Carlo Ferraris
Da New York a Modica le incursioni nella fotografia dello scultore Carlo Ferraris con la mostra dal titolo: Tutte le fotografie che avrei potuto fare se mio Padre fosse stato Eugenio Saglietti.
Comunicato stampa
MOSTRE: da New York a Modica le incursioni nella fotografia dello scultore Carlo Ferraris
L’ invito di un artista cosmopolita a un nuovo modo di interrogarsi sul mondo intorno a sé
MODICA (Rg), 7 luglio 2011 – S’inaugura sabato 9 luglio, nella Chiesa di San Michele a Modica, la mostra fotografica di Carlo Ferraris, scultore di fama internazionale che vive e lavora a New York e non di rado si presta alla fotografia. Ferraris, grazie alla collaborazione fra la galleria C&H Art Space di Amsterdam – che in autunno ospiterà questa stessa esposizione - e l’Associazione Fuoricampo, completa e arricchisce il cartellone di Modica Miete Culture – che in questi giorni è nel pieno del Concorso Internazionale di Danza “Sicilia Barocca 2011” organizzato da ARTEM - con una ironica selezione dei suoi ultimi lavori dal titolo “Tutte le fotografie che avrei potuto fare se mio Padre fosse stato Eugenio Saglietti”.
Alle 18.30 l’inaugurazione alla presenza del sindaco Antonello Buscema, dell’assessore alla cultura Annamaria Sammito, di Cosimo Ricatto, il gallerista di origine siciliana titolare dello spazio espositivo di Amsterdam, e dello scultore Angelo Barone dell’Associazione Fuoricampo che già lo scorso anno, nella Chiesa di San Nicola ed Erasmo di Modica, aveva organizzato la mostra fotografica di Massimo Pacifico “Est Est Est. L’Oriente senza veli”.
In mostra 16 scatti, stampati in alta qualità e metà dei quali in grande formato 100 x 140 cm.
“Clichè al contrario”, sarebbero le immagini di Carlo Ferraris secondo uno dei curatori, il critico d’arte Lara Wisniewski che insieme ai colleghi Cofre e Omar Lopez Chahoud, firma i saggi introduttivi del catalogo. “Le figure estetiche primarie di Ferraris – dice la Wisniewski - costruiscono scenari che egli strappa dalla elevata mondanità per arrivare allo straordinario. Dà vita a miracoli da conclusioni logiche, crea in effetti un qualcosa dal banale”.
Una visione critica, carica di humour e comunque anticonvenzionale quella di Ferraris, scultore di origine piemontese che da anni vive a New York e che sembra interrogare il pubblico su come vede ciò che ha sotto gli occhi. “Ferraris – aggiunge la Wisniewski - crea contesti nei quali gli spettatori hanno nozioni preconcettuali sul cosa aspettarsi ma sono confrontati con le loro anticipazioni capovolte e messe sottosopra. Mostra al pubblico un nuovo modo di interrogarsi sul mondo intorno a sé”.
L’esposizione, che ha ingresso gratuito, sarà visitabile solo di pomeriggio (dalle 17 alle 21) fino all’11 settembre per poi partire per Amsterdam.
Prosegue intanto fino al 31 luglio, nell’ambito di “Modica Miete Culture”, la mostra “Nel Cuore dell’Arte” organizzata dal Centro Studi della Contea di Modica e dal Museo della Permanente di Milano che per la prima volta espone in Sicilia 37 capolavori dei grandi autori del Novecento italiano. L’esposizione è ospitata al primo piano di Palazzo della Cultura, è visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16.30 alle 20. Il biglietto d’ingresso costa 4 euro.