Carlo Pennatini – Effimere presenze
Con Effimere Presenze il fotografo Carlo Pennatini ha inteso rappresentare la difficoltà di godere dell’arte nella sua meraviglia e poesia, nel momento complicato della pandemia che ha colpito l’intera società.
Comunicato stampa
Con Effimere Presenze il fotografo Carlo Pennatini ha inteso rappresentare la difficoltà di godere dell'arte nella sua meraviglia e poesia, nel momento complicato della pandemia che ha colpito l'intera società. Egli ha fotografato gli spazi del complesso museale Santa Maria della Scala durante il lockdown, abitandoli solo di due effimere presenze, eteree figure di uomo e di donna, che meste si muovono, ma non vedono, la bellezza che le circonda, la storia che potrebbero scoprire.
Il risultato è un messaggio simbolico: le persone non vedono perché è impedito loro di vedere, sono privi di partecipazione perché non possono emozionarsi, solo a conclusione del viaggio l'anelito a una nuova vita, un nuovo futuro quando, di fronte all'immagine della Beata Vergine Maria, l'uomo e la donna riacquistano l'atteggiamento empatico di viva attenzione.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Comune di Siena - complesso museale Santa Maria della Scala e la compagnia di danza Motus.