Carolina Gozzini – Incroci
Museoteo+ presenta Incroci
Comunicato stampa
Una mostra/progetto di Carolina Gozzini, ormai da molti anni elemento trainante dell’associazione, nello stesso tempo autrice e curatrice.
Realtà collettiva, Museo Teo è il prodotto dell’incontro e dell’intreccio di singole e ben definite identità: le sue mostre non sono astratte somme di opere ma il frutto di progetti, di scelte finalizzate a specifici obiettivi.
Museoteo+ riprende qui la formula più volte sperimentata Carta bianca a. Il riferimento è alla Carte Blanche offerta dal Louvre (noi amiamo i confronti asimmetrici), dove un artista è invitato a dialogare con la collezione del museo: nel caso di un museo senza sede e senza opere la collezione con cui confrontarsi è quella creata per l’occasione. L’insieme comporrà un puzzle guidato da un sottile filo concettuale a cura di Lucia Mosca.
INCROCI
CAROLINA GOZZINI
Con Egle Amaldi, Giovanni Bai, Alberto Cefalo, Véronique Champollion, Angela Gori, Paola Lucarelli, Anastasia Lyra, Pietro Veneroni
Senza incroci non c’è storia.
Poi ci può essere il nodo, o la scelta, o la deviazione, l’arresto o la ripartenza. Ma l’attimo dell’incrocio, nella sua labile casualità, è determinante perché l’incontro avvenga.
Si nutre di incroci, la mente creativa.
Prima che si approfondisca nel contatto l’incrocio è l’occasione per riconoscersi, scegliersi, annusarsi.
Questo vuole dimostrare Carolina Gozzini con la sua mostra.
Guardare con il lentino contafili la trama che sostiene il suo lavoro nel tempo e che di volta in volta la porta a sperimentare mezzi e linguaggi sconosciuti. In questo percorso la sostiene la sua formazione professionale come architetto. Da questa cultura di base provengono gli strumenti tecnici e logici per realizzare il suo disegno emotivo che ogni incrocio arricchisce ma non modifica.
La sua esperienza artistica si muove nel mondo dell’arte contemporanea in modo totalmente libero e informale.
Tra le molte occasioni di incontro offerte da questo impegno nel dinamico mondo dell’arte internazionale, Carolina ha scelto l’incrocio con le personalità che riconosce vicine al suo cammino.
Il dialogo tra protagonisti appare nel confronto tra le opere esposte.
La mostra, della durata di un solo giorno, quasi una festa, è insieme autobiografia e testimonianza di un’attitudine felice e quotidiana della creatività