Carlos Casas – Extreme Land
Carlos Casas, rinomato filmaker e artista visivo, realizzerà a Bari, presso lo spazio Planar una performance audio-video live.
Comunicato stampa
Martedì 7 Luglio 2015, Carlos Casas, rinomato filmaker e artista visivo, realizzerà a Bari, presso lo spazio Planar una performance audio-video live, a partire dalle 19.00.
L’evento è promosso dall’associazione RAMDOM all’interno del progetto di Indagine sulle Terre Estreme e GAP (Galleria d’Arte Partecipata), in collaborazione con Planar.
Al tramonto, sul terrazzo dell'edificio in cui Planar ha sede, l’artista spagnolo realizzerà un intervento sonoro con field recording estratti dalle innumerevoli mappature audio da lui realizzate durante i suoi viaggi di documentazione nelle estremità del mondo. A seguire, sui muri ciechi degli edifici adiacenti saranno proiettate alcune parti della sua trilogia End, con una sonorizzazione live.
End è una trilogia dedicata alle condizioni più estreme del pianeta, in particolare Patagonia, Mare di Aral e Siberia. Il lavoro è stato premiato da prestigiosi festival internazionali come Torino, Madrid, Buenos Aires e Città del Messico e nel 2010 è stato esposto presso l’Hangar Bicocca, in una mostra curata da Andrea Lissoni.
Indagine sulle Terre estreme, è un progetto lanciato da Ramdom nel 2014, all’interno del progetto GAP. A partire dalla fine delle terre di Puglia, artisti, studiosi, curatori, operatori culturali e cittadini stanno prendendo parte ad un processo di indagine e produzione artistica sul concetto delle Terre Estreme. Dopo il ricco programma di workshop, residenze, ed eventi del 2014 una nuova edizione si è ufficialmente aperta con il lancio della call per la selezione di artisti e ricercatori che prenderanno parte al workshop Default15 e con il progetto di residenza di Carlos Casas.
In occasione della presentazione di Indagine sulle Terre Estreme, Planar aprirà al pubblico l'area del terrazzo. Il progetto di allestimento Maximum Existenz Minimum Aktion sarà realizzato dal collettivo di artisti e designer Parasite2.0. Il collettivo - in residenza a Planar - realizzerà il progetto durante la settimana che precederà l'evento. L'intervento è di natura temporanea; è il primo di un programma di interventi dal titolo OIGO - View from above. Ogni tre mesi lo spazio del terrazzo sarà completamente trasformato da un designer per poter ospitare una nuova mostra.
http://parasitelab.tumblr.com/
Ramdom è un’associazione che si occupa di progettazione e produzione culturale e artistica, mobilità internazionale, ricerca e sviluppo di nuovi linguaggi di comunicazione. Ramdom intende promuovere e diffondere pratiche creative e innovative nel campo della cultura e dell’arte, interagendo con cittadini, soggetti privati e pubblici, nazionali e internazionali. Realizziamo mostre, residenze, formazione per artisti, progetti culturali e artistici di respiro internazionale.
Planar è un'associazione non-profit con sede a Bari. Nata nel 2014 si occupa di Fotografia, Arti Visive e Design. Nella sua sede a Bari, Planar offre servizi permanenti e temporanei tra cui una libreria specializzata, un centro di documentazione e una biblioteca aperti al pubblico; un complesso programma di attività espositive, di formazione intergenerazionale, promozione e produzione di progetti italiani ed internazionali. Planar è un centro di ricerca che opera in stretto rapporto con una rete di istituzioni nell'area mediterranea e mediorientale; si occupa delle relazioni tra Tecnologia, Autorità, Paesaggio e quotidianità. Planar è un luogo di discussione, dibattito, ricerca e formazione.
GAP è un esteso laboratorio territoriale di sperimentazione e contaminazione dei linguaggi contemporanei dell’arte nel dialogo con il tessuto sociale e geografico di confine.Un gruppo di sognatori, artisti, designer, architetti, agricoltori, esuli e prigionieri s’incontrano compenetrando ambiti di ricerca, ibridazioni di linguaggi, nel sostegno e nella solidarietà, per generare azioni creative che sappiano fecondare il reale. Luoghi fisici incontrano spazi poetici e simbolici, in una linea reale nel territorio più estremo del Salento; dai mari, fino a Lecce, attraversando interstizi,mura, buchi e orizzonti. Da qui vogliamo partire, dando all’arte il ruolo sensibile e politico di svelare e re-immaginare altre prospettive e nuove forme di relazione con il territorio di cui facciamo parte. Questo è il paesaggio che concepiamo, un paesaggio simbolico che cerca collegamenti tra uomo e mondo, nel quale arte e socialità diventa- no occasioni di riflessione ed interpretazione della contemporaneità, dell’umano e del collettivo, della scoperta di nuove prospettive, spazi agibili destinati ad essere vissuti in modo nuovo.