Carotaggi #1
Continua, con il terzo incontro presso la Casa delle Letterature, Carotaggi #1, Indagini sul Dono, un progetto della Fondazione VOLUME! in collaborazione con la Casa delle Letteratura e l’Università Sapienza di Roma.
Comunicato stampa
Terzo incontro
con Marco Senaldi, Walter Musco e Stefano Velotti
Continua, con il terzo incontro presso la Casa delle Letterature, Carotaggi #1, Indagini sul Dono, un progetto della Fondazione VOLUME! in collaborazione con la Casa delle Letteratura e l’Università Sapienza di Roma. Il ciclo di incontri, moderati dal prof. Stefano Velotti, intende approfondire la tematicadel donoattraverso gli interventi di filosofi, storici, critici d’arte, artisti, architetti, artigiani, ecc.
L’iniziativa ha come scopo quello di fare dei “carotaggi” sul terreno vastissimo e variegato del dono: grattare la superficie delle nozioni e delle pratiche comuni e tentare degli affondi, senza la pretesa di esaurire l’estensione delle sue molteplici manifestazioni, ma cercando ogni volta di estrarre un campione dal terreno che calpestiamo quotidianamente e di analizzarlo in pubblico alla luce delle nostre domande.
Il terzo incontro con Stefano Velotti vedrà come protagonisti Marco Senaldi, critico e teorico d’Arte Contemporanea, e Walter Musco, dottore in Scienze Politiche ed ex gallerista, ora pastry chef presso la pasticceria Bompiani di Roma. Partendo da Why Not Sneeze, Rose Sélavy? di Marcel Duchamp, dalle sue finte zollette di zucchero e da una curiosa storia di doni legata a questo oggetto, arriveremo a parlare di cucina e di ricette, con un finale dolce e conviviale.
Il dono, con la sua perdurante enigmaticità, segna la cultura umana fin dai suoi inizi e non cessa mai di sollevare nuovi interrogativi. Molti sono gli studi, le mostre, le ricerche che negli anni hanno affrontato questo tema ineludibile. Ma le forme del dono variano a contatto con i mutamenti delle forme di vita associata. Questo ciclo di conversazioni intende essere allora un aggiornamento e una verifica: che ne è del dono in tempi in cui il profitto economico e finanziario sembra essere la prima e ultima ragione delle nostre società avanzate? Il dono non è altro che una peculiare forma di scambio o mette in atto una logica diversa? È “aneconomico” o è solo espressione di un’altra economia? Si nasconde negli interstizi di pratiche comuni o è svanito nella compulsione del consumo? E poi: perché incartiamo i regali? Perché parliamo di fare e ricevere doni, ma anche di “avere un dono” (come nel caso degli artisti)? Un dono richiesto è ancora un dono? E un dono annunciato? Perché le parole “dono” e “dose” (di veleno) hanno la stessa radice? Qual è il segreto del dono? Quali forme assume? È un oggetto o un gesto? Cosa hanno da dire oggi sul dono filosofi e artisti, linguisti e teologi, antropologi e psicoanalisti?
Sono stati invitati nei prossimi incontri:
GIANFRANCO BARUCHELLO,GAETANO CARBONI (Pollinaria), GAETANO LETTIERI, UGO OLIVIERI, GIANNI POZZI, ELETTRA STIMILLI
Marco Senaldi (1960), critico e teorico d'arte contemporanea, dal 2003 al 2011 ha insegnato Cinema e Arti Visive all'Università Statale di Milano Bicocca; dal 2011 al 2013 ha insegnato Storia dell’arte contemporanea e media allo IULM di Milano, e attualmente Estetica dei media all'Accademia di Brera.
Ha curato mostre come Cover Theory, a Piacenza (2003), Il marmo e la Celluloide, a Pietrasanta (2006) e Athos Ongaro, Museo Pecci di Prato (2011); Fuori Fuoco, al PAV di Berchidda (2012). Ha tradotto e curato testi di Deleuze (Spinoza. Filosofia Pratica, Guerini, 1991), di Žižek (Il Grande Altro, Feltrinelli, 1999; Benvenuti nel deserto del reale, Meltemi, 2002; L'epidemia dell'immaginario, Meltemi, 2004; Credere, Meltemi, 2005; Il cuore perverso del cristianesimo, Meltemi, 2006) e di Danto (L'abuso della bellezza, Postmediabooks, 2008). Nel 2003 ha pubblicato con Meltemi Enjoy! Il godimento estetico (seconda ed. 2006) un vero e proprio manuale d'arte contemporanea che indaga le tendenze e le contraddizioni che solcano l'arte contemporanea.
In Van Gogh a Hollywood. La leggenda cinematografica dell'artista (Meltemi 2004), Senaldi analizza la "leggenda dell'artista" così come è venuta a costituirsi grazie al cinema, fino a diventare parte dell'immaginario collettivo. Cinema e TV, messi in relazione con l'arte visiva, sonoanche al centro di Doppio Sguardo. Cinema e arte contemporanea, Bompiani 2008 (vincitore del Limina Awards 2009 come miglior saggio sul cinema), Arte e televisione. Da Andy Warhol al Grande Fratello (Postmedia books 2009), Rapporto confidenziale. Percorsi tra cinema e arti visive (Mimesis, 2013). Il suo ultimo libro è Obversione. Media e identità (Postmedia books, 2014).
Senaldi collabora anche con numerose testate giornalistiche: suoi interventi sono apparsi su Il manifesto, Corriere della Sera, Flash Art, Interni, AroundPhotography, D - la Repubblica delle donne, Exibart e Artribune.
Walter Musco, proprietario e Pastry Chef della Pasticceria Bompiani di Roma. Laurea in Scienze Politiche e un percorso da ricercatore in Diritto Internazionale, ex gallerista e collezionista di orologi. Oltre dieci anni fa decide di intraprendere un nuovo percorso, quello della cucina. Si iscrive a uno dei primissimi corsi di “Professione Cuoco” al Gambero Rosso al quale seguono due anni di stage presso “Acquolina” di Giulio Terrinoni, “Il Convivio” dei fratelli Troiani e “Antonello Colonna” a Labico e qualche anno come Personal Chef.
Nel 2009 apre la Pasticceria Bompiani.
L’esperienza maturata in sette anni da autodidatta con la Pasticceria – in aggiunta agli incontri e ai corsi con Maestri come Gino Fabbri, Gianluca Fusto, Javier Guillen e Paco Torreblanca – gli permettono di crescere professionalmente e di attestare la Pasticceria Bompiani come una delle migliori nel contesto romano.
La contaminazione con l’Arte e la Pasticceria avvienecinque anni fa con la prima edizione di “Uova di Pasqua” dedicate al mondo dell’arte.
La recente ristrutturazione della Pasticceria gli ha permesso, grazie anche al prezioso contributo dei due soci – Federico Cari e Joanna Irena Milewska – di incrementare l’offerta ed inserire l’Arte anche nella linea quotidiana di Torte, realizzando omaggi a Jackson Pollock, al Bauhaus di Walter Gropius e a Piero Manzoni.
Nell’ultimo periodo si sta dedicando allo studio delle forme e del design e all’utilizzo di nuove tecnologie al di fuori del mondo della pasticceria ma che con essa vorranno crearne un legame.