatore – per anni principale espressione dei meccanismi di produzione e di distribuzione interni all’economia capitalistica – offrendo una panoramica sulle possibilità aperte dalle nuove tecnologie e da alcuni epocali mutamenti sociali ed economici.
Capitalism is over è al contempo una parodia, una riflessione storica e un palinsesto paradossale in cui porre l’attenzione sulle potenzialità e sulle debolezze della progettazione in un periodo di incertezza e di crisi. Attraverso un dialogo con il passato recente e con le esperienze degli espositori, la mostra curata da Raumplan intende introdurre i visitatori in una prospettiva storica che apra uno spazio per interpretare il contesto contemporaneo.
Dal 1 al 9 aprile, in via privata Cuccagna 2-4, Milano
h. 11.00 — h. 21.00
Press preview: venerdì 31 marzo, alle ore 18.00
But it used to be so cool
La retrospettiva But it used to be so cool è dedicata ai Trente Glorieuses (1945- 1975), vera età dell’oro del capitalismo industriale novecentesco. La retrospettiva, attraverso le fotografie scattate a Ivrea da Louis De Belle presso il polo produttivo e l’Archivio storico di Olivetti, ripercorre alcune vicende di una delle aziende simbolo del boom economico italiano. Dopo lo straordinario successo di prodotti cult come la Lettera 22, la Divisumma o la Valentine, con l’esaurirsi del boom post-bellico le sorti di Olivetti saranno influenzate da decisioni chiave che ne rivoluzioneranno l’assetto aziendale e le priorità commerciali.
Bigger Faster Cheaper
La sezione Bigger Faster Cheaper, attraverso le fotografie degli stabilimenti logistici di Amazon scattate da Delfino Sisto Legnani, intende rappresentare una realtà in constante crescita che sta modificando radicalmente il mondo della distribuzione e del commercio del design, imponendo nuove regole e nuove velocità a cui attenersi o con cui andare in contrasto. Anche le scatole e gli strumenti di montaggio degli still life che completano il lavoro fotografico sono ormai oggetti comuni, che entrano nelle nostre case modificando le nostre abitudini di consumo.
New times New rules
La sezione New times New rules indaga invece le contraddizioni, le criticità e le opportunità che caratterizzano il nuovo ciclo economico e tecnologico. Mentre la possibilità di autoprodurre e di distribuire autonomamente i propri prodotti apre nuovi orizzonti per designer e piccoli imprenditori, giganti della produzione e della distribuzione polarizzano il mercato grazie a costi marginali sempre più ridotti. L’esposizione mette dunque a tema il progressivo cambiamento del ruolo e della funzione del designer, sullo sfondo di una crisi di sistema che sta ridefinendo la fisionomia del mercato e dei modelli di produzione.
CASCINA CUCCAGNA
Cascina Cuccagna è diventata uno dei luoghi di riferimento durante la settimana del design di Milano, conosciuta dagli espositori per la sua unicità all’interno del modello urbano della città e per l’elevato numero di visitatori. È stata indicata dal New York Times come un must see a Milano nel 2015. Il luogo offre un ristorante, un bar, un ostello e un orto: bella musica, cibo delizioso. Le belle le luci al tramonto garantiscono sempre buone vibrazioni e un’accogliente atmosfera.