Carlo Miccio – Propaganda
Mostra personale di Carlo Miccio dal titolo Propaganda
(se la rivoluzione d’ottobre fosse stata di maggio) e reading futurista russo.
Comunicato stampa
Cento anni dopo, la rivoluzione sovietica come non l’avete mai vista, ma come avete
sempre desiderato che fosse…
Propaganda
(se la rivoluzione d'ottobre fosse stata di maggio)
Artefatti digitali di Carlo Miccio
Inaugurazione domenica 21 maggio dalle ore 12
"Quando mi sono trovato per la prima volta in una sala coi muri ricoperti dai manifesti di “propaganda” di Carlo Miccio, dopo pochi istanti ho sorriso, sentendomi piacevolmente galleggiare in una strana dimensione, come se una macchina del tempo mi avesse trasportato in un mondo parallelo. Forse è proprio questa l’utopia, ho pensato, un luogo in cui si perviene con un duplice viaggio, uno spostamento simile alla mossa del cavallo negli scacchi: all’indietro nel tempo – in questo mondo – e di lato – in un mondo possibile, uno dei tanti possibili, spesso desiderabili, nella loro infinita pluralità".
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Sono passati cento anni dalla Rivoluzione russa, da Lenin, dalla generazione che ha dissipato i suoi poeti (Majakovskij), e quaranta dalla morte della diciannovenne Giorgiana Masi a Roma, Trastevere, Ponte Garibaldi, colpita alla schiena dal proiettile di uno dei tanti poliziotti travestiti da manifestanti che sparavano ad altezza d'uomo. Ministro dell'Interno era il celebre Kossiga, e la generazione di cui dissiparono i poeti era questa volta la mia, o la nostra...
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"Che la macchina del tempo e dei mondi possibili decolli allora tra futurismo e nuovo realismo, e che la grafica sovietica, con un tocco di Malevic e tanto Rodchenko, incontri il surrealismo dei muri del ’68 francese e le risate e i risotti del ’77 bolognese – così che anche la nostra generazione miracolosamente non dissipi più alcun poeta. Che la propaganda non propaghi altro che humour, rivolta e gioco, passioni, la fecondità del dubbio e dell’innamoramento, e soprattutto la felicità – per propagandare la quale non può che essere e mostrarsi essa stessa felice".
Beppe Sebaste
a seguire:
Reading rivoluzionario/futurista a cura di Luca Succhiarelli con (tra gli altri)
La rivoluzione volante
di e con
Marco Palladini
(vedi allegato)
da Vladimir Majakovskij
lettura del Poema a Trotskij
di Carlo Bordini