Carlo Carli – Dolcezza violata
La mostra presenta venti opere dell’artista toscano Carlo Carli, che raccontano, con grande forza comunicativa, mondi diversi e distanti: il nord e il sud del mondo.
Comunicato stampa
La sofferenza.
Le ferite.
Il martirio.
Ma anche l’indignazione, la protesta, la ribellione.
Nell’ambito delle celebrazioni della Giornata Internazionale della donna, l’Archivio centrale dello Stato ospita una mostra di forte impatto sociale che ha come tema, attualissimo e tragico, quello della violenza di genere e nei confronti dei più deboli.
La mostra è curata da Elisabetta Vannozzi e sarà inaugurata mercoledì 5 marzo alle 17.00 con i saluti istituzionali di Agostino Attanasio, Sovrintendente dell’Archivio Centrale dello Stato, e l’introduzione di Marina Sereni, vicepresidente della Camera dei Deputati.
Nell’ambito della mostra viene presentata al pubblico una piccola selezione di documenti dell’Archivio Centrale dello Stato riguardanti l’evoluzione del quadro politico, sociale e legislativo italiano in materia di pari opportunità e di riconoscimento del ruolo delle donne nel nostro Paese.
DOLCEZZA VIOLATA presenta venti opere dell’artista toscano Carlo Carli, che raccontano, con grande forza comunicativa, mondi diversi e distanti: il nord e il sud del mondo. La vuota opulenza di un Occidente in crisi e gli stridenti contrasti di un Oriente che rischia di perdersi nel tumulto di una crescita travolgente e spesso senza regole, società sull’orlo di una deriva morale e nelle quali sono troppo spesso le donne e, pari a loro, i bambini, a pagare il prezzo più alto.
La mostra, spiega la curatrice, “racconta, in un susseguirsi di immagini e di disegni, una realtà difficile di cui forse solo oggi, grazie alla capillare diffusione dell’informazione e all’aggiornamento della legislazione, stiamo prendendo pienamente coscienza”.
Per Carlo Carli una nuova importante tappa di una lunghissima storia d’impegno civile e di vocazione sociale: il debutto sulla scena artistica negli anni Sessanta; l’attività politica che lo vede in Parlamento per tre legislature fino al 2006 e sottosegretario di Stato ai Beni e Attività Culturali nel secondo governo Amato; il rifiorito amore per il disegno e la pittura con importanti mostre in Italia e all’estero come le recenti al Parlamento Europeo di Bruxelles (“Migranti e storie diverse”, 2012) e all’Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo (“Donne in mondi differenti”, 2013), testimonianze della sua sensibilità e della sua attenzione per l’universo femminile.
“Percorsi non facili, argomenti duri, complicati, carichi di sofferenza”, scrive Marina Sereni nella prefazione al catalogo della mostra. “Ma ‘per la libertà’, per sconfiggere la violenza si deve avere il coraggio di prendere la parola, di scendere in piazza, o magari di esprimersi come fa Carli con le tele e i colori per far riflettere, per non arrendersi mai”.
Significativa la scelta della sede espositiva, l’Archivio Centrale dello Stato, memoria dello Stato unitario. Un luogo che da tempo ospita eventi ed esposizioni d’arte e in cui Carli, come ben spiega il Sovrintendente Attanasio, è accolto perché con la sua mostra “ci parla dell’oggi, ci racconta storie del mondo contemporaneo e per questa via si mette in relazione con le fonti storiche che l’Istituto conserva”.
L’esposizione si articola in tre sezioni.
Nella prima (“Love shouldn’t hurt... l’amore non deve far male”) Carli fa un suggestivo lavoro di recupero dall’antico, affiancando dettagli di celebri opere di Canova, Rosso Fiorentino, Artemisia Gentileschi e Luca Signorelli a foto e frammenti visivi contemporanei relativi a fenomeni di violenza e di denuncia. L’artista trasforma in tal modo gli antichi maestri in moderni narratori di amori malati, in voci a sostegno della ribellione, del riscatto dal sopruso, della rivendicazione di pari dignità tra uomo e donna, di pari libertà sentimentali ed affettive.
Concetti che si rafforzano nelle altre due sezioni (“One billion rising” e “Criminals should be punished”) in cui frame e foto tratti da reportage giornalistici fanno da sfondo ai delicati disegni con i quali Carli lancia “un chiaro messaggio di speranza laddove più e più voci, con forza, si sollevano in un coro di protesta”.
