Cascine passato e futuro di Firenze
Un viaggio nel tempo alla scoperta del Parco delle Cascine, attraverso documenti storici, una mostra fotografica e riflessioni sul suo ruolo passato e presente
Comunicato stampa
Il racconto delle Cascine, da sempre luogo di svago e del tempo libero, a cominciare dalle grandiose feste granducali per arrivare fino ai giorni nostri, elaborato da Fondazione Architetti Firenze si conclude con un confronto dialettico e fotografico: un dibattito pubblico e l’inaugurazione di una mostra allestita grazie agli scatti d’epoca messi a disposizione da Fondazione Alinari per la Fotografia e ad una selezione di immagini tra tutte quelle inviate dai cittadini. Il progetto “Il parco delle Cascine. Spazio urbano, architetture e patrimonio vegetale”, a cura delle architette Caterina Bini, Cinzia Gandolfi e Antonella Bonini, che si è sviluppato in un ricco programma semestrale tra visite guidate ed eventi alla ri-scoperta del Parco e delle sue architetture, ha visto nella tavola rotonda di martedì 3 dicembre un’ulteriore occasione pubblica di confronto e di approfondimento sulla complessità del Parco, sia dal punto di vista della gestione ambientale, in quanto l’area verde pubblica più vasta di Firenze, che sotto il profilo storico-culturale. Nel parco delle Cascine infatti il disegno urbanistico, gli edifici e i monumenti hanno da sempre costituito elementi inscindibili dal contesto botanico.
“La giornata di oggi e tutti i momenti che hanno caratterizzato questo progetto sulle Cascine - sottolineano dalla Fondazione Architetti Firenze - hanno esplicitato l’interesse e l’attenzione che la città di Firenze ha verso il ‘suo’ parco. Come Fondazione Architetti abbiamo contribuito a questa ri-scoperta indagando e facendo nuovamente scoprire alla città i valori storici, naturalistici, architettonici e culturali che si sviluppano all’interno del Parco delle Cascine. Una serie di azioni che non si esauriscono con la conoscenza, ma che vogliono essere uno stimolo per accrescere nei cittadini un senso di appartenenza nei confronti di questo luogo. La tavola rotonda di oggi, ed in generale il grande sostegno di enti ed istituzioni che sono state coinvolte nelle azioni di questi mesi, è un segnale forte della crescente attenzione sulle Cascine e sul far sì che il parco possa tornare ad essere un riferimento per l’intera cittadinanza e per tutti coloro che vivono la città di Firenze”
“Siamo felici di collaborare con la Fondazione Architetti - afferma la Direttrice della Fondazione Alinari per la Fotografia, Claudia Baroncini - e di contribuire, attraverso la forza narrativa delle immagini degli Archivi Alinari, a raccontare la storia, le trasformazioni e la vita che hanno plasmato nel tempo questo parco urbano, così centrale per l’identità di Firenze. Le fotografie storiche insieme a quelle contemporanee realizzate dai partecipanti al concorso, offrono uno sguardo inedito su questo straordinario patrimonio cittadino, intrecciando memoria, paesaggio e comunità in un racconto capace di ispirare visioni future”.
“L’Ordine degli Architetti PPC di Firenze - evidenzia il Presidente OAF, arch. Luca Scollo - esprime la sua piena disponibilità a collaborare attivamente nel dibattito sul futuro del Parco delle Cascine, un luogo di straordinario valore storico, culturale e sociale. Riteniamo che il percorso per definire un nuovo volto per il parco debba essere improntato a una forte sinergia tra la politica, i professionisti e la comunità cittadina. L'Ordine è un interlocutore privilegiato, capace di mettere in relazione il sapere tecnico, le competenze progettuali e le istanze di tutte le categorie professionali utili a questo processo. Gli architetti, in particolare, possono offrire un contributo fondamentale, mettendo a disposizione le proprie conoscenze per immaginare soluzioni innovative e sostenibili, in grado di rispondere alle esigenze della collettività. Auspichiamo che il futuro del Parco delle Cascine possa essere definito attraverso uno o più concorsi di progettazione, preceduti da un dibattito pubblico che coinvolga i cittadini e gli amministratori locali, per garantire scelte condivise e di qualità. Siamo pronti a sederci attorno a un tavolo tecnico con la politica, per lavorare insieme al raggiungimento di obiettivi comuni e costruire un futuro che valorizzi le potenzialità del Parco. Crediamo che questo approccio possa consentire di amplificare i valori positivi di questo luogo, riscoprendo usi e finalità utili per tutti i cittadini e restituendo a questo spazio una centralità ancora maggiore nella vita della città. Il Parco delle Cascine rappresenta un patrimonio di inestimabile valore per Firenze e per la sua comunità. Condividere idee, visioni e competenze è la chiave per costruire un futuro all’altezza delle sue straordinarie potenzialità”.
Mostra fotografica e gli itinerari. Al termine della tavola rotonda è stata inaugurata la mostra fotografica “Le Cascine, metamorfosi e conservazione - L’inaspettato e l’invisibile”, visitabile gratuitamente dal 3 al 10 dicembre 2024, che presenta immagini storiche del parco provenienti dagli archivi della Fondazione Alinari per la Fotografia e una selezione di fotografie partecipanti alla call fotografica omonima. La selezione ha visto premiati gli scatti “Tappeto magico”, di Vincenzo Bennardi, “Un Flâneur alle Cascine 3”, di Duccio Ricciardelli, “In coro”, di Vincenzo Lambiase con una menzione speciale per “Lasciti del tempo” di Anna Gianfaldoni (le motivazioni della giuria nell’altro file). Oltre alla call fotografica, molto partecipati anche i tre itinerari che, tra l’estate e l’autunno 2024, hanno caratterizzato la parte di ‘riscoperta’ da parte della cittadinanza dei luoghi del Parco: quasi un centinaio le cittadine ed i cittadini che hanno camminato lungo i percorsi “Le Cascine verso ovest: da piazzale del Re all'anfiteatro”, “Le Cascine verso est: da piazzale del Re a piazza Vittorio Veneto” e hanno visitato la Scuola di Guerra Aerea.
Il ‘Parco delle Cascine - spazio urbano, architetture e patrimonio vegetale’ è un progetto a cura di Caterina Bini, Cinzia Gandolfi, Antonella Bonini
in collaborazione con Fondazione Alinari per la Fotografia
con il contributo di ChiantiBanca e con il supporto di PARC_Performing Arts Research Centre