Carlo Guzzi – In fondo siamo solo uomini…
L’artista indaga il concetto di vuoto/pieno e lavora sulla tridimensionalita’ soprattutto in riferimento alla figura umana. La sua ricerca artistica puo’ dirsi fortemente legata alla poetica di Fausto Melotti.
Comunicato stampa
One Off ha il piacere di presentare la mostra "In fondo siamo solo uomini..." di Carlo Guzzi, classe 1970. Guzzi lavora il legno, il ferro, l’argilla e la sua anima. Materiali concreti, poveri, che rimandano al minimalismo, agli anni '60 e al movimento d'Arte Povera, con una forte connessione alla spiritualita' e al simbolismo.
Egli ha lavorato ed esposto dal 1994 principalmente in Lombardia indagando sul concetto di vuoto/pieno, riferito soprattutto sulla figura umana. I lavori presentati presso lo spazio One Off sono i soggetti su cui egli riflette da sempre, sagome e corpi umani, sintetizzati e ridotti alle forme piu' semplici, che hanno bisogno di dialogare con lo spazio e con i visitatori. Guzzi lavora sulla tridimensionalita', sull’indagine di uno spazio che va oltre quello considerato nelle forme dei suoi supporti. Le sculture infatti interagiscono con lo spettatore, chiamandolo a confrontarsi con figure umane essenziali ed al contempo infinite.
Guzzi e' fortemente legato alla poetica di Fausto Melotti, scultore italiano molto famoso: entrambi hanno fra l'altro studiato presso l'Accademia di Brera e hanno entrambi analizzato il rapporto fra spazio e del vuoto in scultura. L'oggetto viene studiato sia come pieno che come vuoto: questo e' cio' che accadra' contemporaneamente in pittura con Fontana. Le tele di Guzzi, anch'esse sculture, ci rimandano infatti al Concetto Spaziale di Fontana elaborato all'inizio degli anni '60: non bisogna fermarsi alla bidimensionalita' della tela, ma andare oltre e capire che cosa c'e' oltre il supporto stesso. Ecco che anche in questo caso, Guzzi ci chiede di andare oltre alle figure umane che sembrano semplici stencil su tela, analizzare l'opera e andare oltre il nostro sguardo esattamente come nelle opere scultoree piu' grandi.
In mostra inoltre sono stati esposti anche alcuni libri d'artista in tiratura limitata ed esposti in teche di compensato e plexiglass. Questi lavori di dimensione minore rappresentano degli straordinari esempi di connubio fra scrittura d'artista e opera d'arte, hanno sempre come soggetto la figura umana, in questo caso intagliata nello spazio ma pur sempre protagonista del lavoro.