Carboni | Chung | Tranchina
Terza mostra di Casabianca, che in questa occasione riunisce Gaia Carboni, T-yong Chung e Davide Tranchina.
Comunicato stampa
Domenica 27 novembre si apre la terza mostra di Casabianca, che in questa occasione riunisce Gaia Carboni, T-yong Chung e Davide Tranchina. La ricerca di Gaia Carboni si svolge nella pratica di un disegno progettuale, normalmente legato alla produzione di oggetti, che si realizza in se stesso, e i cui motivi generatori si fondono nello sviluppo di volumi ambigui che sfuggono a una compiuta tridimensionalità. A Casabianca la Carboni declina questa pratica nella forma incisoria e in quella scultorea, mettendo in luce nei due linguaggi come il suo segno, che non si scolla mai dal dilemma del riconoscimento, sviluppi una tensione tra concretezza e rarefazione. T-yong Chung utilizza oggetti d’uso quotidiano che modifica o assembla per rintracciare al loro interno energie e dinamiche misteriose che li riconfigurano in una dimensione laterale rispetto alle nostre logiche. Per questa mostra realizza un’installazione in cui riattiva un’energia presente nell’ambito del marginale e dell’inutilizzato legato al contesto di Casabianca, una vitalità perduta nell’esaurimento di un ciclo funzionale e lavorativo che entra in attrito con lo scorrere del tempo. Davide Tranchina approfondisce un discorso legato al medium fotografico, spesso utilizzato come prelievo di materiali ordinari, che diventa veicolo per sollecitare la capacità percettiva a estendersi nei territori dell’immaginario. Nell'utilizzare la galleria come se si trattasse di un capanno di osservazione dal quale scorgere frammenti di realtà oniriche, Tranchina trasfigura l'intero spazio in soglia. Si proviene da un mondo reale e si getta uno sguardo su un orizzonte lontano, metafisico e irragiungibile.