Carlo Verdone – Il colore del silenzio

Informazioni Evento

Luogo
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA ENNIO MORRICONE
Viale Pietro De Coubertin 34, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
12/12/2024
Artisti
Carlo Verdone
Generi
fotografia, personale

La mostra è un affascinante viaggio attraverso le immagini scattate nel corso degli anni dallo stesso Verdone, che ritraggono nuvole, albe e tramonti, fotografie che egli definisce “preghiere senza parole”.

Comunicato stampa

Si è aperta all'Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone la mostra fotografica Il colore del silenzio, firmata da Carlo Verdone, realizzata in collaborazione con la Fondazione Elisabetta Sgarbi e la Milanesiana.

La mostra è un affascinante viaggio attraverso le immagini scattate nel corso degli anni dallo stesso Verdone, che ritraggono nuvole, albe e tramonti, fotografie che egli definisce “preghiere senza parole”. Frutto di una passione privata dell’autore, le sue fotografie nascono come una fuga liberatoria dal lavoro: il risultato di una profonda passione per il cielo, un elemento naturale che da sempre esercita su di lui un’attrazione irresistibile, suscitando al contempo un senso di inquietudine. Le immagini raccontano la bellezza poetica dei colori celesti, ma anche la loro cupezza minacciosa.

 

“Siamo estremamente orgogliosi – ha dichiarato l’Amministratore Delegato della Fondazione Musica per Roma Raffaele Ranucci - di ospitare questa mostra che rappresenta per noi e per la città di Roma un regalo, un viaggio intimo e sorprendente per tutti i visitatori e spettatori dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone nell’universo creativo di Carlo Verdone. Un ringraziamento speciale va dunque a lui per averci scelto confermando l’Auditorium come luogo di incontro e cuore pulsante della cultura romana, spazio privilegiato per dare voce ai protagonisti della nostra città. Come Auditorium, la nostra missione è celebrare e promuovere la cultura in tutte le sue forme. Questa mostra è un esempio perfetto di come l’arte possa creare connessioni profonde, stimolare la curiosità e, al tempo stesso, valorizzare il talento straordinario di un artista come Verdone. È un percorso che unisce lo sguardo cinematografico alla ricerca fotografica, rivelando un ulteriore profilo della sua inesauribile vena artistica.”

L’ispirazione che guida Verdone proviene sia dall’arte pittorica, dalle opere del futurista e divisionista Luigi Russolo fino ai maestri come Tiepolo, Monet, Turner e Constable, che lo spingono a puntare l’obiettivo verso l’alto, sia dalla musica, in particolare dalle composizioni strumentali elettroniche di Brian Eno, Philip Glass, David Sylvian e Robert Fripp. Suoni che lo riportano alla contemplazione e al silenzioso stupore del cielo.

"Chi si fosse illuso di vedere “solo” paesaggi – afferma Elisabetta Sgarbi - potrà meravigliarsi del fatto che Carlo Verdone sta raccontando i suoi stati d’animo più reconditi, illustrandoli non con le parole ma con le forme accidentali, ondivaghe, cangianti della natura. A me pare che stia componendo una sua autobiografia musicale in immagini. Come una galleria di preludi, fantasie e impromptu."