Castagnotto | Coltro | Valade
Per questo progetto espositivo L’or gris – il terzo con Gagliardi Art System – Aurore Valade ha scelto come filo conduttore un argomento inconsueto e coraggioso: la terza età. La Macchina per Azioni è invece ultimo lavoro di Michelangelo Castagnotto della serie le Macchine Svelate, ovvero prototipi di relazione. Inter_Mirifica 2.0 è l’installazione performativa di Davide Coltro.
Comunicato stampa
Aurore Valade. L’Or Gris (l’Oro grigio)
a cura di Maria Cristina Strati
Michelangelo Castagnotto. La Macchina per azioni
performance
Davide Coltro.Inter_MIRIFICA_2.0
special project
15 marzo-27 aprile 2013
mar-sa 15.30-19.00
I lavori di Aurore Valade sono opere da leggere. Bisogna essere curiosi, lasciar scorrere lo sguardo sull' immagine nel suo insieme e poi scendere nei dettagli, indagando i particolari, proprio come quando si legge un libro. Avvicinandoci alle opere, quindi, prendiamoci il nostro tempo e dedichiamo loro la dovuta attenzione. Leggiamo le scritte, studiamo le pose, le geometrie, i rimandi: perché in queste immagini nulla è casuale, tutto attende di essere interpretato.Architetture, spazi, oggetti, personaggi e volti si muovono all’interno di una comune armonia compositiva: sono come lo sguardo e i tratti di un viso, le cicatrici e i segni dell’età che narrano i diversi momenti della vita e della storia personale in un unico volto, che si rivolge a noi, come voleva Lévinas, con l’impellenza di una domanda esistenziale tanto urgente e profonda quanto inaggirabile. Per questo progetto espositivo L’or gris – il terzo con Gagliardi Art System - Aurore Valade ha scelto come filo conduttore un argomento inconsueto e coraggioso: la terza età. Forse mai come in questo caso le immagini fotografiche si configurano come una “teoria”: nel senso di sequenza, ma anche di riflessione che porta ad un esito, stimolando nuove domande e portando a tema nuove questioni.L’argomento è infatti indagato in profondità, nei suoi aspetti meno scontati. La riflessione si amplia quindi al tema del tempo e del suo scorrere, alla storia privata e personale dei soggetti ritratti, fino a toccare motivi di carattere più teorico e paradigmatico dal punto di vista epocale come la maternità in tarda età, il senso della storia, il rapporto con l’infanzia, l’amore, la morte... Frequenti sono i rimandi all’iconografica classica della storia dell’arte. La terza età si rivela dunque come una sorta di novella età dell’oro: un oro grigio, appunto, secondo l’espressione in uso in Francia per identificare il potenziale sociale - e a volte anche economico - che le persone anziane oggi rappresentano per la collettività.Ma la terza età di cui qui si parla è anche e soprattutto quella del nostro mondo e dei nostri modelli sociali. Vi è dunque l’invito a pensare questo tempo dell’anima come luogo dell’essenzialità, dell’essere costruttivi e autentici; e soprattutto, come per i greci voleva il dio Saturno, come luogo di evoluzione e di cambiamento. È questo il tempo di diventare ciò che siamo, parafrasando Nietzsche, senza raccontarci più né favole, né scuse, né farci illusioni. Come sembrano voler suggerire i lavori in mostra, non sono dunque le persone anziane a dover essere allontanate o “rottamate”, ma le idee vecchie, che ci invecchiano e logorano corpo e spirito: è lì che si gioca il vero rinnovamento e la realizzazione dei nostri sogni.
Parte delle immagini in mostra sono state realizzate dall’artista nel corso di residenze in Francia, in particolare a Bordeaux e a La Napoule.
Gagliardi Art System è lieta di presentare La Macchina per Azioni, ultimo lavoro di Michelangelo Castagnotto della serie le Macchine Svelate, ovvero prototipi di relazione. In quanto tali si possono chiamare "Macchine di Relazione". ‘Macchine’ in quanto meccanismi sperimentali di linguaggio; e ‘meccanismi sperimentali di linguaggio’ perché servono a mettere in atto la funzionalità dell'opera: quindi un modello estetico che funziona come una macchina. Come per ognuna delle Macchine, in apparenza le componenti si presentano con l'evidenza di cose: mentre sono funzioni di un modello di linguaggio che serve ad entrare nell'opera, uscendo dalle cose stesse. L'avviamento del meccanismo avviene mediante la chiave che dà inizio al rituale di "accensione" dell'esperienza estetica.
Inter_Mirifica 2.0 è un’installazione performativa realizzata da una serie di quadri elettronici, ispirata al documento “Inter Mirifica” del Concilio Ecumenico Vaticano II, approvato il 4 dicembre del 1963. In questo decreto conciliare si parla delle meravigliose invenzioni dell’ingegno umano che sono i mezzi di comunicazione sociale, allora limitati a radio e televisione, del loro uso adeguato allo sviluppo civile, culturale e spirituale dell’uomo. In un certo senso è come se fosse stata concepita, con estremo anticipo, la possibilità di un’arte connessa con lo sviluppo tecnologico, richiamandone il necessario impegno sociale, morale e spirituale, dalla quale mai potrà separarsi per essere portatrice dei valori universali scritti nella coscienza naturale di ogni uomo. La sfida artistica di Davide Coltro è di trasporre sulla superficie tecnologica, composta dai suoi quadri elettronici, una traccia visiva del percorso meditativo su questi argomenti.