Carlo Colli – Post 19612
“Post” è una serie di lavori concepiti per essere transitori e temporanei: grandi fogli di carta bianca che Carlo Colli piega accuratamente, ma in modo casuale, per poterli impacchettare e poi trasportare: un invito a riflettere sulla fragilità dell’oggetto artistico nel mondo contemporaneo e quindi a meditare sulla precarietà del nostro essere nel mondo di oggi.
Comunicato stampa
Martedì 19 giugno alle ore 18,30, nello Studio di Arte Contemporanea C2 di Antonio Lo Pinto, si inaugura la mostra Post 19612 di Carlo Colli curata da Silvia Cangioli.
“Post” è una serie di lavori concepiti per essere transitori e temporanei: grandi fogli di carta bianca che Carlo Colli piega accuratamente, ma in modo casuale, per poterli impacchettare e poi trasportare: un invito a riflettere sulla fragilità dell'oggetto artistico nel mondo contemporaneo e quindi a meditare sulla precarietà del nostro essere nel mondo di oggi.
Ma la fragilità dei “Post” è solo apparente perché sulle pieghe l’artista interviene con un segno deciso, corposo, rigorosamente nero, e il foglio diviene oggetto tridimensionale riacquistando una vita che la piegatura sembrava aver cancellato.
Carlo Colli presenta in questa occasione anche la sua ultima opera Post 1716 coming soon creata appositamente per questa mostra: un mucchio di pagine piegate della rivista Flash Art che hanno la stessa estensione della superficie della parete delimitata dalla traccia nera. Una riflessione sul rapporto tra opera d’arte e sistema mediatico contemporaneo che tende a fare di un evento l'arte stessa, privandola della sua fisicità e destinandola ad esistere sotto forma di immagini e fiumi di parole; un'indagine sulle possibili relazioni tra il mondo bidimensionale delle immagini dei media e la reale fisicità dello spazio e del mondo reale.