Carlo Contini – Tra eclettismo e ricerca
Il maestoso Refettorio dell’Abbazia di San Benedetto in Polirone, nell’incantevole borgo di San Benedetto Po (MN), farà da sfondo alla retrospettiva dedicata a Carlo Contini (Carpi, 1919-2010), studioso e collezionista di cultura e civiltà contadina, noto anche per aver donato al Museo Civico la sua personale collezione, ricca di oltre 2000 oggetti di rilevante interesse etnografico, che ora trovano spazio nel percorso museale.
Comunicato stampa
Dal 24 aprile al 7 giugno il maestoso Refettorio dell’Abbazia di San Benedetto in Polirone, nell’incantevole borgo di San Benedetto Po (MN), farà da sfondo alla retrospettiva dedicata a Carlo Contini (Carpi, 1919-2010), studioso e collezionista di cultura e civiltà contadina, noto anche per aver donato al Museo Civico la sua personale collezione, ricca di oltre 2000 oggetti di rilevante interesse etnografico, che ora trovano spazio nel percorso museale.
Dopo il grande successo della prima tappa, tenutasi lo scorso anno a Carpi, la mostra sbarca a San Benedetto Po, segnando al contempo i cinque anni dalla scomparsa dell’artista. Promossa dai nipoti, la mostra nasce dal desiderio di non dimenticare che Carlo Contini non fu solo collezionista, studioso e scrittore ma fu anche interessante artista.
Alla sua attività di medico, specializzato in neuropsichiatria, accompagnò, fin dalla giovane età, l’interesse per le arti visive alle quali si dedicò di slancio e con impegno, da autodidatta, alternandole alla scrittura, sua altra grande passione, e alla ricerca in ambito culturale, delineandosi così come una figura di rilievo nel panorama culturale nazionale.
Segretario della Commissione di Storia Patria e Belle Arti del Comune di Carpi, Contini divenne direttore dei Musei Civici dal 1964 al 1973. Contribuì a valorizzare il patrimonio artistico e culturale della sua città, dalle mostre sulla scagliola o sugli artisti Carlo Grossi e Arcangelo Salvarani, all’ideazione delle Triennali Internazionali della Xilografia Contemporanea, iniziate nel 1969. Attratto dalle scienze etnoantropologiche e soprattutto dalle tradizioni popolari radicate nel suo territorio, Contini fu anche l’instancabile ricercatore al quale si devono saggi di storia locale, di cultura contadina e di dialetto nonché la fondazione del Museo delle Arti e Tradizioni Popolari che ebbe a lungo sede a San Martino Piccolo di Correggio e che poi confluì nella raccolte del Museo di San Benedetto.
La mostra Carlo Contini. Tra eclettismo e ricerca, ricorda la sua passione per l’arte attraverso le opere che realizzò nel corso della sua vita e dalle quali non si separò mai, conservandole gelosamente in ogni angolo libero di casa e lì rimaste fino alla sua morte.
Organizzata da All Around Art srl e curata da Simona Santini, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di San Benedetto Po, la mostra è l’occasione per leggere l’intera produzione artistica di un personaggio eclettico e multiforme, che ha lavorato incessantemente sperimentando ogni tipo di tecnica nel campo delle arti visive e lasciando un corposo nucleo di opere.
Dagli esordi nei primi anni cinquanta agli sviluppi degli anni sessanta e settanta, quando perfeziona la sua abilità di incisore, fino alle sperimentazioni successive - che non cedono di fronte agli anni che passano ma al contrario trovano sempre nuove sollecitazioni - la mostra presenta alcune delle opere più note, come le serie dei “Fiori” o dei “Metalli”, ma soprattutto propone molti lavori completamente inediti o semisconosciuti come i bellissimi disegni e le tavole degli anni cinquanta, i collage riflessivi e ironici, le mature xilografie, le sperimentazioni ibride di “arte povera”, le ceramiche e i vetri. Per l’occasione, in omaggio al paese che ospita la mostra, il percorso è arricchito da una sezione speciale nella quale sarà presentata una serie di tredici formelle in terracotta, recentemente ritrovate, con le Storie di San Benedetto. Una retrospettiva insomma che darà l’opportunità a molti di scoprire, ad altri di riscoprire, l’opera di un uomo che ha saputo vivere pienamente e coltivare le proprie passioni con intensità rara.
Il Refettorio del complesso monastico, con l’affresco del Correggio che fa da sfondo scenografico alla mostra, e la piazza antistante disegnata da Giulio Romano sono il contesto che accompagna il visitatore: per l’adesione e la condivisione dell’evento promosso dai nipoti, un sentito ringraziamento va all’Amministrazione comunale di San Benedetto Po e alla Direttrice del Museo Civico Polironiano.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da All Around Art che presenta il percorso espositivo insieme a molte altre opere e ripercorre l’iter biografico e artistico di Carlo Contini.