Casa Tua è Dove Sei
Quattro studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino – coordinati dalla docente di scultura Ornella Rovera – presentano opere e progetti quali riflessioni personali sulla collaborazione a CASETT-AZIONE URBANA,
Comunicato stampa
Con Giorgia Ghione, Beatrice Sacco, Leardo Sciacoviello, Valentina Zona
A cura di Ornella Rovera
Testi critici di Ivan Fassio
Info Città di Torino
InGenio Arte Contemporanea C.so san Maurizio 14/E Apertura su richiesta rivolgendosi in Via Montebello 28/B* [email protected] - tel . 011883157 www.comune.torino.it/pass/ingenio
Dal 31 ottobre al 28 Novembre 2015
CASA TUA È DOVE SEI
Giorgia Ghione, Beatrice Sacco, Leardo Sciacoviello, Valentina Zona
A cura di Ornella Rovera
Testi critici di Ivan Fassio
InGenio Arte Contemporanea
Inaugurazione sabato 31 ottobre ore 17.00
Quattro studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino - coordinati dalla docente di scultura Ornella Rovera - presentano opere e progetti quali riflessioni personali sulla collaborazione a CASETT-AZIONE URBANA, scultura sociale collettiva su strada dell’artista Michele Munno ispirata al tema della casa, potente figura della protezione, del trauma, del ricordo e del desiderio.
Come mediatori culturali per le mostre di maggio/giugno del progetto Mai Visti e Altre Storie (www.maivisti.it) Giorgia Ghione, Beatrice Sacco, Leardo Sciacoviello, Valentina Zona hanno, inoltre, potuto utilizzare ed osservare modalità espressive e codici tipici dell’arte: relazionale, partecipata e irregolare, in vista di un’indagine utile al lavoro artistico personale finalizzato all’esposizione negli spazi di InGenio Arte Contemporanea.
Casa Tua è Dove Sei
Una casa non è necessariamente una dimora. L'uomo vive nello spazio libero e, nel frattempo, crea ambienti. In origine, questi sono composti dalla particolare mescolanza di codici che costituisce il nostro linguaggio: una serie di scansioni e ritmi nati dalle percezioni di pericoli, paure, consuetudini, sentimenti. Da queste onde biologiche e sensibili, talvolta indefinibili, noi attingiamo forma e materia, plasmando il nostro abitare nel complesso impasto del mondo che ci circonda. Poeticamente, spesso inconsciamente, maneggiamo le sostanze, trasformiamo gli elementi, ci nutriamo della luce, giochiamo con le ombre, affinché il nostro vivere acquisisca una dimensione, manifesti la propria essenza più profonda.
Costruiamo, innalziamo, scaviamo e popoliamo, seguendo regole ataviche di adattamento, mantenimento della tradizione e del piacere. In questo senso, le nostre abitazioni appartengono tanto al nostro istinto quanto a quello animale, sottintendendo il nostro rapporto con l’aperto e il chiuso, il vuoto e il pieno, il silenzio e il suono, la difesa e l’attacco. Rifugi scavati nella pietra, ricavati dalla roccia, sollevati su dirupi, modellati dalla creta rappresentano il nostro dialogo più urgente con la necessità, con l'utilità. Infine, li decoriamo, perché, oltre ad accoglierci, diventano parti integranti di noi. Sono simboli, i templi del nostro essere, sacri all’esistenza. Nell'immaginario si fanno feticci, manifestazioni sensibili della nostra vita, eredità da consegnare al futuro, testimonianze divise tra esigenza, presenza e memoria.
Per la mostra CASA TUA È DOVE SEI presso “InGenio Arte Contempornea”, quattro studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino - Giorgia Ghione, Beatrice Sacco, Leardo Sciacoviello e Valentina Zona, coordinati dalla curatrice e docente di tecniche della scultura Ornella Rovera - presentano opere e progetti personali elaborati nell'ambito della collaborazione a CASETT-AZIONE URBANA, scultura sociale collettiva su strada dell’artista Michele Munno ispirata al tema della casa: pregnante figura e immagine del trauma, del ricordo e del desiderio.
Valentina Zona presenta “R.A.M. (Ricordo Apparso per Manere)”, scultura installata su tela e parete, realizzata con resina epossidica e filo di ferro. Le lettere s'involano dalla riproduzione della tastiera di una macchina da scrivere, sorpassano lo spazio della tela, cercano di invadere gli spazi della galleria. Il linguaggio ci parla, al di là delle codificazioni dell'alfabeto: è il riferimento sensibile alle aree della memoria, attraverso la mediazione di tutti i cinque sensi. Il nostro tempo ha un colore, la sua scrittura rimanda a gesti, sensazioni e movimenti.
Con “Mondo Cane”, Leardo Sciacoviello propone una scena di vita familiare all'interno di un comune interno domestico. L'idea si sviluppa dall'osservazione del ruolo dei reietti della società contemporanea, di chi non ha fissa dimora. La surreale inversione di ruoli proposta dall'artista sottolinea con ironia la distanza e l'estraniazione degli emarginati. Allo stesso tempo, l'antropomorfizzazione dell'animale ci fa riflettere sul valore archetipico e vitale della casa.
Giorgia Ghione presenta un'installazione restituiva di un progetto di arte relazionale, una serie di fotografie raccolte e di interviste tenute dall'artista sul dualismo tra luogo d'origine e “casa adottiva”. Sul muro della galleria è riportato il titolo dell'opera: "Your home is where you are(not)"coperto dalle fotografie, dietro alle quali è nascosta una frase estratta dalle parole dell'autore. Il materiale sarà in parte acquisito dai partecipanti. La scritta sottostante si rivelerà, insinuando il dubbio sulla reale percezione dei luoghi degli affetti.
Il lavoro di Beatrice Sacco nasce dall'osservazione del dipinto di Frida Kahlo "Ciò che l'acqua mi ha dato". Nella vasca installata in galleria si trovano oggetti di uso quotidiano, galleggianti a fior d'acqua. Il titolo, "Lost and wasted", si riferisce a oggetti-simbolo, guasti e rovinati e, al tempo stesso, portatori di perdita e disagio.