OPERE ESPOSTE
SEZIONE I - “Love shouldn’t hurt... l’amore non deve far male”
Distruggi il demone che è in te - 2013, tecnica mista su tela, 90x70
Non rompere la dolcezza - 2013, tecnica mista su tela, 70x90
L’amore non deve far male - 2013, tecnica mista su tela, 60x80
Martirio - 2013, tecnica mista su tela, cm 90x80
Fare giustizia - 2013, tecnica mista su tela, cm 93x69
Non stare in silenzio - 2013, tecnica mista su tela, cm 90x80
SEZIONE II – “One billion rising”
One billion rising - 2013, tecnica mista su tela, cm 69x100
Per la liberta 1 - 2011, tecnica mista su cartone (grafica e pastello), cm 120x80
Per la liberta 2 - 2011, tecnica mista su cartone (grafica e pastello), cm 120x80
No! - 2013, tecnica mista su tela, cm 74x100
Ribellione - 2013, tecnica mista su tela, cm 84x100
Dacca - 2013, tecnica mista su tela, cm 77x100
Indignados I - 2012, tecnica mista su tela, cm 66x88
Indignados III - 2013, tecnica mista su tela, cm 66x88
SEZIONE III – “Criminals should be punished”
Criminals should be punished - 2013, tecnica mista su tela, cm 120x 82
Concordia I - 2013, tecnica mista su tela, cm 63x90
Concordia II - 2013, tecnica mista su tela, cm 66x90
Strage di bambini nella scuola elementare - 2012, tecnica mista su tela, cm 82x79
Attentato alla scuola - 2012, tecnica mista su tela, cm 79x106
Massacre of the nursery class - 2012, tecnica mista su tela, cm 80x89
DISEGNI
In occasione della mostra saranno presentati alcuni disegni impiegati nella composizione delle opere esposte.
BIOGRAFIA DELL'ARTISTA
Nato a Pietrasanta (Lucca) il 13 dicembre 1945, Carlo Carli frequenta l’Istituto d’Arte “Stagio Stagi”. Consegue il Diploma di Magistero d’Arte presso l’Istituto di Porta Romana di Firenze; frequenta, nella stessa citta l’Accademia di Belle Arti e successivamente si dedica all’insegnamento di Discipline Artistiche.
Partecipa a numerose manifestazioni artistiche tra cui si ricorda Biennale Nazionale “Città di Rimini”, Premio Internazionale il “Brunellesco” di Firenze, Premio “Michelangelo d’Oro” a Massa ed il Premio “Viareggio – Collezione 71”.
Ha tenuto numerose mostre personali e collettive tra cui si ricordano quelle presso Saletta d’Arte “Airone” (Marina di Pietrasanta), Chiostro di San Salvatore (Pietrasanta), Galleria “Giorgio Vasari” (Arezzo). Nel 2009 espone a Milano (Spazio ChiAmaMilano), a Roma (Studio d’Arte Sant’Agata) e all’interno del Castello di Monteriggioni con il patrocinio della Provincia di Siena e del Comune di Monteriggioni.
Nel 2010 allestisce a Lucca una personale dal titolo “Bellezza e mondi diversi” presso il Palazzo della Fondazione Banca del Monte di Lucca. L’anno successivo espone nei locali del Consiglio regionale della Toscana presso Palazzo Bastogi a Firenze. Nel 2012 espone al Parlamento Europeo di Bruxelles in una mostra personale dal titolo “Migranti e storie diverse”. Nel 2013 espone all’Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo con la mostra personale dal titolo “Donne in mondi differenti”.
Si sono interessati negli anni al suo percorso artistico Afredo Borghini, Fabrizio Brancoli, Giuseppe Cordoni, Sergio Croce, Daniele De Plano, Maria Teresa Filieri, Lodovico Geirut, Marco Palamidessi, Roberto Pattina, Alessia Potecchi, Irene Santini, Maurizio Vanni.
Carlo Carli svolge un’intensa attività politica che lo vede eletto in Parlamento, deputato dei Democratici di Sinistra, nella XII, XIII, XIV Legislatura. Durante il Governo Amato II è stato nominato sottosegretario di Stato ai Beni e Attività Culturali.
Opere di Carlo Carli sono conservate presso: Presidenza del Parlamento Europeo, Bruxelles; Camera dei Deputati, Roma; Pinacoteca del Consiglio Regionale della Toscana, Firenze; Museo per la Ricerca Scientifica dell’Accademia Russa di Belle Arti, San Pietroburgo; Mediateca del Consolato Generale d’Italia, San Pietroburgo; Museo Storico della Resistenza di Sant’Anna di Stazzema Parco Nazionale della Pace, Stazzema (Lucca).
www.carlocarliart.com