Sauro Cardinali – La famiglia delle pietre focaie

Informazioni Evento

Luogo
CASA PIUNTI SCIBILIA
via Stampa 15, 20123 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

ore 17-20

Vernissage
10/06/2022
Artisti
Sauro Cardinali
Curatori
Marta Orsola Sironi
Generi
arte contemporanea, personale

Casa Piunti Scibilia ospita Sauro Cardinali. “La famiglia delle pietre focaie” è una mostra personale dedicata all’artista Sauro Cardinali a cura di Marta Orsola Sironi nella casa privata della famiglia Scibilia in via Stampa 15 a Milano.

Comunicato stampa

Milano, 10 giugno 2022 - Casa Piunti Scibilia ospita Sauro Cardinali. “La famiglia delle pietre
focaie” è una mostra personale dedicata all’artista Sauro Cardinali a cura di Marta Orsola
Sironi nella casa privata della famiglia Scibilia in via Stampa 15 a Milano. Inaugurerà venerdì
10 giugno dalle 17.00 alle 20.00 in occasione della Design Week 2022 e sarà arricchita durante i
mesi successivi da un palinsesto di eventi collaterali. L’antologica sarà occasione per
presentare una panoramica della decennale produzione di Cardinali e delle ricerche inedite
degli ultimi anni, oltre che per aprire al pubblico l’appartamento di via Stampa 15, progettato
dagli architetti Aria Bebehani e Simona Traversa dello studio Platform. L’allestimento della
mostra è affidato all’exhibit designer Andrea Isola, mentre il progetto grafico a Ortica Studio.
“La famiglia delle pietre focaie” si ispira alla celebre poesia di Valerio Magrelli “La famiglia
del poeta”, da cui Cardinali ha tratto per l’opera “Ticchettiamo” . Presso l’abitazione al settimo
piano di via Stampa 15 sarà presentata una panoramica di tutta la produzione di Cardinali,
dagli “Autoritratti” ai “Rotoli”, dalle “Tarsie” ai “Nomi” fino alle opere degli ultimi anni, oltre
che i lavori di altri artisti conservati in collezione Piunti Scibilia.
L’allestimento, a cura di Marta Orsola Sironi e Andrea Isola, dialoga con il progetto
architettonico dell’appartamento di Aria Bebehani e Simona Traversa. Ispirato da alcune delle
strategie espositive di Mark Rothko e regolato da una sintassi ritmica di vuoti, questo mira a
uno svuotamento costitutivo per favorire una costante tensione meditativa, in equilibrio con le
necessità abitative della quotidianità familiare. Alla base di tutto vi è la volontà di dare luogo a
un’epochè del vedere, a un incontro emozionale e sempre nuovo con i quadri di casa. Questi
sono appesi a “mezz’asta” per consentire loro di rispecchiarsi nel panorama urbano che si
staglia oltre le grandi vetrate, come fossero vagabondi sui tetti di Milano. Allo stesso modo le
opere di Sauro Cardinali passeggiano per le pareti dell’abitazione, accompagnando per mano i
visitatori in un viaggio interiore, alla scoperta delle potenzialità poetiche della regola che si
sregola.

La ricerca di Sauro Cardinali volge a partire dagli anni Ottanta a uno scandaglio
sistematico e ormai pluridecennale dell’essenza dell’immagine e della sua possibilità di
assolvere una funzione di rappresentazione. Giovanni Scibilia, amico e cultore della ricerca
dell’artista, definisce la sua una “pittura del rimpianto”: il dipingere, messo di fronte alla
radicale domanda sul proprio senso, si ritrova nello scacco dell’inafferrabilità del soggetto,
del suo sottrarsi alla raffigurazione. Da questo rimpianto Cardinali muove verso una
radicale quanto personale negazione della pittura, che viene cancellata, tagliata, invertita,
scomposta e abrasa, nel costante tentativo di spostarla, di spingerla più oltre, di trovare una
via d’accesso alternativa al formarsi della forma. Per l’artista il vuoto è elemento costitutivo,
come l’informe è in verità un pieno di formanti. In questo senso, negare la pittura attraverso
un’operazione di scomposizione e ricomposizione, di togliere e levare, significa immergersi
nell’essenza stessa della forma, per scoprire la regola che la genera e, una volta compresala,
s-regolarla, per aprire così facendo un nuovo cammino alla sua rinascita. Oltre lo scacco del
rimpianto, dell’irrappresentabilità del soggetto, Sauro Cardinali ha cercato per decenni una
strada alternativa, un percorso mai battuto, per riscoprire il potere generativo dell’arte.

La mostra sarà visitabile fino a ottobre 2022 previo appuntamento, scrivendo a
[email protected] e sarà animata da un palinsesto di eventi collaterali. L’inaugurazione si
inserirà nel programma di eventi della Design Week 2022.