Carla Accardi – Alfabeti Segreti

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA LOMBARDI
Via di monte giordano 40 , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Martedì - Sabato 11:00 – 19:00

Vernissage
16/03/2024

ore 18

Artisti
Carla Accardi
Generi
arte contemporanea, personale

La mostra, allestita con una selezione di circa 25 opere eseguite da Carla Accardi a partire dagli anni ’50, vuole ripercorrere l’intera carriera della pittrice.

Comunicato stampa

Il 16 Marzo 2024 verrà inaugurata, presso i locali della Galleria Lombardi, la mostra di Carla Accardi dal titolo “Alfabeti Segreti”. La mostra, allestita con una selezione di circa 25 opere eseguite da Carla Accardi a partire dagli anni ’50, vuole ripercorrere l’intera carriera della pittrice, suggerendo una lettura inedita della sua ampissima produzione.   “L’artista si siede sul pavimento dello studio, e inizia a vergare liberamente segni grafici su grandi carte. E tutto inizia a scorrere, e a rivivere rinnovato. Quei segni saranno il sistema circolatorio della sua pittura per i prossimi sessant’anni, arrampicandosi su tele gigantesche e piccole, attraversando, strutturati e leggiadri, superfici in lino e in sicofoil, rivestendo ambienti, frammentandosi e ricomponendosi all’infinito.” scrive Guglielmo Gigliotti nel catalogo che accompagna la mostra.Con il medesimo sguardo nei confronti dell’individuo in rapporto allo spazio, l’esposizione antologica presenta i lavori storici e quelli più recenti in un confronto volto a sottolineare la coerenza e la fluidità della ricerca artistica di Accardi, nonché la varietà di linguaggi e gestualità operative, che dagli anni della sua adesione al gruppo Forma 1 fino ai primi decenni del Duemila, hanno contraddistinto la realizzazione delle sue opere pittoriche. In mostra, opere che tratteggiano i caratteri delle prime indagini sul segno (Bave d’erba, 1964), per poi passare agli esperimenti sui contrasti di colore con le tempere alla caseina (Rosso verde, 1970), le tinte viniliche (Nero bianco, 1992) e il sicofoil (Senza titolo, 1984), per arrivare alle tele di grandi dimensioni e alle installazioni, quindi alle riflessione degli ultimi decenni di produzioni incentrati sull’intensità della forma e dei cromatismi (Architetture, 2008).