Caratteri ereditari e mutazioni genetiche #1
Nel tentativo di ridefinire la percezione di patrimonio e identita’, il MAN invita sei artisti contemporanei ad un dialogo aperto, creando suggestivi spazi di sospensione, contemplazione e cortocircuito, vere e proprie stazioni di un percorso che intreccia precise conversazioni con i maestri della storia dell’arte in Sardegna.
Comunicato stampa
Caratteri ereditarie Mutazioni genetiche è il titolo della mostra che il MAN_Museo d’Arte della Provincia di Nuoro inaugurerà il 16 settembre, quando presenterà la Collezione in dialogo con sei artisti viventi che, traducendo lo slancio di Dal Novecento ad oggi, avvalorano la vocazione contemporanea del museo e la necessità di rappresentare il testimone che la nostra epoca lascerà in eredità. La declinazione del progetto prevede uno sguardo maschile e uno femminile con i sei artisti di generazioni diverse che si relazionano con le opere della Collezione.
La Collezione è una delle testimonianze più importanti della crescita, della evoluzione e del costante impegno del museo. Un lavoro complesso e difficile, fatto di accelerazioni, stasi e nuovi slanci che definiscono un percorso in continua evoluzione che non si esaurisce nell’esaltazione di alcuni punti fermi, ma che fa della sua singolare ricerca nel panorama artistico isolano una caratteristica esclusiva che dà spazio a opere e autori meno noti, ma non per questo meno interessanti, che, grazie agli esiti del loro percorso, restituiscono un contesto di squisita e inaspettata ricchezza.
Nel tentativo di ridefinire la percezione di patrimonio e identità, il MAN invita artisti contemporanei ad un dialogo aperto, creando suggestivi spazi di sospensione, contemplazione e cortocircuito, vere e proprie stazioni di un percorso che intreccia precise conversazioni con i maestri della storia dell’arte in Sardegna. Lo spazio condiviso invita a una riflessione e nello stesso tempo offre nel suo insieme una efficace immagine della qualità dei diversi linguaggi artistici.
In questa occasione le opere che ogni artista sceglierà funzioneranno come una sorta di punteggiatura del loro discorso, un dispositivo che in qualche misura aiuterà a definirne il senso e il ritmo. Le artiste sono rappresentate dalla giovanissima Rachele Sotgiu, dalla solida Giusy Calia e dalla vigorosa Zaza Calzia che polverizza ogni dubbio sulla sua visione del mondo, mentre gli artisti sono Graziano Salerno, Vincenzo Pattusi e Vincenzo Grosso: una talentuosa promessa e due geniali scommesse di questo territorio.
GIUSYCALIA
Giusy Calia nasce a Nuoro, vive elavora tra Sassari e Siena. È laureata in Lettere Moderne con una tesi daltitolo Il daimon goethiano dal Prometeo al Meister e in Filosofia conuna tesi dal titolo Alda Merini: un’anima sconosciuta. Ha frequentato unMaster Professionale di fotografia alla John Kaverdash School di Milano,specializzandosi in Moda, Reportage, Still life, Mock up, Camera Oscura,Fotoritocco, Comunicazione Visiva. A luglio del 2007 ha concluso il Corso AltaDefinizione Cinematografica della New York Film Academy. Attualmente èimpegnata nella discussione della tesi del Dottorato di Ricerca in “Logos erappresentazione” Sez. “Comparatistica: letteratura, teatro, cinema” pressol’Università degli Studi di Siena sul rapporto tra immagine e parola nellastoria della rappresentazione della follia. Ha pubblicato presso i “QuaderniWarburg Italia” un racconto fotografico svolto all’interno dei manicomi dialcune regioni italiane. Ha varie collaborazioni con registi teatrali e poeti.Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private.
ZAZA CALZIA
Zaza Calzia è nata a Cagliari nel 1932.Ha effettuato gli studi artistici a Sassari presso l’Istituto Statale d’Arte,dove, dal 1961, ha diretto il laboratorio di decorazione pittorica conl’insegnamento di progettazione e di disegno professionale. Nell’Istituto haincontrato Mauro Manca, il maestro che l’ha introdotta nel mondo modernodell’arte. Ha fatto parte del gruppo “A” e ha svolto attività di designer perl’artigianato e l’industria. Dal 1967 si occupa di libri per l’infanzia. Sociadella cooperativa “Prove 10”, ha pubblicato nel 1974 a Roma Un Paese (unafavola colorata). Dal 1975 al 1997 ha diretto, presso l’Istituto Stataled’Arte di Roma 2, il laboratorio di decorazione pittorica con l’insegnamentodella progettazione e del disegno professionale. Svolge la sua attivitàartistica a Roma dove risiede dal 1970.
