Carlo Vigni – Paesaggi privati 1996-2012
Una conversazione intorno al libro “Paesaggi Privati 1996-2012” di Carlo Vigni edito dalla casa editrice Gli Ori, nel quale sono raccolte le immagini di un percorso di indagine che si snoda fra percezioni familiari e un’idea di paesaggio vissuto di cui si rivela la discendenza.
Comunicato stampa
Venerdì 4 aprile, presso il garage dell'officina Pino Scali in Piazza del Mercato n.9, si terrà una conversazione intorno al libro “Paesaggi Privati 1996-2012” di Carlo Vigni edito dalla casa editrice Gli Ori, nel quale sono raccolte le immagini di un percorso di indagine che si snoda fra percezioni familiari e un’idea di paesaggio vissuto di cui si rivela la discendenza.
Un progetto fotografico che abbraccia un periodo di circa vent’anni durante i quali gli scatti di Carlo Vigni hanno fissato aspetti inconsueti del territorio, cogliendone, se così si può dire, la fisionomia collaterale attraverso gli strumenti partecipativi dell’osservatore presente che assiste all’instabile adattamento di luoghi all’interno del proprio perimetro di comprensione. Le immagini sono corredate dai contributi teorici di Giacomo Daniele Fragapane, storico della fotografia che analizza i legami e certe derivazioni stilistiche o emotive, e di Jacopo Figura che analizza gli aspetti esperienziali della percezione del paesaggio dibattuto fra visioni intimistiche e immaginario collettivo.
La conversazione tra gli autori del libro si terrà nella sede dello storico garage Pino Scali (attivo già dal 1918) in cui sarà possibile confrontare effettivamente la somiglianza fra una certa idea di paesaggio e una simile concezione di ambiente nel quale abitiamo, a cui i tratti dell’abitudine non hanno modificato, in verità, le linee essenziali e le sue caratteristiche riconoscibili quanto piuttosto il modo di osservarlo. Si tratta dunque di di rilevare che genere di relazione istituisce la fotografia con il territorio in cui si abita, quali ambiti di significato si aprano ad un uso del mezzo diviso fra pratica documentaria topografica ed emotiva, condannata, forse, a soggiacere agli obblighi alla bellezza dei luoghi.
L’iniziativa sostiene Siena Città candidata a Capitale Europea della Cultura 2019 ed è realizzata con il contributo di Banca Cras e Siena Ambiente S.p.A. istituzioni che hanno fatto del legame con il territorio il principale obiettivo di sviluppo economico proprio e della collettività.
Grazie al contributo di
Banca Cras
Siena Ambiente S.p.A