Castelbasso borgo della cultura
Torna nel borgo di Castelbasso la manifestazione estiva allestita dalla Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture, presieduta da Osvaldo Menegaz.
Comunicato stampa
Torna sabato 25 luglio nel borgo di Castelbasso la manifestazione estiva allestita dalla Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture, presieduta da Osvaldo Menegaz, che si protrarrà fino al 30 agosto. Da oltre vent’anni luogo di cultura tra i più prestigiosi della regione, Castelbasso riunisce in questo 2020 alcune delle organizzazioni fondamentali dell’Abruzzo, spaziando dalle arti visive alla musica, alla letteratura, per ribadire un ruolo centrale nella crescita qualitativa dell’offerta culturale.
Saranno tre le mostre dislocate nei due edifici storici, palazzo De Sanctis e palazzo Clemente, e nella piazzetta De Sanctis. Le esposizioni sono a cura di Simone Ciglia e Pietro Gaglianò e sono state realizzate grazie all’affermazione dei progetti della Fondazione all’Italian Council e al premio Siae.
Non mancheranno, come da tradizione, la musica di qualità, in collaborazione con la Società della musica e del teatro Primo Riccitelli di Teramo, l’Istituzione sinfonica abruzzese, e con l’organista Roberto Marini; e la letteratura, grazie al solido rapporto con il FLA, Festival di Libri e Altre cose di Pescara.
La forma della terra - Geografia della ceramica contemporanea in Italia, a cura di Simone Ciglia, propone una mappatura delle possibilità contemporanee della ceramica, orientata sul territorio nazionale. La mostra è concepita come un viaggio attraverso i principali centri di produzione legati a questa tecnica, e che ha coinvolti alcuni tra i nomi più apprezzati dell’arte contemporanea: Mario Airò, Salvatore Arancio, Stefano Arienti, Bertozzi & Casoni, Enzo Cucchi, Flavio Favelli, Alberto Garutti, Liam Gillick, Piero Golia, Ugo La Pietra, Felice Levini, Emiliano Maggi, Eva Marisaldi, Gino Marotta, Mathieu Mercier, Matteo Nasini, Adrian Paci, Mimmo Paladino, Luca Patella, Giovanni Termini, Luca Trevisani, Vedovamazzei, Luca Vitone. Nell’ambito della mostra, inoltre, sarà presentata per la prima volta al pubblico italiano la nuova opera Modellare l’acqua di Mario Airò, realizzata nei laboratori ceramici di Castelli nel 2019-20 con l’ apporto di Arago Design (Elisabetta Di Bucchianico e Dario Oggiano), e di Daniele Paoletti. Il progetto è stato realizzato grazie al co-finanziamento del bando Italian Council, ideato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo. L’installazione, esposta in anteprima allo spazio Bazament di Tirana (in collaborazione con l'Istituto Italiano di cultura di Tirana), è destinata a far parte della collezione permanente del Museo Internazionale della ceramica in Faenza.
Sarà presente l’artista # 2 Mario Airò, sempre a cura di Ciglia, vede protagonista l’artista che ha incentrato la propria riflessione sul tema dello spazio. Un nucleo di lavori che – muovendosi liberamente fra epoche, autori e tecniche – si confrontano con le questioni dell’ambiente, del luogo e dell’intervento nel contesto espositivo, centrali anche nella sua ricerca.
Le chiavi e la soglia è un’opera dell’artista Alessandro Fonte, a cura di Pietro Gaglianò, vincitrice del premio Siae Per chi crea. Il lavoro, installato in piazzetta De Sanctis, è stato pensato espressamente per la comunità di Castelbasso, per la sua forma, le sue architetture e i suoi abitanti. Nato da un approfondito dialogo con le donne e gli uomini del borgo, il progetto indaga i rapporti tra la dimensione pubblica e quella privata, un confine che nei piccoli centri dell’area mediterranea spesso sfuma in una condivisione degli spazi. Le chiavi del titolo sono state raccolte casa per casa, chiavi ora inutili di porte che non esistono, abbandonate ma non dimenticate; il loro metallo, unito a un’alta percentuale di bronzo, ora ha la forma di una campana – fusa nella Pontificia fonderia Marinelli, di Agnone, con una storia di oltre mille anni di attività – che suona con la voce dei luoghi e dei volti scomparsi. Anche le sedie, capitolo parallelo e complementare di quest’opera, provengono dalle abitazioni di Castelbasso. La loro forma, carica di memorie, è stata riprodotta e poi distorta per diventare una seduta pubblica, realizzata dalla Meccanica DB6 di Civitella del Tronto, evocando la consueta presenza delle sedie sulle soglie delle dimore che nel mezzogiorno ampliano lo spazio conviviale all’intera comunità.
Con questo progetto, infine, si rafforza l’intento della Fondazione Menegaz di valorizzare l’artigianato locale, connubio tra arte contemporanea e artigianato abruzzese, operazione avviata già da alcuni anni e ribadita in questa edizione anche dall’opera Modellare l’acqua.
Il primo appuntamento è quello fissato domenica 26 luglio, alle 21,30, al belvedere dove (nel rispetto di tutte le norme anti Covid) l’Orchestra sinfonica abruzzese, diretta da Roberto Molinelli, eseguirà “Paganini in swing”, con il violino solista di Ettore Pellegrino e il trio Nosso Brasil.
Per la sezione Musica, curata dalla Primo Riccitelli di Teramo, ogni sabato di agosto (ad eccezione del 15) si esibiranno, nell’ordine, Bungaro, Amalia Grè, Nick the Nightfly, Renzo Rubino & Raffaele Casarano.
Consueta parata di star della parola scritta per gli appuntamenti realizzati con il FLA di Pescara nei venerdì dal 31 luglio al 28 agosto (ad eccezione del 14).
Le serate con l’organo, curate da Roberto Marini, infine, si terranno nelle domeniche del 9 e del 23 agosto.
Con il patrocinio e il contributo di: Regione Abruzzo, Fondazione Tercas, Provincia di Teramo, Comune di Castellalto, Consorzio dei Comuni del B.i.m., Camera di commercio Teramo, Falone Costruzioni E.R., Intesa Sanpaolo