VINCENZOGROSSO
Vincenzo Grosso nasce a Nuoro nel1977. All’età di 13 anni si interessa all’arte di strada e inizia la suaesperienza writing nella sua città, dove qualche anno dopo si diplomaall’Istituto d’Arte. Nel 1997 parte per Firenze dove consegue il diploma diBelle Arti e la conseguente abilitazione all’insegnamento delle DisciplinePittoriche. Dal 2005 Insegna all’Istituto d’Arte di Nuoro e collabora, conistituzioni d’arte e non, per la realizzazione di eventi ed interventiartistici nella sua regione e in alcune città Italiane. Oltre a dirigereconcorsi estemporanei di pittura e streetart per giovani nella sua regione, hapartecipato a numerosi meeting e workshop nel campo del writing. I suoi ultimilavori focalizzano la propria attenzione sulle post architetture e le possibiliconseguenze degli eccessi del mondo moderno. È presente nel catalogo premioTerna 03 categoria under 35. Da dicembre 2009 vive e lavora Berlino.
VINCENZO PATTUSI
Vincenzo Pattusi nasce il 9 gennaio del 1978 a Nuoro, dove trascorrela propria infanzia e completa gli studi primari diplomandosi al liceoscientifico. Nel 1997 si trasferisce a Pisa per iscriversi alla facoltà diLettere e Filosofia ad indirizzo Storico Artistico. Si laurea in Storia dell’Artee frequenta un master in conservazione e restauro a Firenze all’istitutoPalazzo Spinelli; in seguito collabora con il Giardino di Boboli a Firenze econ la galleria Enrico Fornello di Prato, svolgendo mansioni di allestitore econtrollo per i restauri; successivamente lavora per una ditta d’allestimentoche opera in Italia e all’estero. Contemporaneamente inizia a dipingere instrada per gioco con alcuni writers. Il linguaggio dei graffiti influenza lasua produzione artistica portandolo non solo a collaborare, sia in Sardegna chea Firenze, con le scuole e i comuni per il recupero del decoro urbano, ma anchea produrre mostre personali e partecipare a collettive in gallerie d’arte sardee italiane. Attualmente collabora con il Museo MAN.
GRAZIANOSALERNO
Graziano Salerno nasce a Nuoro il 9novembre 1954. Ancora giovanissimo, a 12 anni, durante la permanenza nelcollegio di Galanoli, scopre la propria vocazione artistica grazie a donMartino Pinese, un frate camaldolese con buone capacità pittoriche, che loguida nell’acquisizione della tecnica della pittura e che nel 1970 gli faconoscere gli Uffizi di Firenze e la città di Venezia. Negli anni successivivive diverse esperienze: studia, legge, lavora in fabbrica, frequenta laFacoltà di Architettura a Roma e consegue il diploma di Belle Arti a Bologna.In seguito lascia l’Italia per trasferirsi dapprima a Londra, poi a Parigi einfine Friburgo in Germania. Attualmente vive a Brunella (provincia di Nuoro).
RACHELE SOTGIU
Rachele Sotgiu nasce nel 1984 a Nuoro, studia elavora a Milano. È una giovane artista che utilizza diversi linguaggi, passandocon disinvoltura dalla fotografia al video, dal disegno all’installazioneattraverso cui analizza, con ricercata raffinatezza, oggetti e gesti del quotidiano.Nel 2008, in occasione della rassegna “Clandestino”(Dromos 2009), ha presentato la mostra personale Il limite contravvenuto, curata dal museo MAN, al museo PeppettoPau di Nurachi. Nel 2009 ha partecipato con la mostra Ragionevoli dubbial progetto del museo MAN per L’Isola delle Storie, il FestivalLetterario di Gavoi. Recentemente ha lavorato per il WWF al progettoEuropeo “Econnect” per la connettività ecologica; collabora con la rivista Nothingto see here curata da Francesco Jodice.